Il peposo alla fornacina
Ma la dovevo postare subito, appena fatta proprio.
Foto prese di sfuggita, come di norma ultimamente. Post scritto al volo, ma che dico scritto, appena accennato, dato che domani Albertino (con me al seguito) fa il solito pit stop ospedaliero, che almeno una volta all’anno noi in ospedale una decina di giorni la vogliamo fare (con la speranza che diventa sempre più una certezza di andare verso il meglio, il suo futuro, con possibilità diverse).
Però ve lo dovevo dire. Lo sento come un dovere proprio: fate il peposo alla fornacina.
Piatto fiorentino, di quelli che più tradizionali non potrebbero essere, deve il suo nome ai fornacini della zona dell’Impruneta, ricca di fornaci per la cottura dei mattoni e dove i fornacini, in un angolo della fornace. Mettevano tutti gli ingredienti in un coccio, affogati letteralmente nel vino.
Questa ricetta di chi è? Neanche a dirlo, è della bella Elena (di cui ho già raccontato) che, a questo punto, entra di diritto nell’olimpo dei guru spacciatori di ricette. Aveva messo da tempo la ricetta su gennarino e io, ahimè l’avevo trascurata.
Sì, ci vuole il forno. Sì ci vogliono un certo numero di ore e sì, si avvicina l’estate, So tutto. Ma io la pazzia oggi l’ho fatta; e voi?
Semplice, Serve solo un buon Chianti ( e il primo che dice che non si spreca un Chianti per cucinare, va dritto dritto a far da assistente ai fornacini ).
Ingredienti
- 1,5 kg di muscolo di vitellone (chiedete il taglio per il brodo, tanto per intenderci) tagliata in pezzi di circa 3x3 cm
- 2 cucchiai di pepe nero in grani
- 3 spicchi d’aglio in camicia
- Olio extra vergine di oliva
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro diluito in una tazza di acqua calda
- Una bottiglia di Chianti
Procedimento
- In una pentola adatta ad andare anche in forno, versate l’olio e mettetelo sul fuoco. Unite i tre spicchi di aglio e fate rosolare. Aggiungete la carne e il pepe, precedentemente appena pestato nel mortaio.
- Dopo un paio di minuti di rosolatura, aggiungete il concentrato di pomodoro diluito in acqua.
- Per ultimo, aggiungete tutto il contenuto di una bottiglia di buon Chianti. Aspettate che riprenda il bollore e mettete in forno caldo a 160°-170° per almeno 3 ore ma molto dipenderà dal forno, dal vino, dalla carne..regolatevi.
- Se non mettete un coperchio sulla pentola, girate il tutto almeno ogni 30 minuti.
- Regolate di sale e servite, rigorosamente con del pane!
8 Comments
elena
25 Mag 2014 11:05 pm
Grandissima Caris, si sente il profumo fino a qui :-) E che bel colore che ti è venuto, direi perfetto !
rossella
26 Mag 2014 06:05 am
La foto la trovo bellissima invece, anche più bella di tante altre dove probabilmente avrai anche perso del tempo in più per trovare la luce migliore!!!
Passiamo al tuo piatto, probabilmente da fare invidia ad un Fiorentino doc, ma non poteva essere di meno visto che da tempo “leggo” i tuoi occhi…una conferma a ciò che da tempo mi arriva!
Con affetto carissima :-)
Caris
ma come dici sempre, la cucina regionale regala dei piccoli capolavori!!! :))
Dada
26 Mag 2014 10:05 am
Ohmamma che cosa dev’essere!!!
Caris
buono buono Dani!!!:))
Elvira
26 Mag 2014 03:05 pm
Non so se terrò acceso il forno per tante ore, ma un bacino ad Albertino lo voglio dare!!
Certo che il futuro sarà migliore, voi due avete una tempra, che sarà per forza così.
Un abbraccio!
Elvira
Elvira
27 Mag 2014 11:05 am
Non so che fine abbia fatto il mio commento di ieri…allora torno e mando un altro bacino ad Albertino!
Un abbraccio
Elvira
Caris
ma ti pare che me li avevi messi in spam!!! ma guarda sto blog.
comunque Grazie di cuore, bacio consegnato!
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