Dolci in via di estinzione: le pastuccelle
Certi dolci non vanno dimenticati, lasciati lì in un angolo o peggio modificati secondo le ultime tendenze del momento. Anzi, vanno protetti, riscoperti e amati proprio per le loro origini. Come per le Pastuccelle. Sono dei dolci originari di Acquavella (SA), e in generale del Cilento, che appartenevano alla parte ricca della popolazione e che erano tradizionali a Natale. I poveri sostituivano il ripieno con la farina di ceci. Si tratta di pastine con una pasta sottile e una forma che ricorda quella del sole.
Il ripieno è una farcia ottenuta con mandorle, limone e anice, che rende il dolce molto “scioglievole” al palato e il connubio fra anice e limone l’ho sempre trovato ottimo! Oggi, purtroppo, è difficilissimo trovare questo dolce e, se si trova, il ripieno e sostituito da varie creme al cioccolato famose. Ma non si può definire certo una Pastuccella. Questa ricetta mi è stata tramandata da mia zia (una “maniaca” nel ricercare ingredienti e preparazioni antiche senza apportare modifiche moderne che possano snaturare il dolce) e mi fa piacere condividerlo, con la speranza che possa ritornare in auge come una volta. Mando le pastuccelle ad Ornella, per il solito appuntamento mensile
RICETTA: LE PASTUCCELLE
Ingredienti
Per la pasta (attenzioni alle dosi: io, riportando tutto a un solo uovo e quindi dividendo per 5, ne ho ricavato un bel vassoio):
5 uova (da 66/68 gr)
250 gr di burro
1 bicchiere di vino bianco secco
1,150 gr di farina
Per il ripieno:
1 kg di mandorle pelate (non tostate!)
1 kg di zucchero
600 gr di acqua
scorza di un limone grattata
3 bicchierini di anice
Miele di acacia (o comunque un miele delicato)
cannella
rametto di rosmarino
scorzette di arance (a chi piace)
Procedimento
Impastare le uova, la farina, il vino bianco, il burro sciolto e raffreddato fino ad ottenere un composto liscio ed elastico, coprire e far riposare.
Nel frattempo, tritare le mandorle più finemente possibile. Metterle in una pentola, unire lo zucchero e l’acqua e far cuocere per 10-15 minuti (o comunque fino ad ottenere un composto sostenuto). Aggiungere il limone grattato e l’anice. Far freddare bene.
Formare le pastuccelle:
Utilizzando l’imperia, ottenere una sfoglia sottilissima (io sono arrivata alla penultima) e con un coppapasta tondo (diametro 10 cm) fare dei cerchi. SU ogni cerchio mettere un cucchiaino di composto e ripiegare a mezzaluna, facendo uscire bene l’aria. Con la rotella liscia, fare sul bordo un numero pari di taglietti e con l’indice arrotolare verso il centro un settore sì e uno no (vedere foto..è più facile a dirsi che a farsi). Alla fine si ottengono dei piccoli soli!
Friggere per pochi secondi ogni pastuccella. In un pentolino far sciogliere il miele. Distribuirlo sulle pastuccelle con un rametto di rosmarino (è buonissimo il profumo del rosmarino sul miele) e cospargere il tutto di cannella.
29 Comments
arabafelice
09 Mag 2011 11:05 am
Si vede che devono essere una delizia. E brava per aver dato loro vita sul blog ;-)
Caris
grazie Stefania..ma lo sai che in un certo senso mi ricordano un pò i dolci mediorentali???
Federica
09 Mag 2011 12:05 pm
Forse era meglio che restavo nell’ignoranza completa di questo dolce perchè adesso chi me la toglie dalla testa la terna spettacolare di quel ripieno?!?!?!?! La cremina famosa al cioccolato gli fa un baffo! E con rosmarino e cannella mi hai dato la botta di grazia! Un bacione tesoruccia, buona settimana
Caris
buona settimana anche a te pulcina!!!! Dai che si ricomincia :))
tinny
09 Mag 2011 12:05 pm
Sono delle frittelline splendide, hai provato a farle anche con i ceci?
Un abbraccio. Per risponderti, forse un pochino matta lo sono…ma dicono che se te ne rendi conto è meno grave di quel che sembra…!! Ciao cara, buona giornata.
Caris
con i ceci è il prossimo tentativo!!!! E tu non ti azzardare a cambiare eh?????? :)
stefania
09 Mag 2011 01:05 pm
Sono bellissimi mi ha fatto piacere conoscere questa ricetta, grazie ciao
Caris
Grazie Stefania!!!!! Un abbraccio!
imma
09 Mag 2011 01:05 pm
Hai ragione i dolci della tradizione devo rimanere tali e questi che nn conoscevo sono una bellissima scoperta!!Baci imma
Caris
Grazie cara! Buoin inizio settimana!!!!
lydia
09 Mag 2011 04:05 pm
E’ ufficiale: amo le pastuccelle!!!!!!
Caris
Sì..direi che è un dolce molto adatto a te :)))
amichecuoche
09 Mag 2011 06:05 pm
Grazie per la condivisione!!Ciao a presto!
Caris
Di nulla!!!! :) E' un piacere parlare di queste cose :)
symposion
09 Mag 2011 07:05 pm
mio dio! ma sai che non le ho mai mangiate?? non è possibile!!! :D
come posso non conoscerle? domani marino l’ufficio e vado a Acquavella!
un abbraccio Caris!
Caris
vecchie tradizioni gio! a casa mia le portò in auge mia zia tanti anni fa ma non so nemmeno se ad Acquavella fanno più la versione originale :(
viola
09 Mag 2011 09:05 pm
che bella ricetta Caris, i dolci tradizionali sono una vera ricchezza, anche perchè veramente ci stiamo troppo omologando anche in pasticceria, mentre mantenere le trasdizioni è importantissimo. Non conosco questi dolcetti, peccato, ma chissà che adesso sapendo che esistono non mi capiti di imbattermici prima o poi. Sembrano deliziosi!
Un bacione
Caris
hai ragione Viola! Anche io amo i dolci moderni, studiati e pensati..ma questo non vuol dire dimenticare quelli che fanno parte della nostra tardizione! anzi, potremmo intergarli!
kiarina
10 Mag 2011 02:05 pm
Brava, come mi piacciono questi post e queste ricette che sanno di passato! Le tradizioni sono ciò che siamo, non dobbiamo dimenticarle, anche nei piatti! Questo dolce non lo conoscevo! Dev’essere buonissimo! Grazie caris per questa splendida ricetta e le tue foto meravigliose…
Caris
ti ringrazio tanto kiara!!!!è vero...le tradizioni sono ciò che siamo! :)
Azabel
10 Mag 2011 04:05 pm
Caris, sono bellissime!
Devo segnarmi il ripieno, sembra interessante :))
Caris
..e secondo me si può fare benissimo la versione vegana delle pastuccelle!!!! :)
mirka
10 Mag 2011 08:05 pm
che dolce davvero particolare!!!
e voglio assolutamente provare il miele spalmato con il rosmarino…
bellissima ricetta, certamente da non variare.
Caris
Grazie Mirka! E ti assicuro che il miele col rosmarino è stata per me una scoperta deliziosaaaa!
Lucia
02 Giu 2011 05:06 am
Un post che è pura poesia…
simo
24 Gen 2012 12:01 pm
davvero una ricetta interessante! io sono di salerno ma non conoscevo questa antica versione…la ricetta che tramandiamo nella nostra famiglia ha le castagne ed il cioccolato fondente come principali ingredienti. l’anno prossimo (beh li facciamo solo a natale) devo provare anche queste, a me nemmeno piacciono le castagne ma le mandorle le adoro!! il decoro del bordo è uguale anche se ora tutti preferiscono usare gli stampini per me quel decoro è fondamentale!! complimenti!
ps: le creme al cioccolato famose hanno fatto solo disastri in pasticceria…concordi?
Caris
eheh..concordo!!! in pieno! questi dolci tradizionali dovrebbero essere lasciati come sono perchè usano ingredienti troppo praticolari (o se proprio vogliamo fare una sotituzione, che sia una cosa altrettanto particolare!)
Io questa ricetta la conosco solo perchè la faceva una lontana zia di mia zia...insieme davvero per caso! ma se ti capiterà di provarla..vedrai che ne sarai molto soprepresa! (p.S.: a carnevale e a Pasqua sono ottime alternative alle frappe!)
Presa da insana passione… Cooking Planner
21 Feb 2012 09:02 pm
[…] la pasta (che ho preso da qui dato che lo trovo un impasto molto versatile) attenzioni alle dosi: io, riportando tutto a un solo […]
Pop corn ricoperti al cioccolato Cooking Planner
12 Ott 2012 05:10 pm
[…] Non è che sia quella dall’educazione integralista. E neanche dall’intransigenza così ferrea da non comprare merendine. Non ce la faccio a fare sempre una cosa homemade…e tutto sommato a scuola devono far merenda. Quindi ci capitano, lo confesso. Normalmente cerco di scegliere “il meno peggio”, perché, in onestà, non posso dire che siano il massimo del salutare ma vivo nella speranza che prima o poi la lista delle cose che non esistono faccia presa su di loro (e tutto sommato non mi lamento, considerato che i dolci preferiti di Albertino sono le pastuccelle…e sfido a trovare un altro bimbo di 7 anni che mangi pastuccelle). […]
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