E’ tornato l’MT Challenge: le raviole del plin (di grano arso)
E l’MT challenge è tornato. E con un argomento che ho amato da subito: le raviole del plin Di Elisa.
Pensavo con soddisfazione che l’MT è un gioco e che con tale leggerezza va preso. Dargli altro valore intrinseco sarebbe fuorviante e scorretto. Però che gioco, ragazzi. Sto conoscendo piatti di cui ho sempre solo sentito raccontare o che al massimo ho vissuto da turista.
E ne sto conoscendo l’aspetto più bello, ovvero il mix di tradizione familiare più lo studio su libri, riviste, interviste. E non è poco, considerando poi che il tutto viene fatto senza mai pretendere di dare una versione “Official” (quello lo lasciamo ai grandi chef e pasticceri, per carità) ma una versione accurata e coccolata dalla persona che la propone. Basta guardare il post di Elisa per capire. Personalmente ho rifatto spesso e volentieri le versioni tradizionali delle ricette, come sabato scorso che ho preparato una Pasqualina della Vitto che ancora è innalzata agli onori della cronaca dai vari ospiti, mentre qui sul blog mi son sempre divertita a fare delle mie versioni. E anche nel caso delle raviole del plin non faccio eccezione. E vi racconto le mie sperimentazioni per l’MTC di questo mese.
Le mie versioni sono due, una piccante e una delicata. Cominciamo con quella delicata, come ho fatto per servirlo di seguito.
Quest’estate me ne son tornata dalla mie vacanze nel Salento con un paio di confezioni di farina di grano arso. Non avevo la minima idea di cosa ci avrei fatto. Come al solito ho mescolato ingredienti del nord e del sud e non dite che non faccio cucina fusion!
Le (mie) raviole del (mio) plin sono con farina di grano arso, in tutte e due le versioni, per sperimentare il sapore della pasta con accostamenti molto diversi fra loro.
Due parole su questa farina: è ottenuta dalla tostatura del grano Senatore Cappelli e si rifà alla antica tradizione pugliese. La gente povera raccoglieva i chicchi di grano rimasti dopo aver bruciato le ristoppie, operazione necessaria per pulire i campi, e una volta macinati si otteneva una farina dal gusto molto particolare. Tostato. Affumicato.
Versione delicata, dicevamo. Il ripieno è con panna montata, parmigiano e tuorli (Heinz Beck, con i suoi fagottelli alla carbonara, docet). Per condirli ho scomodato una dei miei chef preferiti, ovvero Niko Romito, è ho decisi di servirli con l’acqua di cipolle (elaborata dall’assoluto di cipolle qui). E che è, direte voi? Vediamolo.
Ingredienti
- 160 g di farina di grano tenero 0
- 40 g di farina di grano arso
- 1 uovo intero (grande)
- 2 tuorli (grandi)
- 1 kg di cipolle ramate
- sale
- 100 ml di panna fresca
- 40 g di parmigiano grattugiato
- 3 tuorli
- Sale
Procedimento
- Per l’acqua di cipolle, infornare le cipolle, con la buccia, a 180°C per due ore circa. Devono essere tenere. Sbucciarle ancora calde, passarle al mixer, quindi mettere il frullato in un telo e strizzarlo accuratamente su una ciotola in modo da ricavarne tutto il liquido. Filtrare. Salare.
- Per la pasta, mettere la farina a fontana e rompervi all’interno le uova. Mescolare le uova e la farina partendo dall’interno e incorporando poco per volta la farina. Impastare per una decina di minuti con i palmi delle mani (io ho bagnato leggermente le mani in acqua fredda, per riuscire a dimpastare meglio) finché si ottiene un composto liscio e compatto. Coprire con pellicola alimentare e far riposare per una trentina di minuti.
- Per il ripieno, montare i tuorli d’uovo a bagnomaria (basta qualche minuto) ed aggiungere il parmigiano e il sale. Mescolare bene e far freddare. Una volta freddo, aggiungere la panna montata.
- Tagliare pezzi di pasta e, che si scelga di usare la macchinetta o il mattarello, tirarla molto sottile.
- Con l’aiuto di uno o due cucchiaini formare delle piccole palline di ripieno e disporle sulla sfoglia, a poca distanza l’una dall’altra . Piegare la sfoglia e pizzicare la pasta tra una pallina e l’altra. Dopodiché tagliare i ravioli con la rotella, partendo dalla parte chiusa e muovendosi verso i due lembi sovrapposti.
- E’ importante lavorare con poca pasta per volta in modo da non farla asciugare troppo. Ogni volta che i ravioli sono pronti, disporli su dei tovaglioli puliti e spolverizzarli con farina.
- Versare in acqua bollente e salata le raviole fin quando vengono a galla (non teneteli troppo altrimenti il ripieno si coagulerebbe troppo), e mettetele nel piatto di servizio. Versate su un mestolo di acqua di cipolle. Amen!
Notes
al tempo totale va aggiunto il tempo di cottura dell'acqua di cipolle e quello di riposo della pasta.
31 Comments
Paola
15 Set 2013 02:09 pm
E’ lo stesso spirito con cui partecipo io all’MTC: quello di conoscere nuovi piatti e nuovi sapori e il modo in cui si rivoluzionano nelle cucine di ogni partecipante :)
Questi ravioli sono molto molto particolari. Non avevo mai sentito di un ripieno con la panna montata.. Chissà che bontà :) Grazie anche per le informazioni interessantissime sul grano arso :)
Caris
Grazie :))
alessandra
15 Set 2013 09:09 pm
La forma dei ravioli è un po’ grossa, per essere considerati tipicamente langaroli: ma mettere fuori concorso questa ricetta per qualche mm di pasta in eccedenza sarebbe quello che mia nonna non avrebbe esitato a definire “un delitto”. Perchè questi ravioli interpretano perfettamente l’intenzione di questa sfida e,come al solito quando ci sei di mezzo tu, la declinano tutta nelle note più alte. Citi Beck e Romito,ma l’eleganza e la classe con cui ricapitoli nel piatto le loro suggestioni son tutte inconfondibilmente tue. Un altro centro, ancora una volta. Un’altra proposta da togliere il fiato. Straordinaria.
Caris
e aggiungiamo alla lista dei commenti della Signora Gennaro, sotto "la Capessa dixit":))))))ti lovvo!
Gaia
15 Set 2013 10:09 pm
Veramente particolare, queste caramellino!
e l’acqua di cipolla, poi, non ne avevo mai sentito parlare, ignorante che sono…
ps. in quanto a farine comprate senza sapere come usarle… come ti capisco.. il fatto poi è che per paura di ‘osare’ le lascio da parte e perdono tutto il loro sapore!
:-)
Caris
eh no, dobbiamo decidersi ad ausarle! quando sono tornata dall'estate ho buttato 3 pacchi di farine...non va bene :((
baci a te!
Elisa
16 Set 2013 09:09 am
Non posso far altro che concordare con Alessandra, su tutta la linea: la forma non è proprio perfetta, perché per regolamento devono essere più piccoli, ma tutto il resto rende questo piatto unico e sarebbe davvero un peccato farlo finire fuori concorso. La farina di grano arso mi incuriosisce da un po’ ma non l’ho ancora trovata dalle mie parti, però immagino il sapore affumicato che possa dare a questi plin e il contrasto con il dolce e delicato ripieno. E l’acqua di cipolle? Beh decisamente un tocco in più. Mi verrebbe proprio la voglia di mangiarli. Complimenti davvero! :)
Grazie
Caris
Grazie a te, Elisa!:)))
milena
16 Set 2013 03:09 pm
sono una grande amante delle cipolle, in tutte le salse e quest’acqua di cipolle mi incuriosisce tantissimo!
le assaggerei volentieri le tue raviole cara Caris! ^_^
Caris
E io ti invito!!:)))))
Le raviole del plin di grano arso, con ‘nduja su fondo di fagioli e peperoni cruschi | Cooking Planner
16 Set 2013 09:09 pm
[…] Eravamo rimasti alla versione più delicata delle mie raviole del plin. […]
FrancyBurroeZucchero
16 Set 2013 09:09 pm
Ciao Caris! complimenti per le tue raviole, sono stupende e hai trovato un bellissimo modo id utilizzare il grano arso. Anche io ero in Salento, ma non ho fatto una spesa “furba” prima di partire.. sigh. L’acqua di cipolle mi piace da morire, voglio provarla anch’io. bellissime anche le tue foto, come sempre!
un bacione!
Caris
Eh ma ciao!! grazie e bacio grosso!:)
lara
18 Set 2013 07:09 pm
Un’interpretazione splendida, non posso che fare chapeau! complimenti, l’acqua di cipolle poi mi lascia a bocca aperta, in barba ai grandi chef!
Caris
addirittura?:DDD grazie mille mille!!!
rosaria
18 Set 2013 08:09 pm
mai provato il grano arso….mi hai incuriosito
Caris
dovesse capitarti..:))
lagaiaceliaca
18 Set 2013 11:09 pm
accipiripicchia che roba!
che fosse l’acqua di cipolle lo ignoravo. la farina di grano arso invece la conoscevo, ma solo per sentito dire, visto che mi è preclusa.
la panna montata dentro il raviolo, una ganziata, direbbbe mia figlia.
insomma, un piatto 10 e lode.
Caris
Una ganziata :DDDDDD!
sandra
19 Set 2013 08:09 am
mia cara Caris, intanto ti dico che passare da te è sempre bellissimo e io ci passo spesso anche se non lascio traccia visiva, mi perdonerai per questo.
poi trovo queste raviole con farina di grano arso meravigliose: ho una vera e propria passione per le farine, questa purtroppo non l’ho ancora provata ma porrò rimedio. bellissimo il ripieno e che dire dell’acqua di cipolle: nella sua semplicità è un’idea grandiosa!
grazie
Sandra
Caris
ma passa che mi fa piacere, lo sai!!!!
antonella
20 Set 2013 11:09 pm
non conoscevo questa farina….due versioni veramente insolite….brava!!!
Caris
Vedo che è sconosciuta per molta! ma magari in giro si trova!!!!:))
EliFla
24 Set 2013 04:09 pm
Anche a te non mi resta che fare un inchino…. e concordo MTC è un gioco, ma che ci insegna davvero tanto, baci Flavia
Caris
uh noo! dai figurati <3!
Fabio
25 Set 2013 12:09 pm
Mi piace sperimentare in cucina e quindi approvo pienamente l’uso di questa farina che personalmente non conosco, ma credo che tu abbia fatto benissimo ad usare.
Fabio
Caris
Grazie Fabio!:))
mai Esteve
30 Set 2013 09:09 pm
Quando li ho visto, ho pensato subito che avevi messo qualcosa nell’impasto insieme alla farina per darli questo colore “antico” e invece è prorprio la farina che è “antica” da per se!
Tu fai sempre dei capolavori, ed è vero che nel MTC si sentono nomi di pietanze sconosciute… non ti dico a volte quanto stranne sono per me! Ma e bello come dici tu proprio per quello!
Sei sempre bravissima!!
Caris
grazie mai, grazie!!<3
cristiana
01 Ott 2013 09:10 pm
Finalmente passo a fare un giro e resto incantata da questa ricetta: per la farina che mi ha incuriosito e che spero di trovare qui a Roma e per l’acqua di cipolle che non conoscevo. Son curiosa anche di capire come hai fatto a far “tenere” il ripieno…ma proverò così testo di persona! Un abbraccio cri
Caris
Secondo me da qualche buon rivenditore di farine la trovi. E poi c'è Eataly!!!
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