La pastiera salata
In questa settimana, insieme alla compagne di blogger, abbiamo esplorato il golosissimo mondo della Pastiera, da quella classica a quella con la crema, da quella consapevole a quella antica passando per il gelato avvolto in un biscotto, direi che avete l’imbarazzo della scelta per la vostra Pastiera di Pasqua. Io sono della corrente con-crema-media-altezza-canditi-in pezzi piccoli e quella sarà la mia pastiera, ma prima o poi le provo tutte queste cose! E come chiudiamo questo bell’excursus che hanno fatto magistralmente Teresa, Assunta, Pasqualina, Tinuccia, Daniela, Sonia e Sara? Ma con una variazione salata! Diamo spazio a chi senza una cosa salata e saporita non ci sa stare!!!
Che poi, tanto così tanto distante dalla pastiera, una versione salata non è! Considerate che Vincenzo Corrado, quando alla fine del ‘700 parlava della sua torta di frumento, suggeriva di cuocere il grano in brodo di cappone. Una curiosità: suggeriva anche di mettere un “senso d’ambra”, usato sin dall’antichità come fissante per preparare profumi.
Sempre il Corrado presenta nel suo libro, Il cuoco galante, la torta alla Napoletana. Questa la sua descrizione:
“ Fettate le provature, ed unite con ricotta, provola grattata, pre ciutto in fette, salsiccia, panzetta di Porca affettata, uova sbattute, pepe e cannella. SI metterà tutto mescolato tra la pasta sfogliata, si farà cuocere e si servirà”.
E nel 1828 l’anonimo M.F. nella sua “cucina Casereccia” scrive:
“Volendola diversificare vi si potrà aggiungere della provola fresca grattata, ed un poco di caciocavallo, che sarà egualmente eccellente. Si può fare dello stesso modo ancor di riso, che non dovrà essere molto cotto.”
Quindi la Pastiera nasce dolce ma con una versione salata e solo col passare degli anni la versione salata scompare!
Io allora ho provato a rifarne una mia versione, che è un po’ un mix fra le due: guscio di frolla semidolce con ricotta, grano, provola affumicata, salame di Napoli e un uovo sbattuto anche perché inevitabilmente questi ingredienti mi ricordano Napoli. La teglia è importante…. Giù a Sapri vendono proprio quelle da pastiera (ma penso che ormai si trovino ovunque) però quella che userete non deve essere nuova… la teglia della pastiera deve essere usata, deve avere qualche bozzo..si deve vedere che è stata usata e riusata! (se ne avete una nuova fiammante…vorrà dire che dovrete fare pastiere fino ad averla storta alla perfezione!)
Ingredienti
- Per la frolla semidolce
- 500 gr di farina
- 140 gr di strutto (di buona qualità)
- 2 tuorli d’uovo
- 10 gr di sale
- 40 gr di zucchero
- Acqua fredda q.b.
- Per il ripieno
- 500 gr di ricotta di pecora
- 2 hg di provola affumicata
- 1 hg di salame di Napoli
- 300 Grano per pastiera già cotto
- 40 gr di pecorino
- Due uova
- Mezzo cucchiaino di cannella (a chi piace)
Procedimento
- Per la frolla semidolce: lavorate e lo strutto (o il burro) a pezzetti con la farina fino ad ottenere delle briciole, aggiungete lo zucchero, il sale e i tuorli d’uova battuti. Lavorate brevemente e aggiungete (se necessario) qualche cucchiaio di acqua fredda (unite un cucchiaio alla volta e fermatevi quando il composto prende forma) Se avete la planetaria potete, ovviamente lavorare tutto nella ciotola con la Foglia e anche qui aggiungere un cucchiaio di acqua alla volta finché il composto non si uniformerà! Formate un panetto rettangolare e non molto alto (così poi non dovrete stressare troppo la pasta frolla al momento di stenderla) , avvolgete nella pellicola e mettete in frigo almeno un paio di ore.
- Per il ripieno: fate scolare bene la ricotta per un paio di ore. Nel frattempo tagliate òa provale e il salame in quadratini della stessa misura. Passatela al setaccio, unite il grano cotto, la provola tagliata a dadini, il formaggio pecorino e le due uova precedentemente sbattute. Una nota: non amo il gusto del salame troppo cotto, cosa che potrebbe capitare se il salame si trova in superficie. Per evitare questo inconveniente, sottraete una parte del ripieno ottenuto finora e tenetelo da parte. Mischiate il salame al resto del ripieno. Prendete la frolla semidolce, lavoratela leggermente e stendetela (per comodità io la stendo fra due fogli di carta forno. Quando lo spessore è quello che desiderato, tolgo il foglio di sopra e rivolto facilmente la frolla nella teglia imburrata). Rivestita una teglia da 22 ( o da 24 se la volete più bassa), bucherellate il fodno della pastiera e stendete il ripieno con il salame. In ultimo prendete il ripieno senza salame e stendetelo sopra quello già messo. Sarà uno strato sottile ma sufficiente a corprire bene il tutto.
- Con la frolla avanzata, fate delle strisce e sovrapponetele facendo delle losanghe. In questo caso ho fatto delle strisce più spesse di quelle che faccio per la pastiera per dare un tocco più rustico ma voi fatele come preferite. In forno a 170° per un ora, un'ora e un quarto circa (ma ognuno conosce il suo forno..regolatevi!)
Notes
Al tempo totale dovete aggiungere quello di meaas a bagno del grano e relativa cottura, se non comprate del grano già cotto.
Per l’abbinamento con il vino da sorseggiare con quiesto piatto, lascio la parola a Luciano Pignataro che ringrazio per la disponibilità, la cortesia e gli splendidi abbinamenti consigliati in questa settimana:
Per questa preparazione complessa e strutturata è necessario un vino di grande carattere.
Abbiamo due possibilità. La prima è il Greco di Tufo, magari interpretato in modo tradizionale come quello di Bambinuto e Centrella, un bianco travestito da rosso. Strutturato, acido, lungo, capace di contarstare bene tutti gli elementi e lasciare la bocca pulita. Perché lo scopo di ogni abbinamento è proprio quello di riportare il palato in posizione di partenza. L’alternativa può essere un rosso di pronta beva, senza tannini eccessivi. Ottimo il Piedirosso, Contrada Salandra, I Cacciagalli e Agnum tra i migliori in Campania.
Siamo giunti alla fine di questo primo esperimento di Compagni di Blogger. Speriamo che vi siate divertiti quanto ci siamo divertite noi e che possa essere stato utile! I compagni di blogger tornaranno fra un po’…con nuove sperimentazioni da proporvi!
32 Comments
Elvira
30 Mar 2012 07:03 am
mi viene in mente che forse l’antica versione salata può aver preso la deriva del più “semplice” rustico napoletano, fuori una frolla dolce e dentro ricotta, fiordilatte e salame.
Io propendo per il dolce, ma questa pastiera salata mi attira un sacchissimo :))
Caris
sì Elvira, si pensa a quello! Diciamo che il rustico è diventata una versione meno ricca ma sempre buonissima!!!! però devo dire che il grano mi è piaciuto tantissimo e lo lascerei anche per aspetti simbolici! secondo è ottima per pAsquetta!!! :)
come sta panettoncino?? Baci!
Vale
30 Mar 2012 09:03 am
scusa ma io ho difficoltà a leggere con questo colore… vedo tutto sbiadito.. magari è solo un mio problema.. splendida questa versione salata
Caris
cercjherò di correggere Vale! poi fammi sapere! baci
Dada
30 Mar 2012 10:03 am
Bellissima Caris! Perfetta per il picnic di pasquetta, se non piove:)))
Caris
Grazie Dada!!!! Se piove ce la mangiamo a casa :D Un abbraccio!
pasqualina
30 Mar 2012 11:03 am
Concludi in bellezza!! Ottima e golosa ricetta e foto bellissime!
Caris
E poi, diciamo la verità: ma quanto ci siamo divertite?????? :DDDDDDD
Barbara
30 Mar 2012 11:03 am
Bella, bellissima! Da chiudere in un bel cesto da pic-nic e assaporare distesi sul prato…
Caris
sì..l'ideale per Pasquetta!!!! grazie barbara!!!! :)
Antonietta
30 Mar 2012 11:03 am
Aspettavo trepidante la pubblicazione della pastiera salata.Tempo fa mi si accese all’improvviso l’idea di creare questa versione.In effetti feci dei muffin salati con provolone e salame e pensai che anzichè correre dietro a queste americanate,avrei dovuto lasciarmi ispirare dalla richezza del nostro territorio:dunque,salame e provolone nella pastiera.Ora che l’hai pubblicata tu sono rimasta spiazzata.Comunque complimenti davvero,soprattutto perchè ti ho sentita tanto vicina alla mia idea!
Caris
Perchè spiazzata Antonietta? falla anche tu esattamente come l'avevi pensata (io l'ho pensata con provola affumicata e grano..magari tu in mdodo diversa) e poi pubblicala che fa sempre bene avere più voci! Un bacio!
pasqualina
30 Mar 2012 12:03 pm
Tanto…ci siamo divertite proprio tanto!!!
manuela e silvia
30 Mar 2012 04:03 pm
Ciao! noi l’avevamo provata a base di farro e peperoni, ma anche in questa versione con ricotta e salumi, sembra riuscita benone e molto gustosa!
baci baci
Caris
Ciao e grazie!! Io in effetti ho mantenuto le vecchie versioni, quelle che consiliavano nei ricettari! E l'ho trovata molto saporita!!!! Sarà che la ricotta mi fa morire!!!
Milen@
30 Mar 2012 10:03 pm
Non sapevo che esistesse una versione salata della pastiera, nè tanto meno che avesse origini così antiche.
Trovo bellissimo e interessante questo viaggio a 360° nel mondo della pastiera: ora vado a leggere gli altri post :D
Caris
Grazie Milena! E sono sicura che troverai molto belli gli altri post!!! :) un abbraccio!
Gio
31 Mar 2012 02:03 pm
ho seguito questa staffetta di pastiere nei giorni scorsi, mi avete messo un bel po’ fame :)
ma sai che non conoscevo questa versione salata?! devo rimediare e presto :)
buon we
Caris
considerando la tua passione per torte salate & co....questa la devi fare!!! :D Buon WE e baci!
Sandra
03 Apr 2012 11:04 am
La pastiera è bellissima e l’idea delle compagne di blogger mi sembra eccellente. Aspetteremo con ansia le prossime ricette
Caris
grazie Sandra! Con calma ma già stiamo pensando alla prossima puntata!!!! Un abbraccio!
gloria
04 Apr 2012 10:04 am
bella e gustosa la versione salata!!! e complimenti per la pubblicazione sul giornale…grandissimaaaaa!!! ;)
Caris
eheh..ma già lo sai???? ma grazieeeee!! un baciotto!!!!
Buona Pasqua con pastiera cilentana a modo mio | Matrioska's Adventures
06 Apr 2012 01:04 pm
[…] —–la pastiera salata di Caris (Cooking Planner) […]
Sharon
12 Apr 2012 07:04 pm
Wow! bellissima davvero! devo provare questa ricetta.
Caris
:D Grazie Sharon!!! Se la provi fammi sapere!!!!
Paola
14 Apr 2012 03:04 pm
Questa stessa ricetta, ma senza il grano, è preparata in molte rosticcerie e pasticcerie a Napoli e si chiama col più generico nome di rustico. Io sin da piccola ho cercato di specificarlo, per non farlo confondere con altri “rustici” (vedi anche i classici sfoglini arrotolati con wurstel o ripieni di ricotta e spinaci), chiamandola crostata rustica o rustico con la ricotta, qualora fosse presentato come barchetta di frolla ripiena :) E’ buonissimo :)
Caris
infatti, se vogliamo, la pastiera salata si è trasformata nel rustico! Io ho lasciato il grano e la frolla semidocle proprio per ripercorrere le origini! e pensare che a Napoli non ci son mai stata ad assaggiare queste delizie :(((((
Di pasque, pensieri e pastiere… | COOK AND THE CITY
06 Mag 2012 01:05 pm
[…] di Cooking Planner: Pastiera salata altre idee simili :Gelato alla pastiera napoletana e sue declina… Ossobuco alla milanese: tutta […]
L’Emilia che non trema Cooking Planner
22 Giu 2012 04:06 pm
[…] appassionate di cucina e blogger per divertimento e passione, hanno esplorato le ricette delle pastiera napoletana, volendo creare un gruppo che potesse sperimentare la tradizione e l’innovazione. Insieme […]
Compagni di Blogger: sua maestà il Babà Cooking Planner
23 Ott 2012 05:10 am
[…] Compagni di Blogger è tornato!!!!!! Abbiamo parlato di “Pastiera”, vi abbiamo proposto varie ricette dell’Emilia per essere vicino ai paesi terremotati; e […]
Tortine mele e caffè | Cooking Planner
13 Set 2016 05:09 pm
[…] prima sperimentazione del gruppo Compagni di Blogger, sto ancora riprendendomi dall’abbuffata di pastiera (ma troppe ce ne saranno, con tutte quelle ricette!) che, con l’occasione di un dolcetto per la […]
Leave a Comment