Io non mangio da solo

Ott 13th

Manca poco … il 16 sta per arrivare  e sono contenta di avercela fatta. Parlo dell’iniziativa lanciata da Virginia e da Gastronomia Mediterranea, il contest “Io non mangio da solo”. Già il titolo mi era piaciuto subito, perché è la cosa più bella e più umana che si possa fare: mangiare con qualcuno, condividere un piacere e una fonte di vita così importante per noi. Lo diamo scontato ma per milioni di persone nel mondo non è così e sensibilizzare la nostra testa e il nostro cuore su questo argomento, vuol dire sempre e comunque portare un miglioramento, perché è difficile non intervenire quando si pensa alla malnutrizione. Solo che ce ne scordiamo con una facilità dovuta al nostro tenore di tempo e di vita.

GM, insieme a ProgettoMondo Mlal hanno scelto il cibo più universale per promuovere questo progetto, il pane. L’idea è quella di creare un libro e un calendario i cui ricavati siano da destinarsi alla realizzazione di tutti i loro progetti. Ce ne sono tanti, tutti importanti …quello che mi coinvolge emotivamente di più è il programma “Mamma” in Burkina Faso, dove un gruppo di persone si occupano della nutrizione della mamma nell’ultimo periodo della gravidanza e i primi due anni di vita dei nuovi nati.

Sarà che ricordo bene, con il primo figlio, l’ansia e la preoccupazione perché non mangiava. Ogni poppata durava ore e quel benedetto biberon non finiva mai. E avevo paura che non fosse sufficiente.  Può sembrare una cosa sciocca..ma per una mamma alle prime armi, vedere che il piccolino non mangia è fonte di grande preoccupazione. Questo in una società dove il cibo c’è e in abbondanza. Che succede quando il cibo non c’è? Quando il bimbo vorrebbe mangiare ma il latte è finito o la mamma ha mangiato talmente poco da non produrlo più? Mi ricordo che , con La Pasionaria avevo il problema inverso: mangiava sempre, con appetito, praticamente ogni ora. Peccato che io di latte non ne avessi molto. E dopo poco tempo sentirla piangere dalla fame era terribile. E’ un pianto particolare, non è uguale al resto. Lo si riconosce fra mille. E, ripeto, per noi il problema si risolve col latte artificiale. Posso immaginare quelle mamme che sono costrette ad ascoltare il pianto di fame dei loro bimbi, senza avere una scatola di latte in polvere sul tavolo della cucina. E allora, aiutare ProgettoMondo ad assicurare il cibo, mi sembra la cosa più bella che possa esserci.

Creare una ricetta che utilizzi il pane, questo era l’intento. E mi fa piacere, perché noi spesso il pane lo buttiamo. Ci avanza, diventa secco e pensiamo che sia più facile scartarlo e comprarne di nuovo. Ma quel pane è prezioso e può essere quasi sempre riutilizzato. Per questo ho pensato ad una semplice ricetta: un primo, con pochi ingredienti, ma buoni, in cui il pane secco, magari avanzato da un paio di giorni, dona quel tocco in più che fa mangiare di gusto. Ho sempre cucinato questo pasta senza il pane. Ringrazio Sara per avermi fatto pensare, in una nostra discussione, che potevo usarlo anche così.

Vermicelli con broccolo romanesco, cipolle, alici e pane bruscato

Prep Time: 40 minutes

Cook Time: 20 minutes

Total Time: 1 hour

Vermicelli con broccolo romanesco, cipolle, alici e pane bruscato

Ingredienti

  • 500 g di vermicelli (io Garofalo)
  • 2 cipolle bianche
  • 1 broccolo romanesco
  • Alici sott’olio
  • Pane secco
  • Olio evo
  • Sale q.b

Procedimento

  1. Pulire il broccolo romanesco e cuocerlo per circa 12 minuti in acqua bollente. Scolarlo e lasciarlo raffreddare.
  2. In una padella, versare l’olio evo, tagliare le cipolle a fettine sottili e farle soffriggere per una ventina di minuti a fiamma bassa.
  3. Tagliare le cime di broccolo romanesco in piccole parti (quasi in palline). Una volta cotte le cipolle, aggiungere 3 alici sott’olio, lasciarle sciogliere e aggiungere in fine il broccolo romanesco necessario (regolatevi secondo la quantità di pasta e il gusto personale). Lasciar insaporire bene, eventualmente regolare di sale (ma attenzione perché di loro le alici sono salate) e spegnere il fuoco.
  4. Nel frattempo, cuocere i vermicelli in acqua bollente e tagliare il pane in piccoli quadratini. In un padellino, versare un goccio di olio e, una volta ben caldo, abbrustolire i quadretti di pane.
  5. Scolare gli spaghetti, versarli nella padella del condimento e ripassarli ben bene (se piace, aggiungere il pecorino).
  6. Distribuire nei piatti e decorare con i quadretti di pane bruscato.
http://www.cookingplanner.it/2012/10/13/vermicelli-con-broccolo-romanesco/

About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"