I pici del compromesso
Albertino è un tipetto tutto particolare. Sarà anche che vive in una famiglia di insegnanti, presidi, professori..ma il suo vivo interesse per la storia e per la storia antica mi sorprende sempre. Insomma, potergli raccontare, alla veneranda età di 7 anni e 5 mesi, le gesta di Achille e Compagni nella battaglia più famosa della letteratura e trovarlo anche attento e partecipe mi riempie di italico materno orgoglio.
Tutto eccelso, se non fosse che trova sempre modo di far rientrare le sue conoscenze in un comportamento ben noto alle italiche mamme, quello della sindrome della “paraculite acuta”. Il mio, ne soffre tantissimo.
La scena madre dunque si è svolta in questi termini.
“…. e così i greci riuscirono ad entrare dentro la città di troia sfruttando lo stratagemma del Cavallo di Ulisse”
“ Mamma, ma i greci in quel momento urlavano A MORTE FIGLI DI TROIA?”
Quesito interessante. “E’..plausibile…ma forse andavano molto di fretta (sai com’è, dovevano combattere) e quindi ritengo che urlassero solo A MORTE”. Non volevo che coniasse proprio quello come suo nuovo urlo di battaglia nei giochi con gli amici, tanto per evitare di litigare con le altre mamme.
“Sai, l’altro giorno, mentre ero in macchina con nonno, ho sentito un signore che suonava il clacason e diceva una cosa del genere a uno col taxi. Era uno dei greci?”
Gli ho risposto che lo ritenevo altamente improbabile e che a volte le frasi assumono significati diversi a seconda del contesto. Insomma, speravo di essermela cavata. Ovviamente, come sempre accade, sbagliavo.
E veniamo all’MTC. Cosa c’entri questa storia con i pici della Patty, ve lo spiego subito. Devo solo fare un piccolo preambolo. Avevo promesso a mio marito di smetterla di fare i pici (ormai dice che da quando partecipo all’mtc per un mese mangia sempre le stesse cose) ma il fato ha voluto che l’altra sera dovesse andare a cena con degli amici. Avevo un po’ di verdure fresche, dei pici che mi guardavano seduttivi…e allora ho pensato che tanto non avrebbero fatto male a nessuno: un piattino di pici nuovi si poteva preparare nel massimo riserbo.
Mentre pulivo broccoli siciliani, Albertino, caratterizzato da una memoria elefantiaca, mi chiede “ma se mentre vado in giro con la bici, un bambino mi urta, posso rispondere come quel signore al tassista?”
E no, qui l’incitazione dei greci non ci stava bene…e tanto meno lo sguardo divertito di mio figlio!
“ Sei forse greco tu? E’ forse troiano il tuo amico? Allora non vedo alcun motivo di usare quella frase, chiaro?”
Con altrettanto chiara manovra diversiva mi ha allora chiesto “ ma che stai cucinando?”
“I broccoli”
“ma quellia a papà non piacciono, neanche l’odore”
“ ma a me piacciono tanto, sarò libera di mangiarli con la pasta no?”
“Che pasta?”
“ I pici!”
“Ancora???? Ma avevi detto a papà che non li facevi più”
“ Senti, papà stasera non c’è, che problema c’è se mi mangio i pici?”
“ Facciamo così: io non dico dei pici a papà, e tu non mi rimproveri se una volta mi scappa la frase dei figli di Troia”
Avevo due scelte: agire da mamma integerrima e dichiarare l’avversione per certe frasi e comportamenti o accettare il compromesso e fare la ricetta.
Parliamo dunque della ricetta!!!
Avevo appunto questi broccoli siciliani. Mi andava l’idea di una pasta rustica, non particolarmente elaborata ma rustica e saporita. Ho pensato quindi di usare broccoli, patate, peperoncino e pangrattato. Per ricordare alla lontana la pasta arri minata, mi è piaciuta l’idea di cuocere sia i pici che le patate nell’acqua di cottura dei broccoli. L’ho gustata con vero piacere: avete presente quel tipo di pasta che vi lascia un po’ d’olio sugli angoli della bocca ma che vi fa dire “prima la finisco poi mi pulisco”? Ecco, questa è una cosa del genere! Per la ricetta dei pici, andate qui!
Ingredienti
- 200 g di pici
- Un bel cespo di broccolo siciliano
- 150 g di patate
- Peperoncino
- Un cucchiaio di pan grattato
- Aglio
- Sale q.b.
- Olio evo
Procedimento
- Pulire i broccoli e lessarli in acqua bollente. Quando sono cotti (ma sempre belli croccanti), scolateli e tenete da parte l’acqua di cottura.
- Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti. Bolliteli per 3 minuti in un pentolino con un paio di mestoli dell’acqua di cottura dei broccoli e scolateli.
- In un padellino, versate 5 cucchiai di olio e fate soffriggere l’aglio. Aggiungete le patate e fatele finire di cuocere, finchè creeranno una leggera crosticina dorata. Aggiungete i broccoli, mescolate e regolate di sale. Unite il peperoncino (a vostro gusto).
- Cuocete i pici nell’acqua dei broccoli avanzata. Scolateli e versateli nella padella col condimento di patate e broccoli. Aggiungete il pan grattato e “tirate” bene il tutto. Versate nel piatto di portata e mangiate ben caldi.
18 Comments
Azabel
26 Gen 2013 08:01 pm
Mi sa che smetterò di ridere più o meno tra un paio d’ore :D
Caris
eh..pensa quando ti ritrovi davanti a uno che ti dice così:DDDD
Silvia
26 Gen 2013 08:01 pm
Simpaticissimo Albertino! Una logica che non fa una piega, ma meglio non dirglielo!!! Pici bellissimi e buonissimi! Mariti di foodblogger arrendetevi, soprattutto se sono abituèe dell’MTC!!!
Caris
ehehe lo dico sempre che a logica batterebbe pure Aristotele!:DDD
lagaiaceliaca
26 Gen 2013 11:01 pm
un bel tipetto, non c’è che dire, tuo figlio.
comunque secondo me non dovevi cedere: tanto i tuoi pici saranno stati così buoni che, una volta mangiati, non avrebbe potuto dire più nulla!
Caris
no ma che...li ho mangiati solo io e anche di nascosto!!!:DD
Dada
27 Gen 2013 07:01 pm
Questi tuoi racconti sono uno spasso, mi fai sempre morire dal ridere :D Sai che per il compleanno di mia sorella ho fatto al tua creme brulèe al mosto cotto? Una cosa da sballo!!!
Caris
uh che bel ricordo che mi ha riportato alla mente :DDDDDD
Francy
27 Gen 2013 08:01 pm
Direi che anche tu hai il tuo da fare in casa col piccolo.. greco :-) hai comunque fatto benissimo a cedere e trovare questo compromesso! neanche al mio compagno piacciono i broccoli, io invece li adoro, me li mangio anche crudi! valeva la pena “ripiciare” per una ricetta gustosa come questa. Belli tutti gli ingredienti, stupendi insieme, con il pangrattato!
bacioni
Francy
Caris
effettivamente c'è poco da annoiarsi!!_DDD Baci!!!
mtchallenge
28 Gen 2013 01:01 pm
Ahahahahah… mi piace moltissimo quando i bimbi ci cacciano in gineprai da cui uscire risulta vagamente… imbarazzante!!!
A parte il ragazzo fantasioso, mi piace anche la tua fantasia nel proporre una ricetta così piacevolmente saporita e piena di carattere: in tono con la famiglia!
Dani
Caris
Grazie Dani!!!!! altro che gineprai..una foresta di piante di ginepro..direi!:DDD bacioni!!!!
patty
28 Gen 2013 04:01 pm
Ahahahahah….senti, dimmi dove l’hai noleggiato così evito il negozio! A parte scherzi, tuo figlio è una forza e in tema di ingegno è più astuto di Ulisse! Non gliela puoi fare. Il mio consiglio è quello di mangiarti i pici quando sei sola in casa, per evitare compromessi per così dire “bollenti”.
Caris, che ti devo dire. Ognuna delle tue ricette mi lascia estasiata. Grazie davvero per i tuoi bellissimi post.
Un fortissimo abbraccio (anche al piccolo greco!).
Pat
Caris
sarà fatto! un abbraccio andante con gusto :DDDDDD
Milen@
28 Gen 2013 09:01 pm
Per accettare un tale compromesso, vuol dire che i pici meritavano e del resto non c’è ombra di dubbio!
Caris
:DD grazie Milene! baci!!!
pasqualina
29 Gen 2013 07:01 pm
Ossignore che delirio!!! Albertino è un grande!! Ahahahahah!! Io sarei rimasta scioccata e senza parole! Ma veniamo ai pici…lo sai che questa versione è irresistibile?????
Caris
questi pici sono veramente golosi! ah, guarda, tu che rimani senza parole, abbi pazienza ma non ci credo :DDDD
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