Ai se eu te pego!

Apr 13th

Da due anni la nostra vita non è più la stessa. E’ arrivata lei e non si vive più! E non c’è verso: sono costretta a sentirla regolarmente.“Waka waka (It’s time for Africa)”, ovviamente. Io non so chi è il genio del male che si è inventato la canzone di Shakira dei mondiali in Sudafrica..fatto sta che da quando Albertino e la Pasionaria vi ci sono imbattutti è stato amore a primo ascolto e non solo: da quel momento il ballo di gruppo è entrato di prepotenza nella nostre vite. Le mani giunte prima a destra  e  poi a sinistra e via: in macchina, a scuola, durante i cartoni, alle feste.. questo benedetto waka waka è onnipresente. Io capisco che si divertano (il fascino del ballo di gruppo ha colpito anche me per carità) ma se per caso  mentre sto al pc non disattivo l’audio, capiscono che si può sentire la musica e quindi scatta immediamtamente la richiesta del video di Waka con annesso il ballo di gruppo che facciamo rigorosamente a 3! Altrimenti non mi lasciano in pace.

A dire il vero ero convinta che la fissazione fosse solo per waka waka e mi ero quasi abituata a sentir ripetere dalle 3 alle 4 volte al giorno “shami ami a e eh!”..anche perchè il momento del ballo folle quotidiano c’è sempre (mea culpa…lontane riminiscenze di danza classica e moderna fanno sì che ogni tanto mi metto una canzone qualsiasi, possibilmente ballabile, e balliamo insieme). Però qui la cosa si fa preoccupante. Prima di Natale, c’è stata la festa al Santa Lucia e, come tutti gli anni, le animatrici-terapiste coinvolgono le mamme ed i papà in balli e canti. Quest’anno le prime ad essere state convocate al centro sono state le mamme. La scena era questa: due animatrici vestite da pacchetto regalo (cioè infilate in un enorme pacco di cartone tutto colorate e con un fiocco in testa) hanno messo una canzone da ballare insieme. Evidentemente tutti la conoscevano tranne la sottoscritta..e questo è grave! No dico, subivo l’onta di essermi lasciata sfuggire uno dei balli di gruppi del momento io, proprio io, quella che li balla in macchina e in salone! Ma Ai se eu te pego non la conoscevo e quindi ero praticamente l’unica mamma che seguiva  arrancando i pacchi regalo. Albertino e La pasionaria erano un po’ allibiti e un po’ sorpresi e alla fine della canzone Albertino mi ha detto “non ti preoccupare mamma che la impari”  (gli facevo pena, dato che la suoneria della metà dei cellulari che ho sentito era con questa canzone… ci ho fatto caso!) La canzone dei papà era danza kuduro, che dopo il martellamento della scorsa estate è impossibile non sapere a memoria (lo so, sono capolavori queste canzoni, ammettiamolo)! Pure loro due infatti,  da luglio scorso, la cantano in portoghese macheronico e ripetono il ballo di gruppo in maniera quasi perfetta…tanto da scalzare quasi waka waka!  (io vi dovei far vedere come la balla La Pasionaria…mi fa troppo ridere…) e per loro questa è la canzone dal titolo “oioioi!”.  Facile, quella la sapevo pure io.

Da dopo la festa quindi, la canzone prediletta è diventata quella nuova portata dalle due animatrici..alla quale però hanno dato un titolo un pò …ehmmm..particolare. Io lo so a che si riferiscono ma gli altri no!!! L’altro giorno ero andata a prenderli a scuola, prima lei e poi lui. Mentre io e La Pasionaria aspettavano Albertino nel cortile della scuola, scatta la suoneria del cellulare di un papà che spettava l’uscita del figlio e quale poteva essere se non la canzone di Michel Telo? E’ successo tutto abbastanza in fretta: mentre lui esce e mi viene consegnato dalla maestra, lei comincia a gridare: “mamma, vojo la canzone del pacco”.  Panico.  Un paio di mamme mi hanno guardato molto male. e comincia lui “sììì, in macchina ci metti la canzone del pacco???”. Ora, vallo a spiegare all’universo mondo che “La canzone del pacco” era la famosissima canzone del “mamma mia mi fai venire caldo” che mezzo mondo ha come suoneria ..io stavo lì a fare i segnali di fumo per sbrigarci ad andare in macchina “ehmm sì..andiamo che facciamo tardi” e quei due che richiedevano a gran voce “il pacco”. Al che ho tentato una manovra dispersiva: “che avete fatto a scuola oggi?”,”ho colorato le more” risponde a gran voce la Pasionaria. Ottimo. “Buoneee…dai, andiamo a comprarle, fate in fretta”. E fu così che tornai a casa con un bel pacco di more!

Che farci? Tempo di MT Challenge, quindi quale destinazione d’uso migliore se non una bella frangipane, come proposto da Ambra? (Come detto alle MT girls, il challenge da’ dipendenza….:D )

Ho usato la ricetta del frangipane di Ambra, come da regolamento, utilizzando però come aroma un cucchiaio di acqua di rose. Per la frolla invece, ho provato una ricetta di Michel Roux, la sua pate foncer dal libro Frolla & Sfoglia (è mitico questo libro: gli impasti sono sempre ottimi). Di seguito le ricette:

Pate a foncer di Michel Roux

Prep Time: 10 minutes

Cook Time: 20 minutes

Total Time: 30 minutes

Ingredienti

  • 250 g di farina
  • 125 g di burro, tagliato a pezzetti e leggermente ammorbidito
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaio di zucchero (io l’ho messo abbondante)
  • ½ cucchiaino di sale
  • 40 ml di acqua fredda

Procedimento

  1. Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, l’uovo, lo zucchero e il sale, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita. Unite la farina poco alla volta, lavorando delicatamente l’impasto finché assume una consistenza grumosa. Aggiungete l’acqua fredda e incorporatela delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme. Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorandolo di polso, per 4 o 5 volte finché è liscio. Formate un panetto, avvolgetela nella pellicola e mettetelo in frigorifero fino al momento dell’uso (almeno 3 ore prima). Potete anche farla nell’impastatrice, ponendo attenzione a versare l’acqua fredda a filo e poco per volta.

Notes

Al tempo totale va aggoiunto il tempo di riposo in frigo.

http://www.cookingplanner.it/2012/04/13/frangipane-con-mousse-alle-more/

Torta frangipane con mousse di more

Prep Time: 1 hour

Cook Time: 1 hour

Total Time: 2 hours

Torta frangipane con mousse di more

Ingredienti

  • Per la crema frangipane:
  • 100g di farina di mandorle (o mandorle pelate)
  • 100g di burro appena ammorbidito
  • 100g di zucchero semolato
  • 1 uovo
  • 30g di fecola di patate/maizena
  • 1 cucchiaio di acqua rose
  • Per la mousse di more
  • 125 gr di more
  • 125 gr di panna
  • 4 gr di colla di pesce

Procedimento

  1. Stendere la frolla in uno strato sottile e foderarvi una tortiera (meglio se col fondo amovibile) precedentemente imburrata ed infarinata. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e sistemarvici sopra un foglio di carta forno con dei fagioli a coprire tutta la superficie della tortiera. Infornare a 180° per circa 10 minuti, quindi rimuovere i fagioli e la carta e infornare nuovamente per altri 5 minuti circa (io ho usato 4 stampini monoporzione e quindi non ho fatto la precottura ma ho direttamente versato la frangipane).
  2. Nel frattempo preparare la crema frangipane: Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungervi l'uovo leggermente sbattuto e l'acqua di fiori di arancio sempre lavorando con lo sbattitore, incorporare la farina di mandorle (o le mandorle precedentemente tritate finemente nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero) poco per volta e la fecola (o maizena), continuando a montare.
  3. Distribuire la crema frangipane livellandola bene con una spatola a coprire tutti gli spazi e a formare uno strato omogeneo. Infornare a 180° per circa 20/30 minuti, finchè non sarà ben dorata e croccante in superficie ma morbida al taglio.
  4. Per la mousse, riducete in purea le more (io i semini li lascio perché non mi dispiacciono ma è a gusto personale); scaldate una piccola parte di purea, scioglietevi dentro la colla di pesce precedentemente ammollata eben strizzata, unite il resto della purea di more fredda e, infine, unite la panna semimontata, mescolando delicatamente dal basso verso verso l’alto. Riempire degli stampi semisferici in silicone e poi ho tenere in freezer fino a farli ben solidificare, meglio una notte. Sofrmare una semisfera, adagiarla sul dolce un'ora prima di servirla; spolverarla con qualche cristallo violetto (facoltativo).
http://www.cookingplanner.it/2012/04/13/frangipane-con-mousse-alle-more/

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"