La mozzarella con la polpetta intorno

Apr 19th

Prima notizia: sono fra le finaliste del contest indetto da Le strade della mozzarella!!! Evviva! La ricetta è questa e grazie a lei mi vado a godere il salone, tra l’altro anche con un po’ di amiche!!!! 

Seconda notizia: sono stata male, ma proprio male! Ho avuto una  congestione! Non che questo debba interessare qualcuno, so che capita e che è frequente ma vi metto in guardia: evatate di uscire dalla palestra, quando fuori fa freddo, con la giacca sbottonata “che tanto fa caldo” e di arrivare a casa e scolarvi un bicchiere di acqua fredda…perchè la notte seguente (e anche il giorno dopo) la pagherete amaramente!
Un incubo!

Sulla notte passata inutile raccontare i dettagli. Il bello è stato la mattina dopo, quando pensavo di andare a lavoro e mi sono ritrovata a piagnucolare nel letto, senza potermi alzare a meno di non voler provare la sensazione di giramenti della stanza intorno a me.
Molto interessanti sono state le reazioni dei familiari. Questa volta mia madre ha battuto tutti. Mi chiama in mattinata, sapendo da mio padre che non ero andata a lavoro per chiedermi cosa avessi.
“una congestioe” rispondo aspettando compassione.

“ah, ma di congestione si muore”
Questa è al primo posto della lista “frasi che voglio sentire quando sto male”. La telefonata è durata molto poco.
polpette 2
Poi, al ritorno dalla scuola, è stato il turno di Albertino e La Pasionaria. Erano molto affranti per le mie condizioni. La Pasionaria in particolare ha preso tutto il kit di ciccio bello bua, ha tirato fuori lo stetoscopio di plastica e ha cominciato ad ausculatrmi, in maniera tanto professionale quanto vigorosa. Il risultato è stato lapidario: “mamma, non sento niente” ha detto scuotendo la testa. Poi, con aria preoccupata “Stai per morire?”.
Doveva essere giornata.
L’ho rassicurata, per quanto nelle mie possibilità, che non ne avevo grosse intenzioni. Ma non devo averla convinta perchè per tutto il pomeriggio abbiamo parlato della mia possibile dipartita.
La morte è un argomento difficile da trattare. Lo è con gli adulti figurarsi con i bambini. Ma son sempre stata dell’idea che nascondere le cose, anche quelle tristi, non sia un bene. Paradossalmente la morte fa parte della vita. Prima o poi uno dei nostri cari se ne va..e dire ad un bimbo cose tipo “il nonno è andato a fare un viaggio”, “ lo zio è andato in un paese lontano” non mi ha mai convinto. Per onestà nei loro confronti. E anche perché tanto lo capiscono che qualcosa non torna ma non hanno gli strumenti per spiegarselo.Poi è passata da poco la Pasqua e ovvio che, in una famiglia credente, il tema della morte in quel periodo, sia percepito ancor di più durante .

Infatti la conclusione della Pasionaria è stata “Mamma, io non voglio morire. Ho paura”.

Mi si è stretto il cuore. Aveva ragione. Le ho detto che anche io l’avevo ma che doveva pensare a vivere la sua lunga e felice vita..etc etc. ma ero preoccupata per la sua preoccupazione e mi sembrava che nulla di quello che le stessi dicendo riuscisse a tranquillizzarla.

polpette 1

 

Come al solito le risposte migliori le danno i bambini., anzi, Il bambino in questo caso. Albertino, con la massima serietà esigibile da un bimbo di 7 anni e mezzo le ha risposto: “Ascolta: tu devi preoccuparti solo se incontri leoni e se vieni crocifissa. Per il resto no”

Effettivamente convenivo sul fatto che di leoni e crocifissioni si aveva il diritto di aver paura ma che erano altamente improbabili.  Albertino, grande amante della storia e in particolare di quella dei romani, ha ultimamente sviluppato una vera e proprio passione per Colosseo, persecuzioni, gladiatori e schiavi, e, con la storia della morte e della resurrezione di Gesù, sulla crocifissione. Per lui, quindi, le uniche due cose di cui aver paura erano quelle. la cosa sorprendente è che ha immediatamente convinto La Pasionaria .Fondamentalmente lei era d’accordo nell’aver paura di quelle due cose ma tutto sommato le vedeva abbastanza lontane, quindi si era rasserenata.

Dopo tutto questo gran parlare, era giunto il momento di preparare la cena, nonostante la stanza non volesse smettere di girare. Roba semplice quindi, che potesse colpire loro ed essere gradita un po’ a tutti. Mi è venuta in mente una foto trovata su pinterest (c’è l’ho da qualche parte, giuro, ma non chiedetemi dove: potete tranquillamente cercarla fra le mie boards!): praticamente una mozzarellina con una polpetta intorno. Ecco, di più non potevo pensare, avevo tutti gli ingredienti e una bella planetaria che avrebbe fatto l’impasto al posto mio!  Ma non sottovalutiamo questo piatto, perchè è davvero buono e ottimo anche come finger food. Una salvezza in tempi di magra, ma anche da bella figura in tempi non sospetti.
La mozzarella con la polpetta intorno

Prep Time: 10 minutes

Cook Time: 20 minutes

Total Time: 30 minutes

La mozzarella con la polpetta intorno

Ingredienti

  • 400 gr di vitellone macinato (o qualsiasi altro tipo di carne che preferite, anche mix)
  • 120 g di pane raffermo (solo la mollica...io ho usato del pan carrè preso dal mio fornaio)
  • 1 uovo
  • mezzo bicchiere di latte
  • sale
  • olio di arachidi per friggere
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • 3 cucchiai di vino bianco
  • aglio e prezzemolo tritati (che non ho messo per evitare lamentale da quei due..ma ci stanno bene)
  • una confezione di mozzarelline piccole

Procedimento

  1. 30 minuti prima di fare l'impasto, ammollare il pane con il latte. Strizzarlo bene e mescolarlo a tutti gli altri ingredienti (l'ho fatto col ken per comodità e uniformità ma ovviamente si fa benissimo anche a mano).
  2. prendere una noce di impasto con la mano sinistra, mettere al centro una mozzarellina e ricoprirla completamente con la carne.
  3. Attenzione a non fare uno strato esageratamente sottile attorno alla mozzarella altrimenti la polpetta si aprirà in cottura (provare per credere!).
  4. friggere a 170° in olio di arachidi, pochi pezzi alla volta.
http://www.cookingplanner.it/2013/04/19/la-mozzarella-con-la-polpetta-intorno/
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About the Author,

Maria Grazia Viscito, alias Caris, 39 anni, ingegnere, di Roma, con una grande passione per il cibo e la fotografia, cucina "per legittima difesa"