Conticini, una brioche, due telefonate e quattro mani
“Senti tesò, ho fatto una brioche di Conticini.. Tanto burro..ma è qualcosa di delizioso. Quei libri, cosa sono quei libri”
Telefonata ricevuta prima del mio viaggio a Parigi. E tanto entusiasmo, proprio il suo, non poteva lasciarmi indifferente, né poteva non creare strascichi.
E fu così che andai a Parigi (ve l’ho detto che sono andata a Parigi? ehmm, sì? Ho rotto abbastanza? ok, per chi volesse risentire i racconti, qui e qui)
Tornata dal viaggio, avevo quei libri. Pasqualina sa e, nonostante tutto, persevera a raccontarmi di ciò che legge. Come dire, non sono caduta in tentazione ma mi ci hanno spinto: come facevo a non procurarmeli e provare quella brioche?
Ad onor del vero, non mi aveva detto il titolo della ricetta o, quantomeno, non lo ricordavo. Però il libro sì, quello potevo sfogliarlo: Patisserie des reves di Philippe Conticini. Mai come in questo caso, nomen omen.
La pasticceria dei sogni è quanto di più appropriato per quel libro. E Pasqualina mi deve una libreria nuova, che, da quando la conosco, ho imparato a ricorrere a strane combinazione, tipo tetris, per riuscire a incastrare i libri che ho nelle mie vecchie librerie.
Ma veniamo a noi: sfoglio quel libro e vedo la foto di una brioche. Innamoramento fulmineo. “Sarà quella di Pasqualina?” mi chiedevo. Mentre cercavo di ricordare, ho cominciato a prendere la farina, le uova, etc..
Farina w400: ce l’avevo
Quantità di uova imbarazzante: pure
Poco zucchero: sì, tanto sto a dieta.
Burro come se non ci fosse un domani: sempre presente nel mio frigo.
Fatta. Assaporato il profumo. Sentito il gusto. Un mescolarsi di sensi e sentimenti e sì, sto parlando di una brioche.
Mi chiama la foodblogger del mio cuore (ma giuro, noi lavoriamo anche, fra una telefonata e l’altra) e, tempo due minuti le annuncio “ho fatto una brioche di Conticini!”
“Quale tesò, la Mousseline?” E lo sapevo, era la stessa.
E come poteva non essere: sul libro la fetta di brioche scappa dalla pagina.
“Sì, è lei”
E siamo state lì a decantarne le doti per 10 minuti. “l’ho già fatta tre volte. La prima non ero soddisfatta perché era cresciuta troppo, un fungo che non ti dico! La volta dopo ho usato due stampi”
“uh, guarda, anche io devo ripeterla che ero col bambino e l’ho cotta cinque minuti in più”
“eh, si vede, è quella della foto di fb? Eh, un pochino troppo colorata”
“Lo so, devo rifarla. Tu la pubblichi?”
“hummm sì, ti mando le foto. Ma se la pubblichiamo insieme?”
Insomma, normali conversazioni fra due amanti di Conticini. A prescindere dal patto di sangue, stabilito fra me e la Pasqua, che ci impone di inserire Conticini in tutte le preghiere serali e anche quelle mattutine e di considerarlo anche un bell’uomo, quella brioche lì è fenomenale. Fatela.
Non lo vorrei imporre ma sì, fatela.
Brioche Mousseline di Philippe Conticini.
Ingredienti
- 250 g di farina (io W 400 della Rossetto, oppure una manitoba)
- 40 g di zucchero
- 6 g di sale
- 10 g di lievito di birra
- 4 uova fredde di frigorifero
- 190 g di burro a temperatura ambiente
- un uovo
- due cucchiai di latte
Procedimento
- Lasciare il burro a temperatura ambiente per circa 30 minuti.
- In una terrina, rompere le uova, sbriciolare il lievito e girare bene.
- setacciare la farina, metterla dentro la ciotola della planetaria, aggiungere il sale e lo zucchero e cominciare a mescolare con il gancio a foglia.
- Aggiungere lentamente le uova e il lievito, tenendo una velocità abbastanza bassa.
- aumentare la velocità per circa 7-8 minuti, fin quando l'impasto sarà incordato.
- Cominciare ad inserire il burro, un pezzetto alla volta, facendolo scivolare nella planetaria, nel punto in cui l'impasto sbatte sulla ciotola..
- terminato il burro, continuare per un paio di minuti, finché l'impasto sarà elastico ed avrà una consistenza omogenea.
- Trasferire l'impasto in una ciotola, coperta da pellicola e lasciate raddoppiare, per circa un'ora e mezza.
- Togliere l'impasto, metterlo su una spianatoia infarinata, ripiegare su stesso per tre volte (stratch and folding) e dargli una forma tondeggiate, rimetterlo nella ciotola coperta da pellicola e lasciarlo in frigorifero per 3 ore.
- Tirare fiori dal frigo l'impasto, formare un cilindro e tagliarlo in 4 parti uguali (io ne ho tagliate 3).
- A questo punto, appiattire ogni parte con le mani per ottenere un piccolo rettangolo, arrotolare su se stesso, poi girare di 90 gradi e arrotolare di nuovo , quindi ho fatto una specie di pirlatura.
- Come stampo, ho usato uno stampo da plumcake di circa 27 cm (Conticini ne usa uno molto più corto ma già con il mio cresce tantissimo).
- Coprire con pellicola e far lievitare per circa due ore (fin quando le cupole della brioche arriveranno al bordo). Gli ultimi 10 minuti, togliere la pellicola.
- Spennellare con un uovo sbattuto con due cucchiai di latte.
- Infornare a forno già caldo a 170° per circa 35 minuti ma controllate, potrebbe servire meno (dipende dalla temperatura del vostro forno).
Volete vedere la realizzazione delle Pasqualina (che c’ha le mani d’oro, diciamolo ma diciamo anche che non l’ha voluta pubblicare)??
Eccola qui, direttamente dalle sue cucine! E se le scrivete infuriati, implorando un suo post, sarò dei vostri.
6 Comments
Assunta
13 Ott 2014 11:10 am
Marò! Ma tu e Pasqualina oggi volete farmi morire? :-D
P.S. Voglio i libri di Conticini!!!!!
Caris
Eh ho visto..da morire quella cosa lì!!!
Assuntina, soprattutto, deve andarci! e assaggiare!!
Giulia
13 Ott 2014 03:10 pm
Ci sarà pure una quantità imbarazzante di burro, ma quelle fette ammiccano così prepotentemente che mi toccherà assolutamente provarla!
Giulia
Caris
lo so, è successa la stessa cosa anche a me:DDDD
pasqualina
14 Ott 2014 10:10 pm
Sister….è stupenda! Cottura perfetta! Mi hai messo voglia di rifarla….
Caris
a Roma diremmo che ormai sto a Ruota:DD
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