Libro Nuovo Ricette Nuove: Antonello Colonna
Per andare in vacanza a Sapri (Sa), dobbiamo prendere la Roma-Napoli, con tutto quello che può significare: traffico, file interminabili, partenze intelligenti alle 10 di sera o alle 3 del mattino, il tutto sperando di non trovare ingorghi, non solo sulla Roma-Napoli ma soprattutto sulla Salerno-Reggio Calabria, croce e delizia dei tanti turisti (croce perchè i lavori ventennali sono ancora lì, e delizia perchè quella strada è quella che conduce in posti meravigliosi!). Cosa c’entra questo con la ricetta? Ebbene, quando proprio vediamo che la fila comincia ancora prima del casello di ingresso, in genere scegliamo di aggirare l’ostacolo dei primi km percorrendo la Casilina e attraversando i suoi paesini per poi immettersi successivamente sull’autostrada. Si dà il caso che uno di questi paesini sia Labico e sempre il caso vuole che si passi davanti una porta rossa scura, bellissima, senza vetri e mio padre ogni volta mi diceva che quella porta nascondeva un ristorante bellissimo (ma ahimè, non alla nostra portata!). Solo anni dopo, con la mia passione per la cucina, ho scoperto che quello era il ristorante di Antonello Colonna e tuttora, quando ci passo davanti ho la voglia di fermarmi e bussare…o anche di farmi una foto, tanto per fermare il momento. Io non ho mai avuto modo di assaggiare i suoi piatti ma ne ho sempre sentito parlare come uno dei migliori chef di Roma e d’Italia. Poi prima dello scorso Natale, cosa vedo in uno dei miei classici agguati alle librerie? Il suo libro: I segreti della cucina italiana. E non potevo non regalarmelo. Perchè adoro i libri di carta, sfogliarli, guardare le foto..mi sembrano più belle dal vivo. E avere un libro di un grande chef, che se ne condivida o meno la filosofia, il modo di fare e di interpretare la cucina, è comunque importante perchè dà la possibilità di ragionare su un piatto e di scoprire cose nuove a cui magari non avresti pensato. Finalmente sono riuscita a provare una delle ricette che mi ha colpito (e sono tante!!): ajo e ojo di mare.
“Un piatto per non vedenti”, lo definisce Colonna, mettendo in evidenza il fatto che secondo lui, questo piatto non è bello esteticamente ma non ne ha bisogno per la bontà. Sarà..io quando guardo la foto del suo libro,questi spaghetti li trovo “poetici”: un nido di spaghetti su un laghetto di salsa liscia e vellutata color rosa antico. Nelle mie foto noterete che la salsa non è affatto così morbida ma purtroppo non ho un buon cutter e ho dovuto accontentarmi..ma ho pensato di mostrarvelo lo stesso perchè ne vale la pena!
Vi lascio con vero piacere la ricetta con una sola annotazione: mi è stato gentilmente chiesto di provare un prodotto dell’Ariosto, il preparato con erbe fresche. La prima cosa che ho fatto è guardare l’etichetta e questi sono gli ingredienti: sale marino, rosmarino, aglio, salvia, ginepro, alloro, origano, prezzemolo e piante aromatiche. Null’altro, niente coloranti, conservanti, glutammato monosodico, esaltatori di sapidità etc etc e se ci fossero stati ve l’avrei detto. L’ho usato in questo piatto perchè non avevo tutte le erbe fresche e ha dato un aroma molto gradevole al pesce. Mi ha fatto piacere scoprire un prodotto comodo e senza ingredienti che entrerebbero di corsa nella lista delle cose che non esistono :)).
RICETTA: AJO E OJO DI MARE DI ANTONELLO COLONNA
Ingredienti (per 4 persone)
- 400 gr di spaghetti
- 1 rana pescatrice (la mia pesava mezzo kg, era piccolina ma eravamo solo in due)
- cipolla
- sedano bianco di sperlonga (avevo quello normale)
- carota
- 2 spicchi d’aglio
- prezzemolo qb
- olio extravergine di oliva
- 500 gr di pomodori a grappolo
- peperoncino qb
Procedimento
Soffriggere un trito di cipolla, sedano, carota, aglio e prezzemolo in olio evo. Aggiungere i pomodori e di seguito la rana pescatrice spellata e tagliata a pezzi (in questa fase ho aggiunto due cucchiaini delle erbe aromatiche adatte per il pesce). Cuocere per circa due ore (ho messo a fiamma bassa e dopo un’ora e un quarto ho aggiunto mezzo bicchiere di acqua perchè si era asciugato un pò). Frullare il tutto, anche la carcassa e passare al setaccio per ottenere una crema (qui ho avuto il problema che il mio cutter non ha reso la crema abbastanza fine…spero di rimediare presto …comprandomi un cutter!). A parte mettere a bollire la pasta e poi condirla con un soffritto di aglio, olio, peperoncino e una spolverata di prezzemolo, completando con la crema di pesce, messa sul fondo del piatto.
Mio marito è sommelier e gli ho chiesto (da vera profana e astemia) quale vino ci avrebbe abbinato. Mi ha risposto che ci avrebbe abbinato un Torre del Giano- Cantine Lungarotti (trebbiano 70%-grechetto 30%)…Ho pensato che sarebbe carino abbinare ad ogni ricetta un vino, magari gli appossionati gradiranno!
19 Comments
Libro Nuovo Ricette Nuove: Antonello Colonna (Cooking Planner) | Viaggi
24 Mar 2011 09:03 pm
[…] i lavori ventennali sono…Fonte : Cooking PlannerTag : Calabria, Italia, Reggio CalabriaContinua Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized. Includi tra i preferiti il permalink. […]
symposion
25 Mar 2011 06:03 am
ma sai che non sapevo avesse fatto un libro? vado subito a vedere grazie!
la ricetta è ottima ovviamente…immagino il sapore!
magari la rifaccio, ho iniziato il periodo ‘cucina di pesce’ eh eh eh
un abbraccio e buon we!
Caris
sì sì, fatto il libro e a mio parere merita perchè può dare tanti spiunti!!:))
sulemaniche
25 Mar 2011 07:03 am
proprio il mare dentro questa pasta troppo bella e buona!
Caris
che bella espressione "il mare dentro la pasta"...molto azzeccata!!! :)
Federica
25 Mar 2011 09:03 pm
Mi piace troppo questa versione marinara de l’ajo e ojo! Soprattutto perchè adoro la rana pescatrice. Un bacio tesoro, buon we
Caris
un bacio a te! Ma sai che io invece l'avrò cucinata 3 volte in vita mia???E sempre con ottimi risultati poi..sono proprio scema io :(
Manuela (fiOrdivanilla)
26 Mar 2011 07:03 am
Ciao Caris!
Hai fatto benissimo a comprarlo… io, come te, adoro i libri di carta, sfogliarli, guardare le foto, inserire qualche appunto tra una pagina e l’altra… così faccio anche con i quotidiani, non mi piace fare certe letture davanti ad un monitor!
Hai scelto proprio un’ottima ricetta da condividere con noi.. :)
Caris
Ti ringrazio Manuela...e siccome il 29 è il mio compleanno..credo che un altro libro me lo regalerò! ::)))) Male mnon fa!!!!
tinny
26 Mar 2011 05:03 pm
Piatti così ti rimettono in pace. Purtroppo io non riesco a mangiare molto piccante, mio marito invece ci si tufferebbe nel peperoncino! Un abbraccio, buona domenica.
Caris
Tinny anche io non mangio piccante..infatti ho lasciato il peperoncino intero e per me l'ho tolto!!! ;)
viola
27 Mar 2011 07:03 pm
Ciao Caris, come stai?
Questo piatto è stupendo. Hai ragione, è un piatto che conquista per l’accostameno di sapori semplici ma ingredienti di prima qualità.
E’ un peccato che la cucina dei grndi chef sia fuori dalla portata di troppe persone. Sapremmo apprezzare molto e gli chef avrebbero più fans….Peccato :(
Un bacione carissima e buona serata
Caris
Ecco Viola..hai toccato una nota dolente! Il prezzo dei ristoranti migliori! Se solo facessero una sorta di, che ne so, menù degustazione a un prezzo accettabile, tanto per poter far assaggiare anche a noi certi piatti che possiamo vedere solo sui libri :((
Buonaserata cara!
Patty
28 Mar 2011 11:03 am
Ciao Caris, che bello il tuo blog. In particolare questa ricetta che a quest’ora mi ha provocato una crisi di salivazione violenta e sono qui che guardo malmostosa il mio vasetto di yougurt con l’idea di farlo volare nel cestino sognando il tuo spaghetto lussurioso. Devo smettere di girovagare tra i foodblog all’ora di pranzo, non fa bene alla mia salute (e alla mia dieta!). Ti seguo con piacere. Abbraccio, Pat
Caris
grazie Pat! Era un momento non proprio bellissimo e tu con questo messaggio mi hai tirato su, sei stata molto carina!
mi associo al tuo sacrificio (io per pranzo ho avuto un pacchetto di pavesini e un the alla macchinetta) e spero in tempi migliori!!!! un abbraccio
Tiziana
28 Mar 2011 12:03 pm
Hai realizzato delle foto che raccontano il piatto il modo perfetto, magico… brava!
Baci,
Tì
Caris
ti ringrazio tante ti!!! :)
Mimmo Modarelli
01 Apr 2011 07:04 am
Innanzitutto complimenti per l’eleganza che pervade tutto ciò che fai. Per le foto da un’altra parte ti ho detto e vorrei ripetermi ma evito per non tediare.
Qualche curiosità tecnica: Parli di Rana Pescatrice, per noi è una piacevolissima scoperta recente in quanto non apparteneva, fino ad una decina di anni fa, alla nostra tradizione, si tratta del pesce intero testa compresa o di sola coda e quindi Coda di Rospo? Due ore di cottura per un pesce mi sembra una enormità, noi solitamente lo mangiamo crudo o quasi, forse si rende necessaria per poter frullare il tutto? Cosa ne pensi se disossata la carcassa la usassimo per un fumetto da, al limite, frullare o semplicemente schiacciare ed una cottura molto più breve della polpa lasciandola disfare nel sugo? Scusami per la prolissità ma la tua ricetta mi ha davvero affascinato e vorrei realizzarla ma, generalmente, non mi piace seguirle alla lettera. Arrileggerci
Caris
Ciao Mimmo. E' un piacere averti qui. Anche io ero rimasta abbastanza sorpresa di leggere di una cottura così lunga ma è come dici tu: dopo un'ora e tre quarti il pesce (esattamente la coda di rispo) e abbastanza sfaldato e quindi molto adatto ad essere frullato. Ora, io non ho un buon cutter, come ho detto e quindi la prossima volta farei una cottura un pò più breve , eliminerei la carcassa e frullerei normalmente solo il pesce e le verdure. Quello che ottiene Colonna è una sorta di salsa molto più liquida della mia e magari si riuscirebbe ad avvicinarsi eliminando la lisca e le parti più dure ( ameno che tu non abbia strumenti più professionali dei miei!)! Anche a me piace variare..infatti le ultime foto che ho messo sull'album sono ispirate ad una ricetta di colonna..ma in versione mie! :)
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