Eclair Ispahan per l’mtc
Quando sono scesa dall’aereo Parigi CDG-Roma LDV, avevo il magone. Tornavo nella mia città, dopo cinque giorni intensissimi e mi sentivo morire dalla nostalgia.
Una delle signore Agnelli (mi perdonerà, ma non ricordo il nome) diceva che Parigi è la città per le donne, Londra, quella per gli uomini. A Londra non sono stata ma che Parigi sia fatta per me, o per qualsiasi altra donna, ora è evidente. Un giorno ci tornerò.
Vi parlerò di questo viaggio ma ho bisogno di tempo. Adesso le parole non vengono fuori, i racconti sono sterili, mi sembra di non riuscire a spiegarmi. Eppure nella mia testa continuano a rigirarsi tutte le cose che ho vissuto.
Cosa c’entra Parigi con l’mtc di questo mese? Vorrei dire tutto, perché da quando son tornata, quello che penso della cucina gira fra Rue du Bac e Rue Pavée. Quindi, dovendo pensare all’mtc settembre, Acquaviva mi scuserà se ho unito le mie riflessione francesi al suo bellissimo post sul riso.
Il riso e le sue cotture (leggetelo, che è molto interessante) e, fra questi, il riso al latte. La passione per il riso al latte ce l’ho da sempre. L’avevo un po’ dimenticato ma la lungimirante mensa dell’asilo dei bimbi l’ha portato di nuovo in auge,in questa casa, da qualche anno.
Letto il post di Acquaviva, il riso al latte era d’obbligo. A Parigi ho assaggiato gli eclair de genie e i macaron ispahan di Herme. Obbligo anche quelli.
Obbligo più obbligo, ho pensato di mescolare il tutto: eclair (con la ricetta di un certo Chris Adam, appunto), ripieni di crema di riso al latte, con confettura hispan (direttamente dalla boutique di Hermes) e glassa al fondente e acqua e di rosa. Petali di rosa sparsi qua e là, a ricordare le atmosfere di quei due parigini che fanno sognare. E spero vivamente che mi perdonino…
Premetto subito: fare gli ecalir bene, è difficile, molto. Studi matti e disperatissimi su questo dessert, sono previsti prossimamente e buona visione.
Ingredienti
- 160 g di acqua
- 160 di latte
- 160 g di burro
- 6 g di zucchero
- 4 g di sale
- 8 g di estratto di vaniglia liquido
- 160 g di farina 00 (io W260 garofalo)
- 280 g di uova (per me, 5 uova intere)
- 60 g di riso originario
- 25 g di zucchero (ho diminuito perché la composizione dell’eclair prevedeva altre origini di dolcezza)
- 350 ml di latte
- Un cucchiaino di estratto di vaniglia
- 50 g di zucchero fondente
- Un cucchiaio di acqua di rose
- un cucchiaino piccolo di glucosio
- Qualche petalo di rosa commestibile
Procedimento
- In una casseruola versate il latte, l’acqua, mettete il burro in pezzi, lo zucchero, il sale e l’estratto di vaniglia. Portate a ebollizione e ai primi segni, versate in un sol colpo la farina, precedentemente setacciata, e rigirate con una spatola. Quando la massa si staccherà dai bordi e sarà compatta (servirà pochissimo), spegnete il fuoco.
- Fate riposare due minuti e versate nella ciotola della planetaria (ma potete usare anche lo sbattitore), con il gancio a foglia. Azionate a velocità media e cominciate ad aggiungere un uovo sbattuto per volta. Alla fine, ne risulterà un composto liscio ed omogeneo.
- Mettete il composto in una sac a poche con la bocchetta tonda e liscia e, su di una teglia ricoperta da carta forno, tenendo la sac a poche inclinata di circa 45 gradi, deponete dei bastoncini lunghi 11 cm circa (7, se volete la versione mignon). Quando premete per depositare l’impasto, restate un secondo per ottenere dei bastoncini di 12 cm di larghezza.
- Spennellate, con un uovo sbattuto, la superficie degli eclaire. Potete lasciarli lisci oppure passare la punta di una forchetta (con il dorso rivolto verso il basso, per ottenere delle righe di decorazione.
- Mette la teglia in forno precedentemente riscaldato a 185 °. Infornate per circa 15-16 minuti. Poi abbassate la temperatura a 160° e continuate a cuocere per circa 20-25 minuti (valutate sempre in base al vostro forno se fossero necessari minuti in più o in meno). Gli ultimi 5 minuti, aprite il forno e inserite una paletta di legno o quel che vi è più comodo per lasciare una fessura, in modo che esca il vapore.
- Verranno fuori diversi eclair, in quantità superiore a quelli che ne ve serviranno. Potrete farcirli come più vi piace.
- Il riso va scottato per un minuto in acqua bollente, poi scolato e sciacquato sotto acqua fredda, quindi messo in pentola coperto di latte bollente, zuccherato e aromatizzato.
- Si copre il tutto e si cuoce sulla fiamma a fuoco moderato, oppure in forno a 160 °C, per circa 30 minuti, fino all'assorbimento del latte e alla formazione di una crema densa che avvolge il riso e lo leghi.
- Una volta cotto e raffreddato, per inserirlo nell’eclair, passare velocemente il composto col minipiemer, per ottenere una crema in cui si sentano però i chicchi di riso.
- Prendere un eclair e praticare sul fondo, con un coltellino appuntito, due buchi distanziati. Mettere la confettura in una sac a poche piccola, tagliare, con la forbice, la punta ed iserire un po’ di confettura nei buchi praticati sull’eclair. Mettere la crema di riso in una sac a poche con bocchetta tonda, inserire in uno dei buchi e premere: quando si verdà il composto uscire dall’altro buco, l’eclair sarà pieno.
- Versare il fondente di zucchero, il cucchiaio di acqua di rose e il glucosio in un pentolino e sciogliere a bagnomaria. Quando sarà sciolto, versare in un contenitore e aspettare un minuto o due, che si rapprenda leggermente. Prendere l’eclair ed immergerlo dalla parte della superficie. Completare con petali di rosa
22 Comments
acquaviva
21 Set 2014 10:09 am
mai “contaminazione” francese del riso fu più raffinata, delicata e… femminile! Un piccolo capolavoro di elegante coraggio
Caris
grazie...non sai quanto mi son detta: sono pazza:)
Nicol
21 Set 2014 10:09 am
Mi sembra di sentirne il profumo, da qui.
A Parigi probabilmente andró per il ponte dell’8 dicembre, per la mia prima volta.
Londra mi è piaciuta da-mo-ri-re.
Spero lo stesso per la cittá romantica!
Intanto mi piacerebbe proprio rubarti un dolcetto.
Buona domenica!
Caris
parigi l'8 dicembre? il sogno! credo, anzi sono certa, che passerai dei giorni indimenticabili! nei prossimi post metterò qualche indicazione!
Flavia
21 Set 2014 04:09 pm
Cara mia, hai davvero fatto un eclair fusion favoloso! elgante, raffinato, e delizioso!
Amo sia Parigi che Londra, ma credo che tra le due Londra sia più mia!!!
Caris
e io non aspetto altro che fare il paragone:)) il prossimo anno, Londra!
Silvia
21 Set 2014 04:09 pm
Oh mamma mia!!! Ma sono stupendi e immagino deliziosi! Sei una maga :)
complimenti di cuore..
un bacione e buona domenica,
Silvia
Caris
grazie cara!:)
tiziana
21 Set 2014 10:09 pm
la prima cosa che ho pensato è “se fossi Annalena ti farei vincere” ma caspita che ricetta meravigliosa, mi ha colpito molto tutto e poi questa marmellata particolare.. bravissima davvero!!!!
Caris
grazie!!!<3
Isabel
22 Set 2014 02:09 pm
Intanto mi segno questa ricetta e prima o poi, lo realizzerò! Per il momento sbavo davanti al monitor! Complimenti!
Ciao Isabel
Caris
:))) ma grazie!!!
lagaiaceliaca
22 Set 2014 07:09 pm
vabbé sei sempre la solita.
questi dolci così raffinati, eleganti, eterei…
io perdo sempre la parola quando passo da te per l’MTC…
e questi sono davvero persiani…
Caris
persiani..sai che non ci avevo rifluttuo?? ma sì, davvero persiani!
grazie <3
Teresa
23 Set 2014 05:09 am
Che raffinatezza!! Complimenti Caris :-)
Caris
Grazie teresa!!<3
Francesca
24 Set 2014 01:09 pm
e il croissant Ispahan l’hai assaggiato? mi sembra di sentire ancora quei sapori divini… bellissima idea la tua, e bellissima la riuscita, davvero raffinato e goloso questo eclair!
Caris
ahimè noooo..me lo sono persa:(( altra ottima scusa per tornare a Parigi:))
alessandra
24 Set 2014 07:09 pm
io sono pro londra tutta la vita… ma davanti a questi eclair, faccio qualsiasi abiura.
Qui c’è tutto: cucina fusion, sensibilità, classe, eleganza, maestria, tutto: e, come sempre, c’è questa ineffabile capacità di arrivare al cuore, a dispetto di quella freddezza che, spesso, è il rovescio della medaglia della perfezione. con le tue ricette, invece, c’è un coinvolgimento pieno, dei sensi, dell’intelletto e delle emozioni, lo stesso che provocano le azioni dei fuoriclasse, così dannatamente unici, rispetto ai “soliti campioni”. e tu sei la nostra “dannatamente unica” dell’MTC. Grazie perpartecipare ogni volta con questo trasporto e con questo impegno!
Caris
ora piango. o faccio la ola. non so!
pasqualina
24 Set 2014 09:09 pm
Ti posso capire sister….a Parigi lascio sempre il cuore! Questo eclair me la ricorda tanto….bravissima!
Caris
ti amo, io!
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