Heart-to-heart
In un momento così particolare per me, ricco di preoccupazioni ma anche di speranza ( a proposito, grazie ancora per la vostra partecipazione e per il vostro sostegno per la raccolta) mi è stato naturale pensare ad un dolce fatto “col cuore”…nel vero senso della parola! :)
Tempo fa ho letto questo bellissimo post di Lydia. Mentre scorrevo le immagini e mi immaginavo scorrazzare per quella pasticceria facendo danni che neanche l’invasione dei Lanzichenecchi, ecco che vedo loro: i bignè perfettamente cubici! Voi capite che, per una che ama dolci dalle forme inconsuete, quella foto era un’istigazione a delinquere, non solo per la bellezza ma, soprattutto, per la tecnica di cottura! Mi sono chiesta per giorni, e per notti, come poteva aver fatto Conticini a fare dei bignè con una forma precisa e così ho deciso di provare a realizzare qualcosa di simile con i normali mezzi casalinghi (anche un pò scarsini, diciamo la verità..nonostante mio marito mi guardi insofferente ogni volta che torno a casa con un nuovo “ferro del mestiere”). Sicuramente Conticini avrà degli stampi con quella forma e con un “tappo” adeguato, ma io una cosa del genere me la sogno..come fare? pensa e ripensa sono a giunta a questa “tecnica altamente specializzata”, con cui ho sfornato un Paris brest” a forma di cuore. L’unico cruccio è che io sono dotata solo di stampini di alluminio bassi e quindi l’altezza del mio prodotto è sicuramente inadeguata! Inutile dire che la prossima missione sarà trovare uno stampino-coppa-pasta-formina etc etc..con un’altezza decente e, prima di portarlo dentro casa, mi accerterò di nasconderlo ad occhi indiscreti ;) Veniamo a noi: mi sono detta che mi serviva uno stampo (va beh..banale, ho un cuore di allumio di forma media per fare i biscotti e quindi ho usato quello), poi mi serviva un tappo e lì ho pensato di cuocere in modo da costringere il bignè a crescere come volevo io e non liberamente!
Ho preso una teglia, l’ho coperta di carta da forno, ho imburrato lo stampino (anche se ritengo la cosa un pò inutile ma non volevo rischiare!), ho messo l’impasto del Paris Brest, ho coperto con altra carta da forno e appoggiato sopra una teglia, abbstanza pesante, col doppio fondo. Ho messo a cuocere il cuore e dato che c’ero, altre 3 forme: un fiore, una stella e una stella cometa (riconosco che Natale è un pò lontano…ma la stella cometa è fantastica!). Ebbene, ho scoperto una nuova forma di energia alternativa: dopo 10 minuti, passo per curiosità a guardare e vedo che l’impasto strabordava e stava riuscendo a spostare verso l’alto tutta la teglia! Economica e non inquinante, la bignè-energia era in grado di agire da stantuffo! Peccato che non sia rinnovabile (ce li siamo mangiati tutti!). Mi sono precipitata a mettere sopra la teglia una pentolona col triplo fondo e a quel punto i 4 bignè si sono riportati sulla retta via e si sono cotti secondo le mie indicazioni! Bravi ragazzi!
Per quanto riguarda l’impasto ho provato la ricetta di Tuki e ho deciso di servirli accanto a della semplice panna montata con delle scaglie di cioccolato fondente e un bel filo di caramello salato. Premetto che, con questa ricetta partecipo al contest di ElyFla hart-to-hart e mi sembra giusto battezzarli con il nome del contest!
RICETTA: PARIS BREST HART-TO-HART
Ingredienti
Per i Paris Brest
- 250 g acqua
- 150 g di farina
- 100 g burro
- 4 uova
- 1 pizzico di sale
Procedimento
In una casseruola portare a bollore l’acqua, il sale e il burro; togliere dal fuoco e unirvi la farina setacciata, amalgamare bene il tutto e rimettere sul fuoco continuando a mescolare, in questo modo l’impasto si asciugherà. Quando l’impasto sfrigola e si stacca dalle pareti, formando una palla, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare completamente. Versare l’impasto in un robot ed unirvi le uova, una alla volta, impastare in modo da ottenere un impasto liscio. Trasferire l’impasto in un sac à poche e formare i bignet come precedentemente descritto. Preriscaldare il forno a 180°C (statico) e infornare per 20 minuti, alzare la temperatura a 200°C e cuocere ancora per circa 10–15 minuti, sono pronti quando l’impasto risulta asciutto e dorato.
Ingredienti
Per il caramello salato (leggetevi questa interessante discussione)
- 160 g zucchero
- 3 cucchiai di acqua
- 120 g panna
- un bel pizzico di sale
Procedimento
Mettere 3 cucchiai di acqua e lo zucchero in una padella fino ad ottenere un caramello rosso brunito. Togliere dal fuoco
Nel frattempo scaldare la panna. Aggiungerla poco per volta al caramello mescolando. Aggiungere il sale e mescolare ancora fino a quando si stabilizza.
Appoggiare il Paris Brest sul piatto da portata, spolverizzarlo di zucchero a velo e cacao amaro, mettere una cucchiata di panna montata mescolata a scaglie di cioccolata e versare a filo il caramello salato! Mi sembra un dolce molto carino per San valentino! Con un’altezza maggiore, avrei riempito direttamente il Paris Brest all’interno e versato il caramello fuori!
17 Comments
Ely
13 Feb 2011 02:02 pm
davvero interessante questa ricetta! sono invitantissimi e molto belli, ora vado a leggermi il link del caramello salato e stò pensando ad una ricettina per la raccolta :-) buona domenica
Ely
Caris
Grazie Ely! Il caramello salato è una delle cose più buone che l'uomo si sia mai inventato!!! E su quella discussione ci sono tanti spunti interessanti!
elifla
13 Feb 2011 10:02 pm
Grazie …che onore vedere il nome del mio contest dato alla tua bellissima ricetta….in bocca al lupo e buon San Valentino, Flavia
Caris
Grazie Ely!!!! Buon San Valentino a te e grazie per il tuo contest "coccoloso" :)
lydia
14 Feb 2011 06:02 am
Eccolo, lo stavo aspettando!!!
Io sono proprio una sciagurata, ho lanciato il sasso e poi non mi sono data da fare.
Dalla foto non riesco a capire bene, quanto è alto? Quanto un tagliabiscotti?
Un abbraccio
Caris
Sì Lydia..ho i classici stampini tagliabiscotti in alluminio ma la pasta ovviamente tende a crescere..se fosse stato più alto sarebbe venuto più bello! Però ho trovato un ciclindro sui 4 cm e non vedo l'ora di provarlo!!!! Siccome è un coppa pasta un pò più grandino..dovrò trovare un "tappo" degno di cotanto bignè!
Stefania O
14 Feb 2011 11:02 am
Ti scopro grazie a Arabafelice e trovo il tuo blog bellissimo…. ma come faccio a ricevere i tuoi aggiornamenti? Non ho visto la casella per i followers…
Caris
Grazie mille...non ho mai pensato finora, di mettere la casella per i followers ..mi scuso, devo ancora caipre come si fa (lo so ..sono una frana, abbiate pietà delle mie scarse conoscenze blogghesche!) Ma è giusto che riceviate aggiornamenti se vi coinvolgo su questa iniziativa! Se capisco come si fa...lo faccio presto! Anzi..me lo dite??
sunflowers8
14 Feb 2011 04:02 pm
Partecipo volentieri alla tua raccolta ^_^ prendo il bannerino intanto mi godo questi paris brest da urlo!
Se hai tempo e voglia, partecipi al COntest perBene? Grazie di cuore
Sonia
Zia Elle
14 Feb 2011 05:02 pm
Che buoni!!! E che belli, bravissima!
Caris
Grazie!!!devo dire che il caramello salato ci stava benissimo!!! ma la forma era la cosa che più mi è piaicuta (anche se è solo estetica) :)
Fabio
15 Feb 2011 12:02 pm
Decisamente intrigante.
Caris
Grazie..e benvenuto!
kiarina
15 Feb 2011 03:02 pm
Ciao Caris… ho sentito molto “parlare” di te, sempre e solo nel bene! Ma non sapevo dove trovarti…ed ora, grazie al blog di Ornella Ammodomio, finalmente ti trovo! Mi fa molto piacere conoscere te e il tuo splendido blog! Mi piace l’iniziativa sotto riportata… ho voglia di partecipare! Per ora ti mando un grosso abbraccio…
Caris
Grazie kiara...sono sorpresa perchè proprio non pensavo che qualcuno potesse parlare di me! Sei sempre la benvenuta perchè ogni commento e suggerimento sono elementi preziosi per poter migliorare il mio blgo "familiare" Mi raccomando, partecipa che ti aspetto! :)
Francesca_lasuafra
19 Mag 2011 01:05 pm
ma ciao,
dopo i consigli via mail, eccomi di nuovo a chiederti delucidazioni sulla cottura.
i tempi indicati nella ricetta che riporti, si riferiscono ai bignè; per il paribrest in forma rimangono tali?
nelle mille ricette che ho trovato in giro, c’è scritto che per un primo tempo la temperatura deve essere alta e poi va diminuita e qui è il contrario…. hai termini di paragone, per caso?
Scusami le mille domande e i mille dubbi e grazie ancora.
Fra
Caris
Figurati fra! Io ho preso il procedimento del paris brest da Tuki (la ciliegina sulla torta) e in genere lei è accuratissima! Qui hai l'incognita della forma, che sicuramente influisce sulla cottura! Per esempio, io faccio normalmente i bignè della cucina italiana e lì la temperatura resta lo stessa per tutta la cottura! Forse ti conviene prima infornarne uno di prova! Vedi se si cuoce o si cuoce troppo e poi ti regoli con gli altri! Con la cucina sperimentale l'incertezza è sempre in agguato :))))))
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