I panzerotti catanesi (e la mia personale rivincita)
Ogni tanto i miei hanno il potere di smontare tutti i miei entusiasmi culinari.
Avevo tutto il tempo, tutta la voglia e (quasi) tutti gli ingredienti per preparare ciò che avevo in mente per Pasqua (che come al solito avrei trascorso all’amatissimo paesello paterno, Sapri-ultimo paese della Campania-ndr) quando mio padre, in piena telefonata di prima mattina, quella fatta per sapere come stesse Albertino (sceso precedentemente con loro), mi apostrofa con un “non fare dolci, non fare niente, che qui non possiamo mangiare tanto e basta”. Nessuna possibilità di appello.
Da parte mia, mostrando sentimenti maturi da novella trentasettenne quale sono, mi sono grandemente offesa e ho optato per un bel “ah sì? E io non faccio niente, se è questo che volete”… tranne quei dolcetti per cui avevo già preparato l’impasto: mica potevo buttarli.
La mia scelta ostinata ha sortito un effetto piccolo ma evidente per tutta la famiglia: niente pastiera. Non dico niente pastiera in assoluto, perché una in regalo l’abbiamo avuta. Ma niente pastiera fatta secondo la ricetta e le tradizioni di mia nonna, che ho sempre cercato di ripetere anno dopo anno.
Con grandissima soddisfazione (lo so, non avrei dovuto provare sentimenti così bassi proprio durante la festa pasquale, lo so) da Domenica in poi , prima in sordina poi in crescendo, è stato tutto un “ e perché non hai fatto la pastiera”, “ma tu ogni anno facevi la pastiera” “ ma io non intendevo riferirmi alla pastiera”… io alzavo le spalle, il mento e pure gli occhi. Poco mancava che rispondessi “così imparate”.
Ora faccio penitenza per i miei sentimenti poco caritatevoli … forse.
L’unica cosa che ho portato sono, appunto, i dolci di cui avevo già preparato l’impasto: i panzerotti catanesi (e devo dire che alla famiglia è andata bene comunque).
Volevo fare dei dolci di casa, rustici, semplici nella concezione e gustosi. Questi panzerotti era da tanto tempo che volevo provarli. Sarà per il guscio di frolla che nasconde un ripieno morbido, per la presenza della crema pasticcera, che amo sempre e comunque, per l’ammoniaca, ormai trascurata ma che trovo perfetta per dolci di questo genere, per le piccole crepe che mi aspettavo di trovare sulla superficie dei dolci …. insomma, sarà per tutte queste cose, ma i panzerotti catanesi vale la pena farli!!!
Ricetta di casa, precisa ma senza dimenticare l’esperienza acquisita che ti permette di “andare ad occhio”, io l’ho modificata solo nella quantità di zucchero da usare nella crema, per il semplice fatto che conosco i miei polli e so che il troppo dolce non attira! E seguendo anche i vari discorsi del post di gennarino, ho fatto anche la versione con ricotta, gocce di cioccolato e cannella.
Fortunati i ragazzi catanesi che finiscono le loro serate mangiando questi panzerotti tiepidi …
Io ho fatto metà della dose indicata e ne sono venuti una ventina!
Ingredienti
- 1 kg di farina 00
- 350 gr di zucchero
- 200 gr strutto
- 200 gr burro
- 10 gr ammoniaca
- 200 gr latte
- pizzico di sale
- 400 gr zucchero (io 300)
- 100 g farina 00
- 100 g amido di mais
- 3/4 rossi d'uovo (io 4 )
- 1 litro di latte
- 100 g di cacao amaro (io 70 )
- 400 g di ricotta di pecora
- 140 g di zucchero semolato
- Un cucchiaino di cannella
- 3 cucchiai di gocce di cioccolato (o anche più, secondo il gusto)
Procedimento
- Setacciare la farina. Riporre tutti gli ingredienti nella planetaria (ma si può tranquillamente fare a mano).
- Lavorare l'impasto fino ad avere una pasta morbida e malleabile, lasciare riposare qualche ora in frigorifero avvolta in un telo. (io l’ho lasciato tutta la notte, per mie questioni organizzative ed è andato benissimo)
- Stendere la pasta con il mattarello fino ad avere uno spessore di 3mm
- Con una formina ritagliare dei cerchi,PER LA BASE ritaglieremo dei dischi più piccoli x la copertura dei dischi più grandi. (io ho usato un coppa pasta di 7 cm per la base e di 9 cm per la copertura).
- Posare una cucchiaiata di una delle creme a disposizione sul cerchio più piccolo, usato come base, coprire con il cerchio più grande e premere bene sui bordi per non far uscire il ripieno in cottura.
- Spennellare con uovo e latte e cuocere a 180à per 25-30 minuti.
- Per le creme (da fare anche il giorno prima), battere bene i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere una crema chiara e spumosa.
- Aggiungere la farina, badando che non si formino grumi. Portare il latte a bollore, eventualmente aromatizzandolo con vaniglia aggiungi il latte caldo, a filo, alla crema precedente, mescolare bene e rimettere su fuoco bassissimo (o meglio a bagnomaria), sempre mescolando fino a che la crema si sarà ben addensata.
- Lasciare raffreddare girando spesso la crema per evitare che si formi il velo.
- per la crema al cioccolato, prelevare metà della crema pasticcera ancora calda, aggiungere ìil cacao e mescolare bene.
- Per la crema di ricotta, farla scolare bene, metterla in un contenitore e versare sopra lo zucchero. Senza mescolare, metterla in frigo e lasciarla a macerare per una notte. Il giorno dopo, mescolare bene e aggiungere cannella e cioccolato
Notes
al tempo totale va aggiunto il tempo di riposo della pasta e di raffreddamento delle creme
25 Comments
pasqualina
02 Apr 2013 11:04 pm
Ogni tanto una lezione serve. Il prossimo anno pregheranno che tu faccia la pastiera…e altro! Un bacio
Caris
ahahahahaha!!! io ero tutta entusiasta!!! ma guardali un po'!!
bacio!!!
cristiana
03 Apr 2013 12:04 am
Brava: mi piaci così cattiva…prima di tarpano le ali e poi vogliono farti volare….mica si può! Rimasta colpita dalle foto su facebook son passata a trovarti…ora ancor più piacevolmente colpita dalla ricetta un abbraccio cri
Caris
ehehehe nrmalmente io sono quella "buona" ma ogni tanto ci vuole eh! :)) baci e grazie
PolaM
03 Apr 2013 07:04 am
In effetti questi panzarotti sono proprio belli!
Caris
un buon dolce davvero...che ha tante radici!
Rossella Cali
03 Apr 2013 07:04 am
Un pò di storia per uno dei dolci più gettonati. U’ panzerottu è tra i dolci più consumati giornalmente dai Catanesi assieme all’iris durante le colazioni. Ci sono due scuole di pensiero per la crema, con e senza uova, quella di cui sopra è con le uova, un regalo che mi fù fatto da un pasticcere Catanese, precisando che gli stessi si fanno anche con una crema bianca fatta di solo zucchero amido e latte arricchito con burro o panna finale.
Grazie per averli provati e per la fiducia che riponi in ciò che negli anni ho condiviso:-)
Rossella Calì
Caris
rossella, ho decisamente tante tue ricette nel cassetto :)))
Sì so bene della crema bianca..e lo so che è molto tradizonale..ma quella pasticcera resta la mia preferita! mi perdonate?:)
Rossella Cali
03 Apr 2013 07:04 am
Dimenticavo, visto il tuo ripetuto interesse per le tradizioni della mia terra e per le mie ricette, se vuoi sapere di più chiedi pure, sarà con vero piacere esserti utile.
Sei sicula nell’animo e nel palato aggiungerei ;)
buona giornata:-)
Caris
ah ma approfitto con piacere!:)
Valentine
03 Apr 2013 10:04 am
direi che i tuoi ci sono andati di lusso, ma a lasciarli senza pastiera sei stata un po’ cattivella :) e vabbè, significa che l’anno prossimo la mangeranno con più gioia!
Caris
beh..diciamo che la pastiera c'era..ma non la mia ;)))))))
Comunque, se fanno i bravi..la rifaccio presto:)))
chiara
03 Apr 2013 01:04 pm
E’ esattamente quello che succede a casa mia… ma non ho mai avuto il coraggio di tenerli realmente a bocca asciutta… tranne quando volevo assolutamente mantenere un regime ascetico… insomma, per fare la dieta io l’ho imposta a loro… ma mai a Pasqua Natale e feste comandate.. :) BRAVA hai tutta la mia ammirazione :) ho appena scoperto il tuo blog e non lo mollo, stai certa… :) se ti va, fai una passeggiata sul mio :)
Caris
ma guarda io in genere faccio sempre qualcosa....ma ogni tanto scappa eh:))
Not Only Sugar
04 Apr 2013 10:04 am
Una tipica situazione anche nella mia famiglia.. ma questi panzerotti devono essere stati buonissimi, soprattutto quelli con la ricotta..
Not Only Sugar
Caris
quelli con la ricotta sono i miei preferiti..anche se se li sono spartiti in base ai gusti!:) per mio padre, cioccolato fondente a vita!:)
Gio
09 Apr 2013 08:04 am
Ciao Maria Grazia!
ti lascio un grande abbraccio e mi frengo un buon panzerotto :)
baci
Gio
Caris
Torna presto gio che ci manchi:))))
alexandra
09 Apr 2013 07:04 pm
mammamia che bontá!! e poi hai descritto tutto benissimo passo a passo, grazie davvero:))
Caris
ma grazie a te :))))
patty
10 Apr 2013 10:04 am
Ah che soddisfazioneeeee….anche io vorrei prendermi queste rivincite. Se fossi stata in te avrei gongolato…i parenti sono sempre incontentabili!
Ma penso che non si siano potuti lamentare di queste meraviglie (come te anche io amo usare il bicarbonato d’ammonio…da hai dolci un carattere antico che mi piace da morire…).
Bacione grandissimo. Pat
Caris
:DDDD ancora ho memorie storiche parentali delle pastiere degli anni precdenti (doppia satisfaction:DD)
grazie patty, un bacione!
Ricercadiricette.it
12 Apr 2013 03:04 pm
Ciao Caris,
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susanna
13 Apr 2013 04:04 pm
e brava Caris, così si fa! vedrai che il prossimo anno ci penseranno bene prima di vietarti di arricchire il loro menu :-) capita spesso anche a me che se faccio un dolce nuovo o per caso non preparo i biscotti allo zenzero per le festività natalizie mi chiedono se sono stata indisposta o se per caso non avevo gli ingredienti giusti in casa :-P
un abbraccio cara e buon week end
Caris
ehehe! grazie e baci anche a te!!!
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