Non so perchè, ma appena termina la giornata del 6 Gennaio, i panettoni, pandori, cotechini..insomma, tutto il cibo tipicamente natalizio, sembra invecchiare di colpo. Già verso le 19.00 del 6 Gennaio, quello che fino ad un’ora prima era fresco, assume l’aria di un cibo che sta praticamente per scadere e che ci ritroviamo lì senza sapere bene come smaltirlo! In realtà magari la scadenza è del mese successivo ma credo che a questa specie di autoconvinzione contribuiscano anche le vetrine dei negozi: il 7 mattina ho visto le scatole dei cioccolatini pronte e in bella vista per essere acquistate per San Valentino e, sarei pronta a giurarci, qualche forno sta già preparando le frappe e le castagnole!
Faccio autocritica: avevo un bel pacco di lenticchie di Colfiorito e ieri sera lo guardavo pensando “e ora che ci faccio??”. Ho provato a fare una cosa che volevo tentare da tanto: gli gnocchi di lenticchie. Facilissimi e velocissimi (se escludiamo la cottura delle lenticchie e delle patate..ma tanto quello era in ogni caso un tempo da considerare) sono serviti anche a consumare un bel cotechino (il prossimo sulla lista nera del cibo-ormai-invernale :) ).
Ricetta: gnocchi di lenticchie con cotechino e arance
Ingredienti
Procedimento:
Passare al passa verdura (o nel tirtatutto o nel minipiemer, etc) le lenticchie e versarle in una terrina. Appena le patate sono cotte, passarle nello schiaccia patate ancora calde e versarle sulle lenticchie. Aggiungere la farina e un pizzico di sale. Amalgamare bene il tutto fino ad avere un impasto omogeneo. Notare che non ho aggiunto uova perchè induriscono gli gnocchi. Se lavorate quando le patate sono ancora calde non avete bisogno di aggiungerle e gli gnocchi rimarranno morbidi. Far raffreddare l’impasto, formare tanti cilindri della misura desiderate e tagliare gli gnocchi. Tagliare il cotechino già cotto in tanti quadratini. Mettere dell’olio extravergine di oliva in una padella, versarli e farli insaporire per un minuto o due. Far bollire abbondante acqua salata e buttare gli gnocchi. Appena saranno venuti a galla, scolarli e versarli nella pentola col cotechino. Spolverare con del pecorino e la scorza di un’arancia grattugiata (ci sta benissimo!). Servire caldi. Quando il cotechino non sarà più disponibile, sostituirò con della salsiccia e così può diventare un piatto non solo natalizio ma invernale in piena regola!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta Ricette con gli avanzi! de Lo scrigno delle bontà
Ognuno di noi ha dei piatti, dei cibi o dei dolci che hanno un significato particolare, vuoi perchè sono legati ad un ricordo o ad un periodo vuoi perchè li trovi solo in un luogo e in nessun altro.
Per me, un dolce legato all’infanzia è questo cannolo di frolla al cacao. In realtà, non vale solo per me perchè era la merenda tipica di mio padre e i suoi fratelli, dato che il dolce in questione si trova, tutt’ora, in un bar del Corso Centrale del nostro paese di origie, Sapri. Mi fa tenerezza sentire i ricordi di mio padre e di mio zio che, quando avevano le lire sufficienti, si compravano questo “spuntino” fuori pasto (diciamolo, non del tutto dietetico!) considerando che è una cosa che ho fatto (e faccio) anche io! Quando d’estate eravamo tutti insieme e arrivava a tavola il vassoio incartato con la carta bianca dalle scritte verdi, già sapevo quale sarebbe stata la scena all’apertura: lo sguardo andava ai cannoli di frolla al cacao e i massimi estimatori di questa pasta (mio zio, mia cugina ed io), dopo aver verificato il numero esatto di pezzi presenti, valutavano se poter star tranquilli o se ingaggiare una dura lotta psicologica per ottenere il permesso di scegliere per primi.
Ho quindi deciso di ovviare al problema e di tentare di ripetere a casa gli oggetti del contendere!
Ne sono soddisfatta e ho deciso di condividere il risultato!
Ricetta: Cannolo di frolla al cacao con crema pasticcera al burro
Ingredienti:
Pasta frolla al cacao:
Per la glassatura:
Per la crema:
Procedimento
Nella planetaria, impastare lo strutto con lo zucchero (lo strutto dà una particolare morbidezza alla frolla), aggiungere l’uovo, il sale e l’acqua fredda e infine la farina. Mettere a riposare in frigo per almeno 2-3 ore. Se non avete la planetaria va benissimo anche fatto a mano. Per cuocere i cannoli, sono indispensabili i cannelli per dare la forma. Si trovano facilmente nei casalinghi o nei negozi specializzati per feste. Dopo il riposo in frigo, stendere la frolla a crica 4 mm e tagliarla in quadrati di 10 x 10 cm. Spennellare i cannelli con del burro fuso e avvolgervi un quadrato di frolla sopra. Far cuocere a 180° per 15-20 minuti (dipende dal vostro forno). Per la glassatura al cioccolato fondente, basta semplicemente far fondere a bagno maria il cioccolato, prendere il cannolo ormai freddo alle estremità della base e immergerlo per qualche secondo nel cioccolato. Voltarlo in verticale per far scolare bene il cioccolato ed evitare che si creino delle gocce che crerebbero delle sbavature nella glassatura una volta posato il cannolo su un vassoio a freddare. Con questa dose ho ottenuto 14 cannoli.
Preparare la crema pasticcera: sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata. versare a filo il latte scaldato e cuocere a fuoco basso fino a cottura. Far raffreddare la crema. Montare con lo sbattitore il burro a pomata, fino a renderlo cremoso e ben amalgamabile e aggiungerlo alla crema. Farcire i cannoli usando una sac-a-poche.
Per dovere di cronaca, ho farcito metà cannoli con la crema pasticcera al burro (quella originale) e metà con crema chantilly (per spirito di innovazione: non erano affatto male!).
Con questi cannoli di frolla al cacao partecipo alla raccolta di Ornella Un anno a modo mio
e a
Questa torta è per salutare una persona speciale: mia sorella affronterà a breve un nuovo capitolo della sua vita che, sono certa, sarà tanto entusiasmante quanto intenso. E’ difficile salutare con parole adatte qualcuno a cui si è così legati e a cui si vuole così bene. Il groppo in gola è automatico. Meglio farlo con una torta, magari ad una festa con tutte le persone che più le vogliono bene :)
Lasciamo, ora, da parte la commozione e parliamo di questa torta decorata che mi ha fatto penare e non poco. Non tanto per la realizzazione (o meglio, anche per quella) ma innanzitutto per la “progettazione”. Mia sorella desiderava una torta in pieno stile USA, giustamente, magari con una bella bandiera. Beh, quale miglior posto che non questo per cercare l’idea giusta? In fondo, cake central è il più grande sito mondiale per la decorazione ed è anche americano: vuoi che non si trovino torte con bandiere statunitensi?
Le torte c’erano, eccome se c’erano! Un tripudio di stelle, strisce, colori sgargianti e bandiere in pasta di zucchero che partivano dal terzo piano e arrivavano all’ultimo con drappeggi da fare invidia ad un tappezziere. Tutto americano. Troppo americano. Devo dire che mi ero un pò depressa perchè non riuscivo a trovare una torta che mi piacesse. Quando poi ho cominciato a vedere aquile tridimensionali che planavano su torte foderate con la bandiera, ho quasi deciso di terminare la ricerca. Stavo abituandomi all’idea di una torta a due piani con il blu e le stelle bianche sopra e il bianco e le strisce rosse sotto. Insomma, decisamente appariscente. Poi, proprio perchè cakecentral resta il più grande sito mondiale di decorazione, ho visto una torta particolare: tanti sigarellos bianchi a strisce rosse sul bordo e un topper blu con le stelle. Era LEI. Quella mi sembrava proprio adatta. Non avrebbe vinto il primo premio come torta più elegante dell’anno ma era abbastanza patriottica senza essere eccessiva.
Mi sono lanciata così nella costruzione in differita della torta: prima le decorazioni, che necessitavano del giusto tempo per seccarsi, poi il pan di spagna e le creme varie e infine la vera e proprio messa in opera.
Passerà lungo tempo prima che rifaccia cigarellos in pasta di zucchero e la prossima volta eviterò accuratamente di avere persone di età inferiori ai 10 anni dentro casa mentre decoro..ma sono riuscita a fare le decorazioni che volevo. L’interno è un pan di spagna al cacao, farcito con mousse al cioccolato, e crema chantilly con lamponi. Vi lascio la ricetta del pan di spagna e delle crema.
Ricetta: pan di spagna al cacao
Ingredienti
Per il pan di spagna
Procedimento
Mettere uova e zucchero in una ciotola e montare con la sbattitore finchè il composto non “scrive” (diciamo una ventina di minuti..io ho usato la planetaria e quindi i tempi si sono abbreviati). Setacciare la farina con il cacao e unirli delicatamente all’impasto girando dal basso verso l’alto, senza far smontare il tutto. Ungere una teglia per 6 uova e mettere in forno a 180° per 30-35 minuti. Vale la prova dello stecchino :)
Per la crema pasticcera
Procedimento
Mettere in una pentola i tuorli e lo zucchero e sbattere bene. Nel frattempo riscaldare il latte e setacciare la farina. Aggiungere la farina alle uova e mescolare bene fino ad assorbimento. Aggiungere il latte a filo e cuocere a fuoco basso finchè non è cotta. Dividere subito la crema a metà ed unire ad una parte il caco amaro (si amalgama meglio quando la crema è calda). Se volete farcire il dolce solo con la crema pasticcera, avete finito. Altrimenti, aspettare che si freddi. Montare la panna fresca (non vegetale) e mettere i fogli di gelatina in acqua, ad ammollare. Sciogliere la gelatina (io l’ho fatto mettendo in bicchiere un cucchiaio di acqua con i fogli ammollati e riscaldando tutto al microonde, altrimenti va benissimo il tradizionale fuoco basso!) e aggiungere una metà alla crema pasticcera e l’altra alla crema al cioccolato. Dividere la panna montata in due parti uguali ed unirle alle creme. Unire le fragoline alla crema chantilly. Farcire il dolce. per facilatare l’operazione del “montaggio” del dolce si può ricorrere all’anello di alluminio, oppure alla stessa teglia usata per cuocere il pan di spagna, ricoperta di pellicola. far riposare in freezer per almeno mezza giornata. Tirare fuori il dolce e farlo scongelare lentamente in frigofero (così mantiene meglio la forma!)
Non mi resta che dire “good luck” sorellina!
Ci sono dei posti che ti restano nel cuore. Nel mio, Sapri, il paese dov’è nato mio padre, ha un posto speciale. E’ molto di più che un bellissimo luogo dove trascorrere le vacanze. E’ serenità, gioia, calore dei suoi abitanti, cibi da gourmet e piatti tradizionali.
E poi c’è il mare. Semplicemente splendido, con delle spiagge che nulla hanno da invidiare alla costiera amalfitana.
E’ il posto in cui tornare quando ho bisogno di ritrovarmi un pò.
In alcuni locali di Sapri e del Cilento ho imparato a conoscere “le cose buone” (come le chiamo io) e a confrontarle con quelle che tanto genuine non sono. In primis, devo ringraziare la Chocolathera di Enzo Crivella, fra i primi 1000 bar italiani, locale caldo e accogliente, dove posso sempre trovare dei dolci buonissimi: il cannolo cilentano, la torta all’arancia, la torta ricotta e pere (la prima volta l’ho assaggiata qui!), e tante altre cose, senza dimenticare la grande varietà di the e tisane! Insomma…tutto ciò che amo!
Quest’anno, il primo Gennaio 2011, alla Chocolathera ho anche ricevuto un bel regalo: un gustoso aperitivo insieme a mio marito Diego, Luciano Pignataro (e non c’è bisogno che dica nulla su di lui, vero? :) ), al proprietario de La cantinella sul Mare a Villamare, il Signor Mario e al suo bravissimo chef e naturalmente insieme ad Enzo. E’ stato molto bello poter chiacchierare con persone così appassionate di gastronomia. Il fatto poi di avere davanti gamberi e uno champagne che proveniva direttamente dall’auto del Signor Pignataro alla giusta temperatura (!)..beh, non poteva che rendere il tutto molto più che piacevole!
Vi lascio la ricetta dell’antipasto ( e qualche foto..concedetemelo!):
Ricetta: Gamberi marinati agli agrumi con sedano e finocchi
Ingredienti:
Procedimento:
Tagliare a fettine sottilissime i finocchi e il sedano. Pulire il gambero e appoggiarlo nel piatto. Condire con un pò di succo dei due agrumi e un filo di olio e lasciar marinare. Aggiungere un pizzico di sale (nero..chi ce l’ha). Un prosecco della Franciacorta ci sta benissimo…se poi avete anche voi lo champagne in auto, direi che è perfetto!