I topinambur e torture di oggi
Topinambur, questo sconosciuto. Confesso: non l’avevo mai mangiato prima, questo tubero che sa di carciofo, mentre tutto il mondo ne decantava le meraviglie. Non è che avessi deciso di utilizzarlo a tutti i costi è solo che, volendo provare lo strudel salato per l’MTC di questo mese (dopo quello dolce) e non avendo grandissime idee, avevo deciso di andare dalla mai fruttivendola (aka spacciatrice) di fiducia e di lasciarmi ispirare da quello che avrei trovato.
E lì, sul banco, c’era una cassettina con questi cosi bitorzoluti, dalla faccia tanto simpatica quanto difficile. Scommettevo che, al taglio, difficili lo sarebbero stati sul serio. Mai prima impressione fu più esatta.
Insomma, per farla breve, ho chiesto alla mia fruttivendola “Mena, senti, come sono i topinambur?”
E lei “boni!”
“E di che sanno”
“ Di carciofo”. Neanche a dirlo.
Ha continuato: “te faranno penà pe capalli (pulirli, ndr) ma poi vedrai che ne varrà la pena”.
Con una referenza così, potevo non prenderli? Potevo non farci uno strudel salato, secondo indicazione di Mari?
Ovviamente sono tornata a casa coni miei topinambur, decisa a non farmi intimidire dalla “capatura”!
La considerazione è che la sbucciatura dei topinambur può rientrare nel Manuale delle torture contemporanee, nulla di più, non lasciatevi impressionare.
Li ho abbinati ad una farcia di ricotta e yogurt greco, che la nota acidula fa sempre la sua figura e, ricordando un carciofo con una fetta di pancetta arrotolata poggiata sopra e cotto al forno (ho avuto un’infanzia felice, lo so), ho messo anche uno strato di pancetta tesa arrotolata e tagliata sottile. Per non farci mancare proprio nulla.
Ah, la salsa di accompagnamento è un olio al prezzemolo con o senza aglio a secondo dei gusti (per me aglio!)
Ingredienti
- 150 g manitoba (io ho usato la manitoba)
- 50 ml di acqua (io ne ho usati 70)
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- 1 pizzico di sale
- 350 g di ricotta di pecora
- 170 g di yogurt greco
- 500 g di topinambur
- 1 spicchio di aglio
- 100 g di pancetta arrotolata tagliata sottile
- Olio extra vergine di oliva
- 70 g di olio extravergine di oliva
- 30 g di prezzemolo uno spicchio di aglio (facoltativo)
- Sale
Procedimento
- Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora
- Sbucciate i topinambur e grattugiateli. Mettete in una pentola 4 cucchiai di olio e fate soffriggere uno spicchio di aglio. Cuocete i topinambur per 5-6 minuti a fuoco vivace e regolate di sale.
- Mescolate bene la ricotta con lo yogurt grco e regolate di sale.
- Prima di cominciare a stendere la sfoglia mettete a bollire sul fuoco una pentola abbastanza larga e che possa contenere comodamente lo strudel. Disponete su una spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco (possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinatelo. Prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi tiratelo aiutandovi con un mattarello. In questo caso basterà il mattarello per stendere la sfoglia che non dovrà essere sottile come quella preparata per lo strudel da cuocere al forno. Il risultato finale dovrebbe essere una sfoglia più o meno quadrata di 25 centimetri per lato.
- Spalmate la ricotta sul impasto, lasciando un paio di cm dai bordi.
- Versate sopra il topinambur e spalmate bene.
- Poggiate su tutto il composto le fette di pancetta tesa.
- Utilizzando il canovaccio cominciate ad arrotolare. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine.
- Chiudete gli estremi del canovaccio con dello spago (come fosse una caramella, per capirci!)
- Mettete lo strudel in una pentola capiente con acqua già bollente e salata e fate sobbollire per 40 minuti.
- Servite con l’olio al prezzemolo, così precedentemente preparato:
- Sbianchite il prezzemolo in acqua bollente per circa 30 secondi. Scolatelo e passateo subito in acqua e ghiaccio (manterrà il prezzemolo di un bel verde brillante).
- Con un minipiemer, emulsionate il prezzemolo ben strizzato, l’olio, il sale ed eventualmente l’aglio in pezzetti.
- Passate al setaccio per eliminare eventuali grumi.
14 Comments
Monica
17 Feb 2014 06:02 pm
Anche io ho scoperto qualche mese fa i fantomatici “topinambour” e mi piacciono tantissimo, forse perchè adoro carciofi&patate e mi sembrano un po la loro unione.
Bella ricetta e l’abbinamento con la panceta mi pare proprio azzeccato!!
Caris
ecco brava: binomio carciofi patate..io lo adoro!!!!!
Mari
17 Feb 2014 07:02 pm
Carissima Caris, sei stata bravissima, anche perchè, non so come ci sei riuscita, hai fatto la sfoglia che dovrebbe essere utilizzata per lo strudel da cuocere al forno per fare lo strudel bollito (le dosi e i procedimenti erano diversi) :) Ad ogni modo il tuo strudel è estremamente convincente, io adoro i topinambur (peccato solo per quel piccolo, si fa per dire, particolare, che tu stessa hai notato; ultimamente ho provato a usare il pelapatate, quello con la lama e le cose vanno un po’ meglio). Hai pensato bene, visto il loro sapore delicato, di abbinarli alla ricotta, ma di vivacizzare un po’ il sapore aggiungendo dello yogurt greco (questa cosa la faccio spesso anch’io). E ciliegina sulla torta, la pancetta arrotolata, giustamente tagliata sottile in maniera che potesse conferire un po’ di gusto a tutta la preparaione senza prevaricare gli altri sapori. Molto particolare pure l’idea di accompagnare lo strudel con l’olio aromatizzato. Bravissima!
Grazie mille anche per questa tua proposta salata.
Mari
Caris
no va be, io sono molto rinco! ti ho scritto eh!
Marzia
18 Feb 2014 01:02 am
Buoni i topinambur, io li adoro!! E questo strudel sembra squisito. Complimenti
Caris
Grazie!:)))))
Arianna
18 Feb 2014 07:02 pm
Complimentissimi Caris! Nemmeno io ho mai assaggiato il topinambur…e forse è arrivato il momento anche per me di provarlo!
Caris
ma sai che sono davvero buoni??? mai l'avrei detto e invece hanno sapore e consistenza stupendi!!!
Elena
19 Feb 2014 04:02 pm
Mooolto ricercato come ripieno, devo provarlo ;)
Therese Wollmann
19 Feb 2014 07:02 pm
aprezzo molto il vostro blog. Adoro i topinambur, crescono molto bene nel mio giardino (presso il cotogno), i fiori sono molto belli. Posso andare a scavare qualche topinambur per settimane. Un altro modo per prepararli, evitando la pena del sbucciare, e di cuocerle comme le patate in camicia, la pela si leva facilmente.
I topinambur sono anche ottimi fritti!
Grazie mille per l’ispirazione e il piacere della lettura.
Therese (dalla Svizzera – scusate il mio italiano)
Caris
Benvenuta! E complimenti per il tuo italiano, scrivi molto meglio di tanti italiani di nascita :))))
alessandra
21 Feb 2014 09:02 pm
e qui lascio sfogare il quarto piemontese, posso?
1. usa il pelapatate, come se non ci fosse un domani.
2. morte loro, con la bagna caoda. Nella versione “terron-delicata”, fai un’emulsione all’acciuga, con aglio e prezzemolo. Se vuoi proprio farti del male, prepara una bechamelle densa, mettici delle uova, una purea di topinambur, fai egli sformatini al forno e servili così-
3. altra morte loro, più recente, le nocciole. Una crema di topinambur con olio di nocciole a crudo e nocciole tostate a fare la nota croccante è una di quelle robe per cui vale la pena di ingrassare.
4. le chips, tipo patate fritte.
Io ci ho fatto pure i canederli, detto tutto… e vuoi che non mi cimenti con questa meraviglia di strudel qui? :-)
Caris
oh ma che bellezza!!!! ma tutte le faccio...però quello con le nocciole mi sta facendo uscire gli occhi fuori dalle orbite!!!
francesca
19 Gen 2018 10:01 am
per pelarli io uso sempre la mandolina, si fa presto…
ti consiglio di abbinarli alle patate per fare un purè insolito….
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