Lasagne in vasocottura per l’mtc
Capiamoci: non lo faccio a posta.
Arriva l’mtc, la ricetta sempre ben spiegata e io che sto a lì a pensare. Il problema è che mi vengono sempre in mente cose border line. Io lo so, anche questa volta. Continuo a chiedermi se finirò fuori concorso..e però, e però non cambio una virgola: al limite andrò fuori concorso e me la prenderò con me stessa.
Questo mese la lasagna di Sabrina. Oltre al fatto che ha un nome del blog che mi è particolarmente caro, diciamo che Sabrina ha scelto uno dei miei piatti preferiti. Ci muoio, per le lasagne. Mi piace il concetto, la realizzazione…e non potete capire quanto ci resto male quanto mi capita di mangiarle molto secche. E quanto invece io sia in paradiso quando trovo un bel piatto fumante e morbido. Lo so, sono una che a tavola dona soddisfazione, specie da invitata, quindi il suggerimento è: invitatemi.
Insomma, se mi fate le lasagne, aspettatevi grandissimi mugolii di soddisfazione.
Ora, dovevo farne una versione tutta mia. E niente, mi è venuto in mente la vasocottura, tecnica che, per la prima volta, ho visto realizzata da Pietro Parisi (molto, molto bravo). Con la complicità di Sonia, che mi ha aiutata a reperire tutte le informazioni da Pietro Parisi, ho deciso di lanciarmi in una prova: lasagne in vasocottura. De vasocottura: si mette ciò che vogliamo cuocere con questa tecnica (famosa la parmigiana) in un vasetto, che può essere il classico da marmellata, con la guarnizione in plastica o quello con il coperchio a vite. Cambia la temperatura di cottura, rigorosamente effettuata a bagnomaria: con il tappo con guarnizione in plastica, a 110°, con il coperchio a vite, a 140°.
In ogni caso, cottura prolungata. Per esempio, una lasagna con ragu di carne, anche due ore. Io ho lasciato un’ora e mezza solo perché non avevo presenza di carne.
Veniamo alla composizione della lasagna: lasagne di zucca (con zucca nell’impasto), funghi porcini, stracciata di Venafro, besciamella alla castagna, con qualche pezzo di caldarrosta e per concludere qualche listarella di speck (che in realtà cale solo se volete anche un tocco sapido, se preferite restare sul dolce, potete evitarlo).
Ingredienti: non si scappa, conta l’origine. Zucca mantovana o comunque un’ottima zucca consistente. Che ogni tanto, quelle che trovo a Roma sono acquose da morire e insapori. Invece, questa mantovana ha un retrogusto di nocciola e di castagna che mi hanno indotto a unirla proprio a quest’ultima. Funghi porcini (colti dal suocero) e besciamella fatta con parte di farina di castagne, per ricordare il retrogusto della zucca.
La stracciata molisana è un formaggio particolare: una mozzarella morbida, sapida vellutata … insomma particolare. Se dovessi sostituirla, più che con un fiordilatte, con una provola dolce. E lo speck, se vi piace quel gusto affumicato (a noi piace).
Perché la vasocottura? Per quanto mi riguarda, soprattutto per il concentro di profumo e, sì, anche per la morbidezza. Ma il fatto che tutta cuocia senza mai aprire il tappo, non so se rende l’idea di quello che succede quando lo aprite. Io stavo lì, con la macchinetta fotografica in mano, indecisa se posarla e mangiare o fare le foto. Solo il mio enorme rispetto rarivissiano ha fatto sì che desistessi.
Altre due caratteristiche molto utili:
- Permette una grande conservabilità dei cibi cotti in questo modo. Pietro dice fino a un mese (non posso verificarlo perché la lasagna ha fatto una fine rapida e veloce)
- Tanto per fare una citazione, il vasetto a tavola è da porca figura, con gli ospiti tutti a chiedersi e “questo cos’è”??
Ricetta quindi (mentre mi faccio il segno della Croce e aspetto il verdetto).
Ingredienti
- gr. 200 di farina 0 di grano tenero + un po' (ho fatto un paio di vasetti e con la pasta avanzata delle tagliatelle. Aumentate il ripieno in modo proporzionale, se volete tutti vasetti)
- gr. 100 di semola di grano duro
- gr. 60 di purea di zucca mantovana ben scolata
- 3 uova
- 40 g di burro
- 20 di farina di castagne
- 20 g di farina 00
- 500 ml di latte
- 4 funghi porcini medio grossi
- 200 g di stracciata ( o provola dolce o mozzarella)
- 40 g di speck
- 4-5 caldarroste
Procedimento
- Per la pasta, mettere sul tagliere le farine a fontana con al centro le uova e la zucca in purea. Siccome le farine non assorbono mai allo stesso modo i liquidi e in questo caso c’è anche la zucca, tre etti ci vogliono ma ne tengo ancora a portata di mano per aggiungerla all'occorrenza mentre impasto. (a me è servito un altro cucchiaio)
- Lavorare molto bene ed energicamente l'impasto fino ad amalgamare completamente gli ingredienti e fino a quando non diventa liscio, aggiungendo, se necessario, della farina.
- Farlo riposare coperto con una ciotola per una mezz'ora.
- Riprendere l'impasto e stenderlo sottile con il matterello.
- Impugnare il matterello tenendo le mani vicine e facendo pressione con il pollice e il palmo appena sotto. Partire dal cento e ruotare spesso la sfoglia. Man mano che cresce la ruoto arrotolandola sul matterello. I fianchi devo ondeggiare. Per farla tonda, far scorrere le mani su e giù per il matterello.
- Una volta stesa, lasciare la sfoglia ad asciugare intanto che si prepara la besciamella.
- Mettere a bollire il latte tenendone da parte un bicchiere.
- Nel frattempo sciogliere il burro a fuoco lento, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
- Togliere il burro dal fuoco e incorporare a poco a poco le farine mescolando con energia per evitare che si formino grumi.
- Aggiungere il latte bollente un poco per volta.
- Rimettere la salsa sul fuoco e continuare a rimescolare fino al bollore.
- Aggiungere alla fine tre o quattro caldarroste tagliate in pezzi.
- Tagliare i funghi porcini a listarelle e farli cuocere per qualche minuto in una padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Regolare di sale.
- Tagliare in pezzi la stracciata molisana e in listarelle lo speck.
- Composizione del vasetto
- Tagliate dei cerchi di pasta all’uovo dello stesso diametro del fondo del vasetto scelto (ne serviranno 4 o 5 a seconda dell’altezza). Buttarli nell’acqua salata bollente e, quando riprende bollore, toglierli con la schiumarola, passarli nell’acqua gelata e posarli su di un telo di lino. Una volta terminato di cuocere la pasta, versare un cucchiaio di besciamella sul fondo del vasetto, mettere un primo disco di pasta e sistemare strati di stracciata e besciamella, funghi porcini, pezzi di caldarroste e speck, fino a raggiungere l’altezza desiderata. Chiudere ermeticamente il barattolo.
- Posizionare il tutto in una teglia e versare acqua fino a metà dell’altezza del barattolo e mettere in forno alla temperatura necessaria: 140 con vasetto a chiusura ermetica e 110 con vasetto con guarnizione di plastica.
- Cuocere per un’ora e mezza. Portare in tavola senza aprire prima il vasetto (oppure conservare in frigo, sempre senza aprire).
43 Comments
Cecilia
16 Ott 2014 10:10 am
Io ti farei vincere assolutamente!!!
Caris
troppo cara sei <3
sabrina
16 Ott 2014 10:10 am
Non posso fare altro che dirti GRAZIE! e ancora GRAZIE per aver spiegato nei dettagli la tecnica della vasocottura che mi intriga da matti.
L’ho sempre pensata per tante preparazioni di carne o pesce o verdure ma mai e dico mai per una pasta.
Sei stata bravissima, coraggiosa, precisa, tecnica e fantasiosa.
Questa lasagna è succulenta a tutti gli effetti.
Complimenti!
Me la studio per benino.
Grazie ancora.
Sabrina
Caris
ma grazie a te per averla proposta! io l'aspettavo da decenni, che la amo, questa bendettissima lasagna!!
Flavia
16 Ott 2014 10:10 am
…io ti inviterei anche, ma so già che non verresti ….. perciò dopo aver letto questa meravigliosa ed origilassima lasagna…quasi quasi ti direi, invita tu me ;)
Caris
Senti tesora, dopo aver visto le tue brioche, se non mi inviti mi offendo eh! mi trasferisco un paio di giorni eh!
Mariella
16 Ott 2014 12:10 pm
Eccolo là! il tocco di genio, quel qualcosa in più che solo a te poteva venire in mente!
Caris
nono, il genio è parisi..però grazie <3
Monica
16 Ott 2014 02:10 pm
Adoro la vasocottura, l’ho sperimentata per dei chutney, ma mai avri pensato di usarla per la lasagna: sei geniale. E questi abbinamenti, vogliamo parlarne? Adoro tutto, e non conoscendo il sapore della tua stracciata vado a naso (ed occhio) e ne resto proprio conquistata. Complimenti, stupenda!
Caris
grazie! pensa che è stata la mia prima vasocottura! e ora la ripeterò per la parmigiana! tutta da studiare!!
giulia
16 Ott 2014 03:10 pm
Beh, qui siamo davvero oltre! In questi giorni ho visto lasagne bellissime ovunque, ma questa è senza dubbio la più originale e sorprendente. L’idea di variare la tecnica di cottura è a dir poco geniale e gli ingredienti di qualità che hai sposato con eleganza fanno il resto. Complimenti davvero!
Caris
ok, oggi mi state facendo emozionare:DD
valeria
16 Ott 2014 06:10 pm
Spettacolo!
Mi ha sempre affascinato la vasocottura, mi hai fatto venire voglia di studiare.
Poi la besciamella alle castagne te la copio presto :)
Caris
uh sì, io voglio provare sulla parmigiana, assolutamente!!!grazie!
Mai
16 Ott 2014 07:10 pm
Che ingredienti meravigliosi!!! E tutti dentro un basetto??? Questa è da capogiro signori!!!!
wow!
Caris
eh ma parli tu????<3
Lidia – The Spicy Note
16 Ott 2014 10:10 pm
Il profumo lo sento fin qui, apri il coperchio ed esce una sinfonia di sapore!
Bellissime, complimenti|
LIdia
Caris
Grazie Lidia!
Sonia C.
17 Ott 2014 01:10 pm
Mamma mia che bravura e fantasia, insieme! Questa lasagna ha tutto: colori, profumi, sapori, “morbidezza”…
Complimenti davvero!
Caris
grazie mille!
pasqualina
17 Ott 2014 10:10 pm
A parte la lasagna che ha un’aria incredibilmente inviante ma mi chiedo proprio la stessa zucca abbiamo?? Uguale uguale uguale???? Siamo sister non c’è che dire….
Caris
ahahahahah è verooooo!! ne ho comprate altre due!!! sono diverse, sempre mantovane! se ti dico di comprarne altre, sono certa che le compri uguali!!!!!
barbiemagicacuoca
19 Ott 2014 05:10 pm
per me hai vinto tu…tecnica di cottura e scelta e abbinamento degli ingredienti perfette!
baci
giorgia
Caris
grazie sei troppo gentile <3
Viviana
21 Ott 2014 11:10 am
Un’idea meravigliosa la vasocottura… non ho parole, sei stata geniale!!!
Oltre a sublimare la lasagna e gli ingredienti stupendi che hai usato, è davvero da porca figura a tavola!!
Bravissima!!!
Caris
:DDD grazie!
Arianna
22 Ott 2014 01:10 pm
Caris questa volta la vittoria è tua! Voglio che sia tua!!! Voglio corrompere i giudici per farti vincere!!!
Una lasagna in vasocottura!!!
TU SEI GENIALE!!!
Caris
E' una minaccia?:DDDDD
alessandra
23 Ott 2014 09:10 am
senti, caris, facciamo così: anche se non lo fai aposta, continua, ti prego, continua.
E mi fermo qui, perchè altrimenti la conversazione prenderebbe una piega indesiderata ;-)
ma ci siamo capite,no? ;-)
Caris
comandi:DDD
Francesca
24 Ott 2014 04:10 pm
WOW
non mi vengono altre parole. Complimenti davvero per la scelta degli ingredienti ( la stracciata è una delizia!) e soprattutto per questa cottura azzardata ma geniale. L’effetto è fantastico!
Caris
Grazie:DD
Antonio Mingione
03 Nov 2014 12:11 am
Veramente complimenti per la tecnica e gli abbinamenti degli alimenti. La proverò sicuramente, giacché la tecnica mi incuriosiva già tempo. Ho solo dei dubbi: Innanzitutto viene a mancare la famosa e tipica crosticina che caratterizza la lasagna (cosa recuperabile con l’intensità dei profumi sprigionati) e poi come lo servi il vasetto? Non è pericoloso? Mi aspetto che sia molto caldo, no? Si possono usare tutti i vasetti con la guarnizione o la temperatura di 110 gradi può alterare la gomma stessa, facendo danni al cibo e alla salute? Ci vogliono vasetti ad hoc? Grazie e ancora complimenti.
Caris
Sì, in questo caso la crosticina manca e si sceglie questo tipo di cottura quando si vuole puntare su morbidezza e profumo. Il vasetto non va servito immeditamente, si lascia rafrreddare fino a quando sarà maneggiabile (tanto l'interno resterà comunque ben caldo. Se usi i vasetti con la guarnizione, a 110 gradi non suiccede nulla. Se usi quelli normali (che si usa per la confettura) puoui arrivare fino a 140, come dicevo nel post. Diciamo che è una tecnica tutto sommato antica, riportata in auge da alcuni cuochi molto bravi. Quindi si possono usare vasetti comuni!
Federica capaldo
16 Feb 2015 11:02 pm
Complimentoniiii… Domani proporró queste splendide lasagne ai miei amici, solo che non ho tempo di impastare la sfoglia e per tal motivo la compreró…. Come dovró dunque procedere con la cotturA? Mi conviene bollirle prima? Grazie mille!
Caris
dipendi da quella che compri! se è quella ruvida, fatta a mano, allora conviene bollire prima, se è quella molto sottile, no!
chiara
27 Ott 2015 04:10 pm
Ma il vetro del vasetto non si spacca? Nonostante stia così tanto tempo in forno?
Caris
no, se cuoci a quelle temperature e a bagno maria!
chiara
27 Ott 2015 04:10 pm
Da quanti mL è il vasetto che hai usato?
Caris
i classici vasetti da marmellata, quelli fra i 400 e 500 g. Ma puoi regolarti in base al livello di monoporzione che vuoi ottenere!
luca
31 Mar 2017 06:03 pm
Ciao, sto cercando di sperimentare la vasocottura e, documentandomi, ho letto in un sito di non cucinare funghi, poichè le tossine sprigionate nella vasocottura non si disperderebbero, come invece accade nella cucina tradizionale.
Ho visto che nella tua ricetta hai usato invece i porcini, hai informazioni aggiuntive?
Allego link (cerca la parola tossine), grazie e ciao,
Luca
http://www.6sicuro.it/cucina/vasocottura
Caris
Ciao Luca. Io ho fatto cuocere i funghi prima di inserirli nel vaso.
In ogni caso, volessi inserirli da crudi, chiederei prima a un chimico tipo Bressanini. O qualche esperto del settore.
Il sito che mi mandi tu, sbaglio o è un sito di assicurazioni??
Caris
allora, ti metto qualche sito. Intanto non tutti i funghi hanno tossine termolabili ma solo alcuni. In ogni caso meglio cuocerli a lungo tutti e per un certo periodo ( e a maggio ragione prima di inserirli in vasocottura).
http://enciclopedia.funghiitaliani.it/termine.php?show=2645
http://www.funghidaspromonte.it/2011/12/05/funghi-digeribilita-tossine-termolabili-e-false-intossicazioni/
spero possa esserti utile.
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