Una pasta fredda…finalmente!
Pasta fredda…. Non ci vado matta, dico la verità. Sarà che spesso ti presentano qualcosa che se infili la forchetta e tiri su, si muove un blocco unico. Sarà che la pasta risulta collosa, nella migliora delle ipotesi e, come se non bastasse, scivolosa. E diciamolo, queste non sono premesse che mi rendono un piatto attraente. Poi normalmente il condimento è a base di pomodori, mozzarella e tonno, tutto rigorosamente gelato. Perché la pasta fredda è fredda sul serio. Gengive sensibili astenersi.
Poi l’anno scorso capita che vado al Strade della Mozzarella e assaggio dei primi che mi spiazzano su tutta la linea. Pasta fredda (o meglio fresca…NON gelata) che non è collosa, scivolosa o ghiacciata ma croccante al gusto e con sapore intenso e inedito proprio dato dal sapiente uso della temperatura. Tipo gli spaghetti su acqua di pomodoro di Raffaele Vitale. E allora ho capito che la pasta fredda può essere buona, anzi buonissima. Solo che serve studiarci un po’, perché non coincide con l’idea “ho 3 cose da consumare … facciamoci una bella insalata di pasta, riponiamola in frigo e via”.
Innanzitutto la pasta. Cosa non scontata. Io, paladina della pasta rigata, ho scoperto che dal punto di vista tecnico la pasta migliore è quella liscia, perché offre un rapporto superficie-condimento più equilibrato. Sempre che la pasta abbia la giusta porosità e consistenza e che trattenga bene i condimenti. Regola numero uno quindi: pasta buona, molto buona, specie se non possiamo o non vogliamo usare sughi vigorosi che possano mascherare certi difetti.
Gli ingredienti per condirla: ovvio che se la pasta deve essere buona, anche il condimento debba essere allo stesso livello, pena l’arresto per omissione di gusto e sapore!
Tutta questa manfrina per dire che ho deciso di tentare l’inimmaginabile, fino a poco tempo fa, per me: cucinare una pasta fredda, da presentare per di più, al contest delle strade della mozzarella. Roba da suicidio, per la sottoscritta. Sono partita dai ricordi dell’anno scorso, considerando che la pasta buona, la Leonessa, ce l’avevo: nessun problema in post cottura quindi. Senza scordare l’altro ingredienti principe: la mozzarella di bufala. In questo caso, non volevo cuocerla o modificarla ma presentarla così com’era.
L’anno scorso ho spesso assaggiato dei piatti in cui il dolce e il salato si fondevano esaltandosi. Così, avendo a disposizione delle olive di Gaeta ho pensato di semicandirle insieme a dei capperi (l’accoppiata capperi e olive è un classico che amo molto, canditi entrambi, ho scoperto, anche di più). Altra cosa che stava nella mia dispensa era un bel barattolo di conserva di pomodorini del piennolo. Che dire … quelli sono perfetti anche crudi. E così ho deciso di utilizzarli, crudi appunto, con un filo d’olio e un po’ di sale. Ultima considerazione, una nota croccante e sapida non si rifiuta mai a nessuno. E quindi un po’ di pane croccante all’alice ho pensato che poteva star bene. In fin dei conti ho fatto una pasta fredda con poche cose, ma buone, direi. E non me ne sono pentita, per la prima volta mi è piaciuta molto.
Insomma, ecco la seconda ricetta per il contest de Le strade della mozzarella:
Ingredienti
- 150 g di fusilli napoletani corti
- 100 g di conserva di pomodorini del piennolo
- 50 g di olive di Gaeta semicandite
- 25 g di capperi sotto sale semicanditi
- Una mozzarella di bufala piccola (o metà di una grossa)
- Una fetta di pane casareccio
- 1 o due alici sott’olio
- 4 – 5 cucchiai di olio evo (sta benissimo, con le olive di Gaeta, l’olio del cultivar dell’Itrana)
- Sale q.b.
- Una foglia di basilico
- 200 g di zucchero
- 200 ml di acqua
- 100 g di zucchero
- 100 ml di acqua
Procedimento
- Per la semicanditura delle olive, portate a bollore l’acqua con lo zucchero, immergete le olive e fate sobbollire a fiamma bassa per 4-5 minuti. Spegnere il fuoco e coprire con un panno. Il giorno dopo, estraete le olive, riportate a bollore e ripetete il procedimento. Per candire totalmente le olive dovreste ripetere per altri 3 giorni. Nel mio caso mi sono fermata alla terza bollitura, poi ho tolto le olive dallo sciroppo, lasciate freddare e messe in un contenitore pronte per l’uso.
- Per la semicanditura dei capperi, sciacquare molto bene i capperi, portare a bollore l’acqua con lo zucchero, immergere i capperi e lasciar sobbollire per 5 minuti. Spegnere il fuoco e coprire con un panno. In questo caso, i giorni seguente non ho eseguito ulteriore canditura per lasciare comunque un gusto sapido che volevo mantenere e quindi ho prelevato i capperi dallo sciroppo.
- Emulsionare la conserva di pomodorini del piennolo con l0lio e il sale. Passare in un colino per elimanare i semi rimasti e tenere da parte.
- Prelevare la mollica dalla fetta di pane e metterla su una pentola antiaderente precdentemente riscaldata. Lasciare abbrustolire molto bene. Verso il finale, aggiungere l’alice sott’olio e lasciarla sciogliere. Prelevare le molliche di pane abbrustolito e frullarle fino ad ottenere una granella sottile.
- Portare a bollore l’acqua per la pasta. Nel frattempo tagliare a dadini la mozzarella.
- Versare la pasta e cuocerla secondo le indicazioni.
- Scolarla e sistemarla su un canovaccio, mettendola ben distanziata, per farla freddare.Una volta fredda, condirla con le olive, i capperi, la mozzarella e l’olio necessario. Versare sul fondo del piatto di portata l’emulsione di pomodoro. Sistemare sopra la pasta fredda. Spargere il pane croccante all’alice e qualche fogliolina di basilico.
Notes
al tempo totale va aggiunto il tempo per la canditura delle olive e dei capperi
I vostri esperimenti:
La pasta fredda di Stefania!
La pasta fredda di Rossella!
20 Comments
Sara
18 Mar 2013 11:03 pm
Mi piace moltissimo nella sua apparente semplicità :) brava!
Caris
:))))) grazie tante..detto da te poi!!!
pasqualina
19 Mar 2013 12:03 am
Mi ispira un sacco….già immagino il sapore! Brava, da provare sicuramente! :-)
Caris
Grazie Pasqualina..ma qui dobbiamo pincontrarci e spignattare eh! mica si può continuare così!:DD
arabafelice
19 Mar 2013 07:03 am
Altro che pasta fredda, questo è un piatto da re!
E da paladina della pasta rigata anche io mi ricorderò di usare quella liscia per le insalate…;-)
Caris
ehehe...gaurda..se devo usare pasta meno buona di questa, il rigato non me lo toglie nessuni...ma se è pasta come si deve, è un al'tro livello!!!
baci!!!
Gaia
19 Mar 2013 11:03 pm
accidenti, davvero…
altro che pasta fredda da portare in spiaggia… ;-)
Caris
uhh che m'ahi ricordato! la pasta da spiaggiaaa:))) baci bella!
Antonietta
06 Apr 2013 01:04 pm
Condivido pienamente la scelta di presentare la mozzarella così com’é, in purezza, senza violentarla con la cottura, sebbene con questa comunque riesca a dare il meglio di sé.
Una ricetta che mi ha emozionata e che ho letto come un testo poetico.
Bella, strutturata in maniera equilibrata, con sapori decisi ma armonici
Che altro dirti!!!!
Mi piacerebbe che ci rincontrassimo a Paestum!!!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio forte
Caris
Sarebbe molto bello rivederci! Speriamo e incrociamo le dita!
Anto
29 Lug 2013 05:07 pm
Ciao Caris, altro che pasta fredda svuotafrigo! questa preparazione raffinata mi piace molto (anche di gusto, visto che non ho resistito e ne ho assaggiata una forchettata… ;-D) ora è in frigo per una cena che ho stasera. piatto unico con prosciutto e melone…buona, ingredienti ben amalgamati e non slegati come nelle insalate di pasta standard, e la canditura evita quel retrogusto salato che inevitabilmente, anche con i migliori capperi o olive, domina un po’ tutto il resto…penso che replicherò! Grazie!
Caris
scusa il ritardo!! ma grazieeeee!!!
Cat
25 Nov 2013 03:11 pm
Ho un po’ di domande :P
Le olive devono essere intere o snocciolate?
Per “conserva” di pomodorini, cosa intendi di preciso? Che consistenza ha? Come quella dei barattolini cirio?
Caris
io ho usato delle olive di Gaeta rigorosamente non snocciolate (quelle snocciolate non mi piacciono CAT :()
Per conserva di pomodorini ho usato quella di casa Barone: ce l'ho appena posso ti faccio vedere le foto!!!!
Cat
26 Nov 2013 09:11 am
Grazie! Mi sono accorta ora che un po’ si vede sul fondo del piatto, credo di aver capito la consistenza! Pensavo di provare lo stesso condimento usando la pasta calda, invece che fredda, magari intiepidisco appena la conserva. Sono curiosa di sentire il sapore delle olive e dei capperi semicanditi :)
Caris
Sì, credo che venga bene anche tiepida, trasformaondala in un piatto più adatto alla stagione! cuocci un pochino la passata!!!
Cat
10 Dic 2013 07:12 am
Ciao! Ieri ho fatto la prima canditura delle olive e oggi devo fare la seconda sempre per le olive e la prima – e unica – per i capperi. Ma se per i capperi usassi lo stesso sciroppo che ho usato per candire le olive, sarebbe una bestialità?
Caris
Forse userei uno sciroppo diverso per non mescolare aromi (ma non credo che faresti troppi danni! io ne ho usati due diversi, però!);)
Cat
11 Dic 2013 04:12 pm
Buona, buona, buona!!! Grazie, una splendida ricetta!
Caris
IUUUUU sono contentissima:))))
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