CDB – Tah chin-e barreh: dalla Persia, un timballo di riso ed agnello.
Dopo la magnifica panoramica sui timballi italiani presentata dalle mie abili Compagne di Blogger, vorrei proporvi un timballo che viene dalla lontana Persia, quale testimone di una cucina tanto ricca e raffinata, quanto ancora poco conosciuta ed una tradizione culinaria che ha le sue radici nell’antichita’ . Una cucina influenzata profondamente dal concetto del dualismo di Zarathustra: il contrasto tra caldo e freddo, aspro e dolce, morbido e croccante e persino tra colori scuri e chiari e’ sempre presente. E questo timballo, che racchiude in se, in un armonico insieme, i sapori, i colori ed i profumi dell’Oriente, ne e’ un esempio perfetto.
Nella lingua Farsi, “tah” significa fondo mentre “chin” e’ la radice della parola “chiden” che vuol dire mettere le cose in ordine, una sull’altra.
Avevo iniialmente scelto di preparare la versione con carne di agnello che ho condiviso con gli amici persiani che mi hanno aiutata con la ricetta e ho anche preparato un secondo timballo con il pollo, per la mia famiglia. Il procedimento, che rimane inalterato nel caso si voglia sostituire l’agnello con il pollo, e’ laborioso ma non difficile e tutte le componenti del piatto possono essere preparate anche il giorno prima. Vi consiglio di usare uno stampo in vetro Pyrex per la cottura, perche’ consente di vedere il grado di doratura del timballo. Il tah dig, ovvero la crosta, e’ la parte piu’ apprezzata ed ambita di questo timballo.
L’abbinamento col vino è, come di consueto, di Luciano Pignataro:
“Non è facile abbinare vino a cibi di ispirazione asiaticai, soprattutto in culture dove l’alcol non è consentito. Ci azzardiamo a farlo con il Gewürztraminer di Alois Lageder, produttore altoatesino biodinamico, un bianco di struttura, fresco, e soprattutto dotato di quella aromaticità necessaria all’abbinamento. ”
Vorrei ringraziare ancora una volta Caris che mi ha ospitata qui ed invitarvi a dare uno sguardo, qualora non l’aveste gia’ fatto , a tutti i timballi di questa rassegna:
4 marzo: Sara con i timballini di polenta di Escoffier e Daniela con il Sartù in bianco della Jeanne Carola Francesconi
5 marzo: Pasqualina con il Timballo di anelletti siciliani e Caris con il timballo alla pitagorica di Vincenzo Corrado
6 marzo: Antonia con il Timballo di ziti con carciofi fior di latte e crema di burrata e Maria Sartù di riso alla napoletana “c’a pummarola”
Buona lettura!
Ingredienti
- 1 grossa cipolla, finemente affettata
- 2 spicchi d’aglio, pelati e schiacciati
- 1 cucchiaino di sale
- ½ cucchiaino di pepe nero, macinato al momento
- ½ cucchiaino di curcuma
- 1 kg di spalla o coscia d’agnello, disossata e tagliata in piccoli pezzi
- 500 gr di yogurt intero (preferibilmente greco)
- Buccia grattugiata di un’arancia
- ½ cipolla, tritata finemente
- 50 gr di burro chiarificato
- 500 di riso basmati (non parboiled)
- 1.5 litri di acqua
- 1 cucchiaio di sale doppio
- 4 tuorli d’uovo, battuti
- 4 cucchiai di infuso di zafferano *
- ½ cucchiaino di pepe nero, macinato al momento
- 1 cucchiaino di spezie persiane per carni (advieh)**
- 2 cucchiai di bacche di berberis (zereshk) oppure mirtilli d’acqua (cranberries)
- 150 di uva di Corinto
- 200 g di pistacchi, grossolanamente tagliati
- 100 gr di burro chiarificato
- 2 cucchiai di petali di rosa, essiccati e macinati
- 2 cucchiai di cannella, macinata
- 2 cucchiai di semi di cardamomo, macinati
- 1 cucchiaio di semi di cumino, macinati
- 1 pizzico di zafferano (20-25 filamenti)
- 100 gr di acqua.
Procedimento
- Portare ad ebollizione l’acqua e, nel frattempo, ridurre lo zafferano in polvere in un mortaio di marmo o di metallo.
- Mettere lo zafferano in una tazza e versarvi sopra l’acqua bollente.
- Lasciare in infusione per almeno 30 minuti.
- Una volta freddo, l’infuso puo’ essere conservato in frigorifero, in una bottiglia ben chiusa.
- Sciacquare le bacche di berberis con acqua fredda. Riscaldare un cucchiaio di burro chiarificato in una padella, versarvi dentro le bacche e l’uva di Corinto, aggiungere un paio di cucchiaini di zucchero. Far rosolare per alcuni minuti fino a che lo zucchero si sara’ sciolto. Spegnere e lasciar raffreddare
- Far rosolare a fiamma alta i pezzetti di carne d’agnello nel burro chiarificato.
- Quando la carne sara’ ben dorata da tutti lati, aggiungere la cipolla finemente affettata, l’aglio e la curcuma, il sale ed il pepe. Mescolare bene, abbassare la fiamma e cuocere ancora per una decina di minuti.
- Rimuovere dal fuoco, coprire e lasciar raffreddare.
- Nel frattempo preparare la marinata per carne, unire in una ciotola capiente, lo yogurt, mezza cipolla tritata finemente, la buccia grattugiata di un’arancia, un pizzico di sale ed un aio di cucchiaiate di infuso di zafferano.
- Quando la carne si sara’ raffeddata, unirla al composto di yogurt, mescolare bene, coprire e mettere n frigo preferibilmente per una notte.
- Porre il riso in una ciotola capiente e coprire con acqua tiepida. Sciacquarlo sfregandolo tra le mani, l’acqua assumera’ un colore biancastro. Scolare il riso e ripetere il lavaggio altre 4-5 volte o finche’ l’acqua non risulti quasi limpida
- Rimettere il riso lavato nella ciotola, aggiungere un litro e mezzo circa di acqua fredda e due cucchiaini di sale e lasciare il riso a bagno preferibilmente per una notte e comunque non meno di due e non piu’ di ventiquattro ore.
- Passato il tempo di riposo, portare ad ebollizione un litro e mezzo di acqua.
- Far colare l’acqua e sciacquare il riso con acqua tiepida.
- Quando l’acqua bollira’, aggiungere un cucchiaio di sale grosso ed il riso, cuocere a fiamma vivace per 6-10 minuti, girando un paio di volte per separare i chicchi di riso. Il tempo di cottura dipende in gran parte dalla qualita’ del riso, bisognera’ assaggiare il riso per assicurarsi che sia al dente. A quel punto, versare il riso in una colapasta e lasciar colare tutta l’acqua i cottura.
- Rimettere il riso nella pentola, coprire con un panno di cotone e poggiarvi sopra il coperchio. Ripiegare i lembi del panno sul coperchio. Il panno fa si che il vapore rimanga all’interno della pentola.
- Cuocere il riso a fiamma bassa per 5 minuti e, senza scoprire la pentola, rimuovere dal fuoco e lasciar riposare per 15 minuti. Il riso continuera’ la sua cottura col vapore che si sara’ creato all’interno della pentola.
- Trasferire delicatamente il riso in una ciotola, una cucchiaiata per volta. Coprire fino al momento dell’utilizzo. Nel caso si decida di utilizzarlo il giorno successivo, conservarlo in frigo.
- Portare il forno a 200?C
- Rimuovere l’agnello dalla marinata con una schiumarola.
- Condire 2/3 del riso con lo yogurt della marinata, due cucchiaiate di infuso di zafferano, i tuorli d’uovo battuti, sale e pepe. Mescolare bene per amalgamare. Questo riso condito servira’ a creare l’involucro del timballo.
- Prelevare un paio di cucchiai del rimanente riso ed aggiungervi un cucchiaino di infuso di zafferano. Mescolare bene. Unire il riso aromatizzato allo zafferano al riso in bianco, mescolare velocemente, per distribuire i chicchi di riso gialli, in maniera uniforme.
- Spennellare lo stampo*** con abbondante burro chiarificato, lasciandone uno strato piuttosto spesso sul fondo.
- Versare 2/3 del composto di riso e yogurt nello stampo preparato e premerlo per farlo aderire bene al fondo e alle pareti.
- Fare un primo strato con la carne d’agnello, punteggiare con i pistacchi tritati, le bacche e l’uva di Corinto (ben strizzate), spolverare con il mix di spezie e coprire il tutto con qualche cucchiaiata del riso allo zafferano. Far pressione sul riso con le mani per compattare e procedere alla stessa maniera per il secondo strato. Finire con uno strato di carne, spezie, pistacchi, bacche e uvetta.
- Coprire il tutto con il resto del riso allo yogurt, premere per compattare e sigillare il ripieno.
- Coprire con un foglio d’alluminio, ben chiuso lungo il bordo dello stampo ed infornare.
- Cuocere per 1:45 – 2:00 ore finche’ l’intero timballo avra’ assunto un colore intensamente dorato ed il fondo sara’ bruinito.
- Sfornare, lasciar riposare per 5 minuti coperto dopodiche’ porre lo stampo in una teglia che possa contenerlo e riempirla d’acqua fredda fino almeno a 3 cm dal fondo dello stampo. Questo servira’ a facilitare il distacco del tah chin dal fondo dello stampo.
- Invertire il tah chin su un piatto di portata e guarnire con le bacche di berberis, l’uva di Corinto, i pistacchi e volendo anche qualche petalo di rosa essiccato.
- Servire il tah chin con una salsa di yogurt e cetrioli (mast-o khiar, segue ricetta)
Ingredienti
- 1/2 cetriolo, pelato, privato di semi e tagliato a dadini
- 1 cucchiaio di uvetta
- 350 g di yogurt intero, preferibilmente del tipo greco
- 2 scalogni, tritati
- 1 cucchiaio di foglie di menta, tritate
- 1 cucchiai di aneto fresco, tritato
- 1 spicchio d’aglio tritato finemente
- 2 cucchiai di noci o pistacchi, grosolanamente tritati
- 1 cucchiaino di sale
- Pepe q.b.
Procedimento
- Mescolare tutti gli ingredienti e mettere in frigo per almeno un ora prima di servire.
- Guarnire con foglie di menta (tritate o intere )
5 Comments
josephine
07 Mar 2013 01:03 pm
Che meraviglia! Cara Cooking Planner, se it interessa la cucina persiana ti consiglio di dare un’occhiata al blog di Fae: http://faestwistandtango.wordpress.com/
e per la cucina mediorentale in genere, il sito di Anissa Helou :
http://www.anissas.com/
Anch’io, nel mio piccolo, ho cucinato un tahdeeg (timballo di riso, però senza carne) proprio qualche settimana fa … http://myhomefoodthatsamore.wordpress.com/2013/02/19/the-perfumed-rice-of-persia-and-a-bits-and-pieces-dinner-2/
Caris
Jo, però qui l'autrice è Rossana, io faccio solo da prestablog :))) (ci tengo a dirlo per lei)
Grazie per la segnalazione..vado a vedere subito!
Sara
07 Mar 2013 01:03 pm
uno spettacolo!
Maria Romano
07 Mar 2013 08:03 pm
Magica Rossana, che lavorone!
raffaella
21 Mar 2013 05:03 pm
ricetta fantastica!!!
con queste dosi quanto deve essere grande lo stampo?
grazie mille
ciao
raffaella
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