Una torta speciali…zzata!
Una sorella che si specializza in ortopedia non capita tutti i giorni. Specie se è la sorellina più piccola, nonché zia d’America e portatrice sanissima di belle gambe. Oggi è stata una giornata in cui mi sono sentita davvero orgogliosa: ho visto una giovane donna bella, molto bella ma soprattutto brava e preparata.
L’ho vista affrontare nel migliore dei modi un dibattito acceso con tanti professori . Ho visto determinazione e umanità nello stesso medico (il che non solo non guasta ma è fondamentale) e mi ha molto emozionata anche se di presentazioni, tesi e lauree nella vita ne ho viste parecchie. E mi ha emozionata vedere che oltre mia sorella altri tre giovani ragazzi diventavano specializzati. Ora non sanno dove lavorare, perché in Italia concorsi non se vedono..ma oggi ho voluto solo pensare all’orgoglio di giovani menti che si applicano.
Non voglio diventare troppo sdolcinata ma mentre davanti al tavolo dei professori c’era lei che mostrava le immagine di tante radiografie, vicino a me c’era Albertino, con il suo deambulatore, i suoi tutori e il suo entusiasmo nel descrivermi quelle foto che tante volte ha visto con la zia. Ho pensato che ha solo 7 anni ma che mi spiegava con interesse “mamma, quello è il gomito, lo vedi? E quella è l’ulna”. Certo, la vita di un bimbo con un handicap forse induce una conoscenza maggiore di tutte queste cose..ma non posso negare che avere una zia così appassionata di medicina, ha portato su mio figlio una curiosità scientifica senza fine.
Ok, sono diventata sdolcinatissima..quindi ora possiamo passare al dolce!!!!
Le ho preparato una torta decorata, che a lei piace tanto il decoro con la pasta di zucchero, anche se per me c’è ancora tanto da imparare. Infatti ci sono notevoli imperfezioni (tipo il malefico bordo che ho fatto malissimo…lo so) ma per altre cose sono contenta, come i fiori, le fogli..e i confetti decorati a forma di tartaruga, che la dottoressa di turno ama sopra ogni altro animale. Quando mi sono sposata, il giorno dopo ha fatto comparire una peluche di un metro e mezzo a forma di tartaruga sul mio letto, che neanche le tartarughe di Darwin … e ho detto tutto. Evito di raccontare di portachiavi, simboli, spillette e quanto la fantasia possa creare con quella forma: lei, ce l’ha!
L’interno è costituito da tue torte madeira, una al caffè e una al pistacchio di Bronte, glassate con crema al burro e ricoperte con pasta di zucchero lilla. I fiori, le foglie e le parti dei confetti decorati sono fatti con Mexican Paste della Squires Kitchen. Il resto è solo pazienza e tempo. Sulla torte decorate ho una mia personale teoria, ovvero che non amo troppe cose messe sopra, pupazzi esagerati e mille cose e che mi sembra che il “cake design” italiano a volte esageri. So che però è solo un gusto e ognuno fa come crede sulla decorazione.
Vi lascio la ricetta della torta madeira perché è molto buona da gustare a merenda o colazione e molto versabile per queste tipo di torte (si può anche modellare bene). Ringrazio per la ricetta la mia amica Dony!
Ingredienti
- 6 uova
- 350 g burro
- 350 g zucchero semolato
- 350 g farina autolievitante oppure farina 00 e una bustina di lievito in polvere
- 175 g farina per tutti gli usi (io ho usato tutta farina 00)
- Il Madeira Cake si può aromatizzare a piacere, dosi per mix di 6 uova:
- Limone: buccia grattuggiata di 2 limoni ( o 15 ml succo di limone)
- Vaniglia: 5 ml di estratto di vaniglia
- Cioccolato: sciogliere con latte 30 gr di polvere di cacao amaro
- Caffè: sciogliere con latte 15 gr di caffè istantaneo (polvere)
- Pistacchio: due cucchiai di pasta di pistacchio di Bronte
Procedimento
- Scaldare il forno a 160°. Ungere e ricoprire con carta da forno la tortiera.
- Lavorare a crema il burro e lo zucchero in una grande ciotola finchè non diventa leggero, soffice e chiaro.
- Aggiungere e sbattere le uova, una alla volta, aggiungendo ogni volta un cucchiaio abbondante di farina, per evitare grumi.
- Setacciare la rimanente farina e lavorare con attenzione con un grande cucchiaio di metallo.
- Trasferire nella tortiera.Tempo di cottura: variabile dalla forma da 1 h a 1 ½ h.
- Quando la torta è cotta deve essere ben lievitata, soda al tatto e uno stecchino infilato al centro deve uscire asciutto e pulito.
- Dopo aver fatto raffreddare bene la torta, lasciandovi sopra la carta forno, avvolgerlo con pellicola o metterlo in un contenitore ermetico, per almeno 12 ore prima di tagliarlo, per permettere alla torta di assestarsi.
5 Comments
Stefania O
05 Mag 2013 01:05 am
Complimenti alla portatrice sana di belle gambe, che oltre alle belle gambe ha anche un meraviglioso cervello che presto metterà a disposizione dell’umanità.
E complimenti anche alla sorella della portatrice sana, per il suo amore e il suo capolavoro :*
Caris
Grazie cara! <3 bacio!
Not Only Sugar
06 Mag 2013 03:05 pm
Complimenti alla sorellina, ricordo sempre con piacere il giorno della laurea.. e torta proprio carina, le tartarughine mi fanno impazzire..
Not Only Sugar
Raffaella – Il sorriso vien mangiando
13 Mag 2013 04:05 pm
Congratulazioni alla sorella portatrice sana, a questo punto, anche di tanta materia grigia!
“Donne, donne, oltre le gambe c’è di più”…! :-)
Auguri, e complimenti per questa torta che io trovo davvero bellissima: elegante, creativa, originale e spiritosa al tempo stesso!
Quelle tartarughine sono un vero spasso e vorrei saperle fare anch’io! :D
Caris
uh ma son semplici! la prossima volta che le faccio metto sul blog un passo passo!!!!
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