La New York style Cheesecake di Martha Stewart
Ho pensato molto sul fatto di scrivere questo post o meno.
La paura era, ed è, di poter in qualche modo deludere. Ho visto, nella pagina degli sfidanti dell’mtc, molte versione del cheesecake salato e di quella dolce, con tanti abbinamenti, fantasia alle stelle e decorazioni sempre in primo piano (perché, se non lo sapeste, questo mese l’MTc è tutta sul cheesecake di Anna Lou e Fabio). Che poi a me piace molto (certe volte sono spericolata, lo so), pensare a abbinamenti particolari e decorazioni varie.
Ma qui il mio problema è stato uno: da quando ho saputo che la sfida del mese riguardava il cheesecake, ho subito capito che avrei potuto realizzare quello che da tempo progettavo di fare: ovvero scrivere un post sull aversione della new york cheesecake, molto classica e molto basilare, che ho cercato per anni. Quindi, cari Alessandra, Anna lou, Fabio, non me ne vogliate: questo sarà un post di spiegazione tecnica più che di creatività, ma lo faccio solo per un motivo: dopo anni e anni, ho trovato LA ricetta che sognavo e mi sembra un delitto non condividerla. Poi magari l’avranno già fatta in questo modo i tanti partyecipanti che, purtroppo, non ho avuto modo di leggere con attenzione ma rischio.
Antefatto: i racconti mirabolanti di amici appena tornati dalla Grande Mela, che mi raccontavano della cheesecake diversa da tutte le altre, per consistenza, altezza, gusto, struttura. E io lì, ad arrovellarmi. Mi parlavanio di questa torta liscia e dal bordo perfetto. E allora sono andata a curiosare fra libri e blog e il prioblema che si presentava era sempre lo stesso: “ho avuto dei problemi a sformarla”, “scusate per il bordo ma la cheesecake è così”, ” dentro è ottima anche se bruttina”. Oppure si vedeva questo bordo rigido perché molto cotto, con una consistenza diversa dall’interno. O, ancor peggio, nella foto della fetta si vedeva la consistenza degradare dal bordo al centro. Alcune volte, le crepe in superficie.
Non poteva essere.
Tempo fa mi sono rivolta ad una mia amica storica, Rossana, che vive negli States da tanto ma che ha una cultura gastronomica spaventosa. Sapevo che, chiedendo a lei una ricetta, non avrei sbagliato e così è stato. Lei mi ha detto che, per quanto riguardava la NY cheesecake, la migliore che avesse mai fatto era quella di Martha Stewart: sia per ricetta che per procedimento,.
Ho visto questo video e letto le piccole modifiche apportate dalla mia amica, e l’ho provata subito.
Me ne sono innamorata ancora prima di assaggiarla e vi spiego perché.
A parte la ricetta, pensaimo al procedimento: si avvolge la teglia in carta stagnola. Si cuoce in forno a bagno maria. Si lascia dentro il forno spento per un’ora almeno. Si tiene in frigo per tutta la notte.
E guai a saltare uno di questi passaggi.
Be, volete sapere che succede? Che alla fine ci si ritrova una torta che si è staccata automaticamente da sola di un paio di mm dal bordo. Non bisogna far altro che togliere il fianco della teglia (teglia con bordo removibile è condizione necessaria per la buona riuscita. Necessaria ma non sufficiente.) e vi ritroverete una cheesacake alta, perché alta deve essere, pulita e precisa come pochi, con una morbidezza interna da far commuovere. A New York non mettono crosta sul bordo, non mettono nulla sopra, ma la servono con frutta spadellata.
Io, per onorare il regolamento, ho spadellato la frutta e messo tutto sopra e, assaggiandola ho pensato a ciò che dice Martha nel video: “ultra, ultra, ultra Delicious”.
Dovete scusare le brutte foto ma vi confido, come farei con un gruppo di amici, che ho preparato il tutto mentre componevo il buffet per la comunione di mio figlio. Quindi il delirio l’ha fatta da padroni. Il passo passo ho cercato di farlo…per la foto della fetta mi sono ingegnata ma veramente è stata una fetta rubata a qualcuno e fotografata nel caos generale.
Perdonate la sciatteria nella presentazione ma continuo a credere che il gusto sia speciale e autentico e pesno che valga la pena provarla. Anche a persone che mi giuravano di fare la migliore cheesecake possibile, questa ricetta ha fatto cambiare idea. Ed il merito della Stewart è tutto nell’aver studiato un metodo ad hoc.
E allora ecco qui, per la sfida dell’mtc 58, con la scelta fatta da Fabio e Anna Lou, la mia NY cheesecake di Martha Stewart ( una delle donne più affidabili dell’universo), con di seguito le foto del passo passo.
Ingredienti
- Per la base (io ho fatto metà dose usando una teglia di 21 cm di diametro)
- 200 g di graham crackers (o digestive, io ho usato questi)
- 85 g di burro
- 25 g di zucchero
- 1 pizzico di sale
- Per il ripieno 1600 g di cream cheese (io ho usato il Philadelphia)
- 450 g zucchero semolato
- 70 g farina A.P. (la all purpose americana è la nostra 00)
- 225 g panna acida (sostituibile con yogurt greco)
- 2 cucchiaini di estratto di vaniglia (o i semi di un baccello)
- 280 g uova (5 circa)
- Buccia grattugiata di un limone (facoltativa, ma altamente consigliata)
- per il topping
- 500 g di fragole
- 200 g di zucchero semolato
- una bacca di vaniglia
Procedimento
- Portare il forno a 175?C. Imburrare accuratamente una teglia a cerniera del diametro di 25 cm
- Tagliare due rettangoli di alluminio lunghi piu’ o meno 50 cm disporli a croce sul piano di lavoro.
- Appoggiare al centro la teglia imburrata e piegare i lembi dell’alluminio sui bordi della tortiera, in modo da creare una barriera per l’acqua. Se i lembi di alluminio sono troppo alti ripiegarli al di sotto del bordo della teglia.
- Per la base Ridurre i crackers o i digestive in polvere con un robot da cucina o anche mettendoli tra due strati di pellicola per alimenti e passandoci su il matterello. Metterli in una ciotola, aggiungere lo zucchero ed il sale, mescolare bene e poi incorporare il burro fuso. Versare questo composto nella teglia e compattarlo sul fondo della teglia usando il dorso di un cucchiaio, o anche il fondo di un bicchiere (per un risultato piu’ omogeneo)
- Volendo si puo’ tranquillamente fare con le dita. .
- Mettere la teglia in freezer per 30 minuti prima di cuocerla (in bianco) per 15 minuti fino a che sara’ compatta e dorata.
- A cottura ultimata, lasciare che si raffreddi completamente.
- Per la torta: Mettere il formaggio nell'impastatrice e lavorarlo a velocità media con l’accessorio a foglia in modo da renderlo cremoso e gonfio. Di solito ci vogliono almeno 5 minuti di lavorazione, avendo cura di pulire, di tanto in tanto, le pareti della ciotola con una spatola. Nel frattempo, in una ciotola a parte mescolare la farina e lo zucchero . Quando il formaggio sara’ pronto aggiungere poco alla volta il mix di farina e zucchero mescolando a velocità bassa, fino a che sara’ perfettamente incorporato. Incorporare la panna acida, la vaniglia e la buccia di limone grattugiata Aggiungere una per volta le uova, assicurandosi che ognuna sia perfettamente assorbita, prima di aggiungerne un’altra. Lavorare il composto a velocita’ bassa, bisogna evitare di creare troppa aria all'interno
- Cottura: Portare ad ebollizione un paio di litri di acqua. Preparare una grossa teglia alta più o meno quanto la teglia a cerniera apribile e poggiarvi su la teglia a cerniera apribile. Versare il composto della cheesecake nella teglia a cerniera (la riempira’ fin quasi all’orlo) Porre le teglie sul ripiano centrale del forno. Versare l’acqua nella teglia grande facendo in modo che arrivi a meta’ dei lati della teglia a cerniera. Cuocere per 45 minuti a 175?C, poi abbassare la temperatura a 160 e cuocere per altri 30 minuti. La torta apparirà piuttosto solida ai lati, ma ancora un po’ morbida al centro.
- Lasciare la torta nel forno spento a fessura per almeno un’ora. Rimuovere la teglia dal bagnomaria e dalla protezione di alluminio e lasciare che si raffreddi completamente poggiata su una gratella. Mettere in frigorifero, senza coprire, almeno 6 ore, ma preferibilmente una notte intera. Prima di aprire la cerniera, passare la lama di un coltello lungo il bordo superiore della teglia.
- tagliare le fragole, metterle in padella con lo zucchero, i semi di vaniglia e lasciar cuocere finché non verrà fuori un bello sciroppo (pochi minuti basteranno).
- Accompagnare alla torta.
36 Comments
Alice
24 Mag 2016 10:05 pm
Mi hai fatto venire troppa voglia! deve essere fenomenale. Grazie, spero di farla prestissimo!
Caris
eh, la prima volta mi ha scioccato:))
Giulietta | Alterkitchen
24 Mag 2016 10:05 pm
Per la prima volta ho provato anche io la cottura a bagno maria del cheesecake, e non c’è proprio paragone alcuno con la cottura diretta… è semplicemente perfetta!
Io ho solo avuto un problemino, che non so se è solo mio: ho avvolto con due strati di carta stagnola (per il resto ho agito come dici tu: cottura a bagno maria, poi riposo in forno di un’ora, una notte in frigo), ma quando l’ho tolta c’era un po’ di acqua dentro (e non era entrata da sopra).. possibile fosse condensa? Non ha inficiato la riuscita della torta (per nulla), ma mi ha fatto molto strano.
Toh, tecnica contro tecnica!
E comunque si vede che la consistenza del tuo cheesecake è da sogno!!
Caris
ti ho risposto di là;)
Cecilia
24 Mag 2016 10:05 pm
Cara Caris, cosa intendi con cream cheese? E con farina A.P.?
Perche questa è invitante, davvero molto, con quel fondo bassino e la crema morbida mmmhhhh!!!!
Caris
allora, philadephia e AP vuol dire all purpose..quindi normale 00!
Fabiana
24 Mag 2016 10:05 pm
opssss….e finalmente eccolo il cheesecake!!!
Non me ne voglia nessuno, la creatività questo mese ha sbancato il banco, però finalmente arriva quello che io riconosco con il nome che porta, saranno le vacanze americane, saranno i telefilm, sarà quel che sarà, ma io scelgo quella torta lì tutta la vita!!!!
Caris
:)))) anche per me è quella lì! <3
Elisa Dondi
25 Mag 2016 12:05 am
Aspettavo questa! Nonostante le prove creative aspettavo questa. Avrei voluto farla anch’io ma non avevo una ricetta così dettagliata come ora trovo la tua. È non ho voluto rischiare. Ora non ho scuse per rifarla. Grazie del post tecnico e generoso. Ciao!
Caris
ma grazie a te e scusa il "brutto" post (che le foto sono orrende!)
Michael
25 Mag 2016 03:05 am
Ti aspettavo. E sono sincero, ti aspettavo con un abbinamento diverso e accertato come quelli che sei solita a fare. Invece sono piacevolmente sorpreso perché è il primo che vedo “vero”. Con quella consistenza che deve avere e il sapore acidulo dato dal cream cheese e la sour cream e il limone. E non preoccuparti, dalla foto si vede turo quello che si deve vedere. Perfetto, come sempre.
Michael
Caris
avevo pensato ad abbinamenti particolari..ma solo dopo questa. Perché per me resta la migliore che ho. Sapevo che sarebbe stato meglio buttarsi a capofitto su una ricetta più creativa ma non ho avuto cuore: questa ricetta, regalatami da un'amica, mi ha resa felice. perché non condividerla?
Gaia
25 Mag 2016 09:05 am
Bellissima, e mi stupisce il fatto che non abbia proprio una benché minima traccia di crosticina colorata di lato.
Mi toccherá provarla presto!
Grazie a Rossana e a te!!! Baci
Caris
cotta in quel modo, resta così. e la gente che è NDATA A NEW YORK, MI CONFERMAVA :))
Maria Chiara
25 Mag 2016 11:05 am
Magnifica ricetta che cercherò di ripetere quanto prima. Solo ho bisogno di una precisazione: il forno deve essere già caldo o si inforna tutto a freddo ? Grazie (Maria Chiara)
Caris
Ciao! forno già caldo! e fammi sapere!
Piera
25 Mag 2016 11:05 am
Aspettavo la ricetta perfetta del cheesecake e questa credo lo sia!!! Volevo solo chiedere conferma della quantità di philadelphia, 1600 grammi?
Grazie
Piera
Caris
Sì, so che sembra tanto ma lo è anche il diametro della torta! la NY cheese si sviluppa in altezza!Io mi trovo bene facendo metà dose e usando una teglia con fondo removibile di 21 cm.
Patty
25 Mag 2016 11:05 am
Ti adoro, e come ti ho detto su FB, trovo che la NY cheesecake sia il mio tipo ideale di cheesecake. Sarà il ricordo che ne porto dalla grande mela, dove ho potuto assaggiarla decine di volte, alcune imbarazzata dalla dimensione della fetta, alta almeno 12 cm ed assolutamente perfetta. Ho il libro di torte della Martha Stewart dove per altro suggerisce una quantità di versioni meravigliose, ma questa resta per me l’eterno coup de coeur.
E che sia straordinaria si vede, si vede alla grande anche da foto rubate che non nascondo nulla della perfezione della tua preparazione.
Grazie infinite e un forte abbraccio. Pat
Caris
<3 mi manchi tanto, sai??? ci si rivede?
Mariella
25 Mag 2016 02:05 pm
Adesso basta cheese cake per un po’, ma, alla prima occasione, questa la faccio! Voglio proprio provare la cottura a bagnomaria
Caris
mi fa piacere e fammi sapere che ne pensi <3
Marta
25 Mag 2016 02:05 pm
Per me la cheesecake del cuore è quella della “zia Betsy”, ricetta di una zia americana di una ex ragazza di un amico di mia sorella. Le dosi somigliano a questa, solo prevede il succo del lime invece del scorza di limone e la panna acida viene usata solo per il topping. La cottura invece non viene fatta a bagno maria, ma dopo aver letto il tuo post e le spiegazioni non posso far a meno di provare questo procedimento.
Un’ultima domanda a chi è stata rubata la fetta non ha fatto nessun reclamo? Un abbraccio
Caris
in realtà sì, e gli è stata ridata subito dopo ;)
Fabio
25 Mag 2016 06:05 pm
Ho sempre la sensazione che la ricetta da presentare per l’MTc è quella che ci sentiamo dentro, quella che nasce pian piano o che ci portiamo dietro da un po’. E come potevi fare a resistere dallo sperimentare questa tecnica. Tra l’altro, stiamo parlando di una di cui, come dire, ci può fidare! Ed il risultato sta lì a dimostrarlo. Come tu poi abbia fatto a realizzarla (e a fotografarne la fetta!) nonostante l’impegno della comunione, questo è un mistero che non sapremo mai! :-D
Grazie!
Caris
ahahahaha è stata dura, davvero:DD
Tritabiscotti
27 Mag 2016 03:05 pm
Grazie per averci regalato questa tecnica di cottura, che non conoscevo proprio…! Scommetto che gli invitati alla comunione saranno stati contentissimi!
Caris
:))) sì!
Anna Luisa
28 Mag 2016 04:05 pm
Non c’è nulla da fare, Martha Stewart è una garanzia, così come lo sei tu mia cara. Non dubitavo che ti sarebbe riuscito un cheesecake perfetto ed avrei messo una mano sul fuoco che avresti fatto il NY cheesecake.
La consistenza è magnifica e si vede bene dalla “fetta rubata”.
Complimenti e grazie per aver trovato il tempo di prepararci questo magnifico cheesecake nonostante i tanti impegni ;-)
Baci
Anna Luisa
Caris
Grazie a voi per questa sfida che aspettavo da tempo:))
Silvana
15 Lug 2016 12:07 am
Da quando ho visto questa ricetta sogno di prepararla. Ora ci sono, quasi! Volevo chiederti una precisazione a proposito del Philadelphia: dici che dimezzi la quantità per la teglia di 21 cm. Gli altri ingredienti restano invariati? Grazie e complimenti
Caris
Ciao Silvana, scusa il ritardo ma ho difficoltà a controllare il blog in questo periodo!
Non so se tu l'abbia già fatta, ma intendevo di dimezzare tutto, non solo il formaggio!
Baci!
Oltraggiosi, indecenti chocolate cookies | Cooking Planner
24 Lug 2016 10:07 pm
[…] sono buoni davvero, questi cookies di Martha Stewart. Che, un po’ come per i crinkle e la cheesecake, ha una speciale abilità nel rendere al meglio tutta la tradizione americana. Questi sono fra i […]
Silvana
25 Lug 2016 11:07 pm
Fatta! Veramente squisita!In un pomeriggio, in 4 adulti+ 1 bambino l’abbiamo quasi divorata tutta…anche senza fragole!
Caris
ma benissimo! se poi mi mandi una foto, la mettiamo sul blog;)
Silvana
31 Lug 2016 08:07 pm
Ahimè non ho foto… dovrò rimediare preparandola di nuovo..!
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