Le Strade

Mag 11th

Heinz Beck che parla, sorridente e generoso, della sua passione, del suo mondo e della sua cucina, mentre dei bambini in lontananza e alle sue spalle giocavano a rincorrersi su di una collinetta verde e guardavano estasiati una piccola cascata formata dal fiume Le Trabe. Una delle più belle immagini che mi resterà impressa della manifestazione “le strade della mozzarella”. Ma ce ne sono tante perché questa manifestazione offre continui spunti di bellezza, creatività, professionalità, gusto, divertimento e tanto, tanto buon cibo. Immaginavo che sarebbe stata bella ma non pensavo che mi sarebbe piaciuta così tanto.

Diversa dalle altre per luogo (al di fuori delle grandi città), frequentatori, prodotti e rapporti  che mi ha permesso di conoscere tante persone con passioni e prodotti che davvero possono risollevare un periodo così difficile come il nostro, perché se vedi che comunque un pasticcere crea dolci lussuosi e conserve d’altri tempi, un pizzaiolo crea una pizza fritta che più tradizionale non si può ma con condimenti che stravolgono un po’ la nostra comune idea , che un ragazzo parla con entusiasmo di un prosciutto San Daniele affumicato e che un altro ti fa provare, tutte le volte che passi da lì, la bontà dei pomodorini del Piennolo ti dici che forse una speranza di risollevarsi da un brutto periodo economico c’è.

Onestamente sono in difficoltà a raccontare brevemente della Manifestazione perché ci sono state tante cose e tutte degne di essere segnalate.

Ogni giornata era densa di appuntamenti a cominciare dai laboratori con gli chef, ovvero un’ora a tu per tu con Uliassi (o Andrea Aprea,  Igles Corelli, Raffaele Vitali & co, Enzo Coccia etc etc…) in cui lo chef e il suo staff presentavano due piatti in cui la mozzarella di bufala la faceva da padrona (anche se qualcuno è andato fuori tema, diciamolo!) e “presentavano” vuol dire che le persone che si erano prenotate avevano la possibilità di assaggiare quei piatti.

Presentazione di Uliassi-dolce

Presentazione di Uliassi: crema di stracciatella

Il mio laboratorio preferito è stato quello di Andrea Aprea: magnifica presentazione, creatività innovazione nel rispetto della tradizione e dei sapori … che potevo volere di più! Mi è piaciuto molto anche la prima proposta di Uliassi (crema di stracciatella di bufala con cubetti di mozzarella, capperi, olivi, peperoni caramellati, pomodori  confit … ogni cucchiaio un sapore diverso, era incredibile) e mi sono divertita moltissimo alla show di Raffaele Vitale e tutti gli altri suoi compagni di Maccaturo.

Presentazione di Aprea: bolla di isomalto con spuma di mozzarella

Presentazione di Aprea: mousse di yogurt e gelee di more

Dico show perché la simpatia e la travolgente vitalità di questo gruppo di amici era importante quanto i piatti presentati! L’esplosione di sapore? La polpetta di ragù napoletano! Tanto di cappello di fronte a questo vero e proprio capovolgimento della tradizionale polpetta, in cui il ragù si trovava dentro, non fuori, avvolto da una croccancatissima crosta di pane e pinoli. Magnifica!

Raffaele Vitale & co.: il Maccaturo

Ogni presentazione era moderata da un giornalista del settore e vi parlo di Fiammetta  Fadda, che con grande professionalità ha sempre raccontato lo chef in modo chiaro e preciso, portando sempre alla luce gli aspetti positivi della preparazione, Luigi Cremona (divertentissima il suo duetto con Raffaele Vitale che ha ribattezzato le porzioni piccole come le porzioni alla Cremona, facendo riferimento alla proverbiale capacità di mangiare poco del critico) e, naturalmente,  Luciano Pignataro che è riuscito a rendere l’ultima presentazione di una lunga giornata molto  ricca di vivacità e di spunti interessanti, coinvolgendo il pubblico in sala e raccontando le origini dei piatti, ca va sans dire.

Luciano Pignataro

Per non parlare dei laboratori all’aperto, en plain aire: con Enzo Coccia e Franco Pepe ci siamo concentrati sulla pizza, la pizza fritta, la pizza piegata in quattro, i calzoni, oppure con Fracassi  e l’associazione Oleum abbiamo capito un po’ meglio il mondo della Chianina e dell’olio che accompagnava le tartare, per non parlare della presentazione del libro di Heinz Beck, che resterà nel mio cuore. Beck ha parlato in modo splendido e coinvolgente del suo ingrediente segreto, l’amore per quello che fa ogni giorno. “Cucina è vita. La mia. Che gusto a piccole,intense dosi. Per assaporarla tutta”.

Enzo Coccia, Franco Pepe e la pizza fritta

Fracassi e la tartare

Fadda, Beck, Cremona

 

Se i laboratori sono sempre stati interessanti, non sempre mi sono trovata d’accordo con il parere dello Chef. In alcuni casi, con la premessa “la mozzarella è perfetta così com’è, non c’è bisogno di modificarla”, le ricette proposto non contemplavano affatto una rivisitazione della mozzarella, anzi in alcuni casi non era proprio presente nel piatto. Senza mettere mai in discussione la perfezione di un tale prodotto, ritengo però che lo spirito della manifestazione sia quello del gioco, della sperimentazione e della sfida e quindi ben vengano gli chef che invece hanno presentato delle ricette elaborate, sicuramente, ma che esaltavano il sapore, facendo esplorare sfaccettare di gusto inusuali. (Si è capito che mi è piaciuta la presentazione di Aprea :D?)

Splendide giornate che non scorderò … e che mi lasciano solo una gran voglia di tornare..del resto, se a 5 minuti dalla manifestazione si ha anche la possibilità di fare una passeggiata con questo paesaggio, potete biasimarmi???

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"