Rocher … fatti in casa
Vi ho già detto che ho cambiato casa? Sì? Sì.
Vi ho già detto che ora ho un giardino? Ah, l’ho detto? Ah, le ultime foto con tema bucolico ve lo avevano fatto intendere?
Ok, posso quindi passare all’argomento successivo: la vita con un giardiniere.
Eh sì, perché se il giardino è bello grande, era anche non potato-curato-tagliato da un paio di anni. In pratica il nostro gatto, con tutto che è un Norvegese delle foreste con tanto e voluminoso pelo, veniva surclassato in altezza dall’erba.
Urgeva quindi l’intervento di un giardiniere, che ha deciso di venire con altre persone (confermo che sul comodino è già presente il famoso manuale Come tagliare l’erba ed evitare la bancarotta causa giardiniere)
Certo è che questo intervento è stato fondamentale per far capire cosa ci fosse sotto la foresta amazzonica che stazionava davanti casa e ora, dopo una giornata di lavoro, mi sento orgogliosa neanche fossi la proprietaria di un orto botanico.
Stamattina ho avuto modo di dare sfoggio della mia cultura sul mondo vegetale come non mi sarei mai aspettata. Queste le scenette.
Giardiniere, mentre mi mostra la siepe potata:
“ Vede signora, così è un’altra cosa. E se volesse rendere il tutto simmetrico, potrebbe comprare due o tre piante di rincospermo e piantarle dall’altra parte”
Io:
“Ah, bene, e dove le compro le piante di rincosperma?”
Lui
“Rincospermo signora, spermo”
Io
“…”
Non contenta, mi sono fatta spiegare che tipo di alberi fossero quelli presenti:
Lui
“quello è un fico, quello un albicocco, quello le farà le prugne gialle. Che faccio, poto?”
Io
“no no, che pota! Io amo cucinare”
Lui
“ah, bene. Producono tantissima frutta, è sicura?”
Io
“sicurissima!”
Lui
“pensi che l’anno scorso ho buttato due sacchi immensi di fichi”
Io
“Ah. Ma li cucinerò.”
Lui
“Sono contento. Considerando quanto producono, avrà tante, tante giornate da lavorare”
Io
“Ah.”
Lui
“vedrà quanto si divertirà tutte le Domeniche di Maggio e Giugno.”
Io
“…”
Non ancora soddisfatta, ho avanzato anche delle idee mie.
Io
“ Senta, ma due glicini, lì in fondo, non si possono mettere? Due piantine, niente di che!”
Lui
“Signora mia, per carità! Che si infilano dappertutto e portano tanti insetti, i glicini. Ma lei finora, dove ha vissuto?”
Io
“…”
Sempre vissuta nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, dato che sono la legittima erede dei proprietari. Ecco, questa era la risposta che avrei voluto dargli, ma forse non sarei stata tanto credibile.
Comunque, comincia la saga Io, Me e il Giardiniere. E non so se augurarmi le prossime puntate.
Pasqua e Pasquetta sono passate in quel del mio parco personale, all’insegna del relax e del cioccolato. Mangiare il cioccolato in giardino dona una certa completezza di spirito. Ma tranquilli, anche se non avete un giardino, il vostro spirito ne beneficerà.
Ingredienti
- Cioccolato fondente temperato: 100 g
- Savoiardi 60 g
- Burro fuso 30 g
- Nocciole senza buccia e tostate una per ogni cioccolatino
- Crema gianduia 100 g
- Granella di nocciole q.b. (o granella di mandorle, cocco rapè, zuccherini colorati, etc etc)
Procedimento
- Con il cioccolato temperato riempite degli stampi in silicone a forma di semisfera di 4 cm di diametro. Fate uno strato molto sottile e fate freddare. Poi ripassate una seconda volta, con un altro strato di cioccolato ma rovesciate sempre gli stampi per far cadere il cioccolato in eccesso.
- Mette in frigo e aspettate che si indurisca. Nel frattempo, tritate i savoiardi. Mescolate la polvere di savoiardi con il burro fuso. Tirate fuori le semisfere di cioccolato dal frigo e mettete un cucchiaio di composto di wafer e burro all’interno. Con un cucchiaino, schiacciate bene il composto lungo le pareti delle semisfere, per creare il posto per la crema gianduia.
- Con la punta del cucchiaino, riempite con la crema gianduia la semisfera (senza esagerare, altrimenti fuoriuscirà quando unirete le due parti). Nella metà delle semisfere, posizionate una nocciola tostata.
- Prendete una semisfera con la nocciola e una senza e unitele bene. Il ripieno farà in modo che le due parti su uniranno bene ma completerà il tutto l’uso del cannello per ricoprire di granella.
- In una ciotolina, versate una buona quantità di granella di nocciola.
- A questo punto, dovrete effettuare unì’operazione molto veloce (più difficile a dirsi che a farsi e a spiegarsi): accendete la fiamma del cannello e passate velocemente sulla superficie del cioccolatino. Con l’altra mano, muovete la ciotola facendo rotolare la parte di superficie scaldata sulla granella, si attaccherà immediatamente. Potete anche riscaldare la superficie con la fiamma e usando sempre la mano sinistra, prendere con le dita la granella e versarla sul rocher. Questo video può essere utile: è per un rocher di foie gras ma il concetto è lo stesso.
- Il tempo di freddarsi e..poi mi direte.
4 Comments
sulemaniche
26 Apr 2014 09:04 pm
sto ancora ridendo per la questione giardiniere… spettacolo! e mentre aspetto le prossime puntate guardo adorante i tuoi rocher!! davvero strepitosi!!
a presto
Chiara
Caris
E neanche posso dire che non avverranno!! Le prossime puntate ci saranno di sicuro:D
pasqualina
28 Apr 2014 08:04 pm
Oddioooooooooooo cosa sono!!!!!!!!!!!!!!!! PS: ricordati che aspetto i fichi eh????
Caris
appena maturano, te li porto personalmente <3
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