Risotto asparagina, vongole e fave
Prima che gli ingredienti non si trovino più, è il caso che posti questo benedetto risotto. E’ un po’ che l’ho preparato, diciamo verso il primo Maggio. E quindi procrastinare non era più possibile, pena il non riuscire a trovare più gli ingredienti! L’asparagina, a dire il vero, viene direttamente dalle fruttuose uscite di mio suocero per boschi, campagne e campi. Ma si trovano dai buoni fruttivendoli, dai.
Le fave, per un altro po’ ci sono; ecco, a dire il vero è quello per cui mi son decisa, la paura che finissero! O ora o l’anno prossimo. Le vongole ci fanno dormire sogni relativamente tranquilli, che ormai si trovano sempre e comunque.
Il risotto, questo sconosciuto. Per me, è la preparazione più difficile della cucina. Fare un buon risotto all’onda è difficilissimo. Anche io, anni fa, cedevo al fascino del cilindro di risotto, chiaro segno di un riso fatto male, diciamolo tranquillamente, ma all’epoca non lo sapevo. Ora mi sono messa a studiarlo, grazie agli input di Nostra Signora dei risotti e di un amico (ingegnere cervellone appassionato di cucina..e ditemi voi se c’è combinazione peggiore:D) che di risotto all’onda stile Marchesi potrebbe scrivere un trattato. Io ho i suoi appunti e li tratto come oro.
Questo non vuol dire affatto che faccia un risotto all’onda come si deve ma sto studiando. Pian piano ci arriverò! Intanto la teoria è più chiara, e questo è un vantaggio.
In attesa di futuri studi matti e disperatissimi, vi lascio questo risotto con ingredienti (ancora per poco) di stagione.
Una nota: per il beurre blanc, potete sempre guardare questo bel post di Sara.
Ingredienti
- 100 g di riso carnaroli (io Veneria)
- 1 l di acqua per il brodo
- 70 g di asparagina selvatica
- Mezza cipolla
- 30 g di fave già sgusciate
- 500 g di vongole (ne useremo solo una parte)
- Uno spicchio d’aglio
- Due cucchiai di olio evo
- 20 g di burro
- Mezzo bicchiere di vino bianco
Procedimento
- Tagliare l’asparagina: tenere da parte le punte.
- Fare un brodo con il resto dell’asparagina, la mezza cipolla, il litro di acqua
- Mettere l’olio evo in una pentola, far soffriggere l’aglio e versare le vongole, tenute precedentemente in acqua fredda un paio di ore e poi scolate per un’altra ora. Aspettare che si aprano, filtrare il liquido uscito e unirlo al brodo di asparagina. Tenere le vongole da parte.
- Lessare in acqua leggermente salata le punte di apsaragi (per un minuto circa) e scolarel e versarle in acqua fredda (questo le manterrà di un bel colore verde). Lessare in acqua leggermente salata le fave fresche e cuocerle per cinque minuti. Scolarle e versarle in acqua fredda.
- Preparare il risotto: in una pentola dal doppio fondo (meglio in una risottiera, se l’avete)versate il burro e fatelo sciogliere. Versare il riso e tostatelo per circa un minuto. Quande il riso farà un rumore “vetroso”, la tostatura sarà terminata.
- Versate il vino bianco e fate sfumare.
- Unite un mestolo di brodo (quel tanto che serve a superare il riso di mezzo dito) e non toccatelo per i primi munti. Man mano che il liquido si assorbe, girate il riso a partire dai bordi verso il centro, delicatamente. Servirà a uniformare la temperatura di cottura e a verificare il momento in cui aggiungere altro brodo. Aggiungete altro brodo solo quando la resistenza al cucchiaio cade, è il momento di versare altro brodo.
- A due terzi di cottura aggiungere metà delle punte di asparagina e metà delle fave. Un minuto prima, aggiungere delle vongole sgusciate.
- Ogni riso ha un tempo di cottura a se. Io non amo il riso stracotto, anzi, mi piace che il chicco si senta bene. Quindi sto studiando questa qualità di riso per capire quando fermarmi. Per ora siamo sui 13-14 minuti (e si contano dalla fine della tostatura). .
- Al termina della cottura si passa alla mantecazione: io, come fa Marchesi (o almeno ci provo). Tolgo dal fuoco, metto il coperchio e, senza toccare nulla, lascio riposare per circa un minuto. Poi aggiungere il buerre blanc, e dare una energica mescolata ma senza esagerare. Dopo questo, fare avanti e indietro con la pentola per creare l’onda e versare nel piatto. Decorare con le punte di asparagi, le vongole e le fave rimaste.
6 Comments
Nameilaria lotti
22 Mag 2015 10:05 am
nell’attesa di ottenere anch’io un’onda non dico perfetta, ma almeno decente :)), ammiro il tuo riso dalla cremosità unica e abbinamenti insoliti!
Caris
eh, quello è il sogno di tutti:DD
Francesca
22 Mag 2015 04:05 pm
Bellissimo piatto Caris!
proprio per il mio compleanno ho apprezzato l’abbinamento vongole asparagi ma con delle orecchiette fresche invece del riso. Mi sono piaciute moltissimo!
un abbraccio
Frankie
Caris
provalo col riso, magari rinnovi lo stesso sapore! grazie cara<3
Andrea Pacini
23 Mag 2015 11:05 am
Pare ovvio ma non è : risotto non è insalata di riso.
Benvenuta nel club.
Caris
e soprattutto non è cilindrico.
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