Il Donna Rosa Tiramisù per l’mtc!
I pomeriggi delle vacanze estive. Ma anche i pomeriggi del sabato delle vacanze di Natale. Me li ricordo ancora, pietra miliare della mia giovinezza. Non so voi ma io li passavo, causa suggerimento insistente di mia madre, guardando le commedie sentimentali italiane degli anni ’50 e ’60 e ‘70 e alla fine ne sono stata totalmente presa. Tutti, me li guardavo: Gianni Morandi e Laura Efrikian (lui che canta “fatti mandare dalla mamma” e io che sogno qualcuno che davanti a scuola, dalle suore, faccia altrettanto con me); Caterina Caselli e Laura Efrikian, che vinceva la palma di sfigatissima dell’epoca, su ogni film e a ogni latitudine (e “Perdonoperdonoperdono” che sognavo di cantare in qualche remota manifestazione a qualche sconosciuto ragazzino); Rita Pavone e la sua zanzara (e io che invidiavo il collegio femminile pur andando dalla suore, e quindi non si capisce il perché della mia invidia).
Insomma, potrei snocciolarveli come le tabelline. Gioco forza che, quando la Susy May ha tirato fuori la gara dell’mtc a base di Tiramisù e personaggio del cinema sexy, istantaneamente la mia testa è andata su uno di questi film e soprattutto su una delle coprotagonisti. Parlo Della Bice Valori, signori e signori, e soprattutto del film Il suo nome è donna rosa (qui un estratto del film). Perché possiamo anche dire che Albano e Romina fossero i protagonisti, la coppia d’oro e quel che volete, ma io ho sempre stravisto per il triangolo Bice Valori, Nino Taranto e Pippo Baudo. Ma lei, che donna! Il divertimento puro. Doveste avere un quarto d’ora di tempo, guardate come parla, come ammicca, come gioca, come diverte. Ogni volta rido e ogni volta plaudo alla sua capacità di attrice: Donna Rosa, o la Contessa prego, era capace di tenere sotto scacco tutti gli uomini che le capitavano a tiro. E vogliamo parlare delle sue vesti da camera? Rouches , scollature e svolazzamenti vari: la Chantelle dell’epoca insommaJ ! E si affaccia alla finestra, scosta la tenda, guarda giù, il tempo di farsi desiderare dall’innamorato di turno…suvvia, la classe non è acqua.
Con una verve così, come si fa a non creare una fila di uomini adoranti sotto la finestra? Che poi, contessa ma anche figlia del popolo, crosta croccante, fondo dolce e popolano, ma pepato, Donna Rosa si mangia la Rosetta-Power in un sol boccone.
Boccone che volevo riproporre per questo tiramisù: crosta croccante? Cosa ci può essere di meglio di una meringa al lampone? Interno morbido? Ma una crema al tiramisù al lampone è quel che ci vuole! Base popolare? Savoiardi oppure, considerato il futuro nobile di Donna Rosa , I biscotti di Reims (savoiardi di nobili natali e anche rosa per l’occasione), con bagna alla rosa (neanche a dirlo) e pepe rosa (perché che sia un tipo pepato, non si può negare).
E via! Il tiramisù di Donna Rosa è pronto!
Per quanto riguarda la mia crema, vi confesso subito una cosa: io non amo le creme del tiramisù troppo liquide. Non mi piacciono al gusto e neanche alla vista. Sarà un mio limite ma non riesco a vederci molta poesia in una crema al tiramisù che cola sui savoiardi! Ergo la mia è fatta seguendo Massari, con Panna, Patè a bombe e meringa svizzera, oltre al mascarpone ( è la dieta che lo impone, voi capite).
Ah, un’ultima cosa: sfido chiunque, dopo aver guardato quel video, a non avere la canzone in testa per giorni. La canto da una settimana.
Passiamo al tecnico ora.
Una nota per la meringa al lampone, che ho preso da Pinella, su ricetta di Nicolas Bacheyre: perché si usa l’albumina in polvere’? Perché la meringa è fatta da albume e zucchero, ergo acqua, proteine e zucchero. Se voglio fare una meringa al lampone, che contiene molta acqua, non posso aggiungere l’albume intero perché ci sarebbe uno sbilanciamento sui liquidi. Usiamo quindi l’albumina in polvere che apporta solo proteine, mentre alla purea di lampone lasciamo apportare i liquidi necessari!
Altra nota: ho usato i biscotti di Reims che sono i parenti chic del savoiardo, quelli con sangue blu e tonalità rosa:) La ricetta è identica a quella di un buon savoiardo con l’aggiunta del colorante (Felder li fa e presto li proverò). In alternativa va benissimo il savoiardo sardo.
Ultima nota: del Donna Rosa tiramisù ho fatto due versioni, il cestino di meringa e quello prete a mangè, in un barattolino. Da passeggio, insomma :)
Con questa ricetta partecipo all’mtc n. 61:
Ingredienti
- 12 g di bianchi d'uovo disidratati ( albumina in polvere)
- 120 g di purea di lamponi
- 120 g di zucchero semolato
- 120 g di zucchero al velo
- Zucchero 190 g
- Albume 90 g
- Acqua 30 g
- Mascarpone 500 g
- Purea di lampone 70 g
- Panna montata 450 g
- Meringa all’italiana 170 g
- Tuorli 80 g
- Zucchero 70 g
- Acqua 20 g
- 200 g di acqua
- 100 g di zucchero
- Mezzo bicchierino di acqua di rosa
- Qualche grano di pepe rosa
- Biscotti di Reims o savoiardi sardi
Procedimento
- Per la meringa al lampone, far idratare per qualche ora l'albumina nella purea di lamponi. Quindi, cominciare a montare la purea. Quando comincia a prendere consistenza aggiungere lo zucchero semolato a cucchiai. Ottenuta una montata soffice e lucida, a mano aggiungere lo zucchero al velo ben setacciato. "Dressare" la meringa su carta forno /silpat usando un beccuccio liscio da 10. Per creare i cestini, cercare delle forme a semisfera, riempire con la meringa e spargere sul bordo della semisfera (oppure dressare con la sac a poche) Volendo, cospargere di lampone liofilizzato. Infornare a 95°C per almeno 3 ore.
- Per la meringa italiana, in un tegame cuocere 90 g di zucchero con l’acqua fino a 116°. Quando il composto arriva a 106°, iniziare a montare gli albumi in planetaria con la frusta in terza velocità, incorporando inzialmente 90 g di zucchero. Quando la meringa sarà formata aggiungere i 10 g rimanenti.. Aggiungere a filo lo zucchero cotto a 116°. Continuare a montare con la frusta e fare intiepidire. Utilizzare subito.
- Per la crema al lampone, in un piccolo tegame cuocere l’acqua con lo zucchero a 116° C, a 106° cominciare a montare i tuorli. Versare lo zucchero cotto a filo nella planetaria (avendo cura di abbassare in quel momento la velocità al minimo) e continuare a montare forno a raffreddamento, ottenendo così la patè a bombe. Montare (solo per amalgamare, all’incirca per un minuto) il mascarpone con 1/3 della panna e aggiungere a mano la purea di lampone.Montare il resto della panna fresca. Amalgamare le tre masse: prima il mascarpone con la patè a bombe, poi la meringa e infine la panna montata.
- Per lo sciroppo, mettere in un pentolino l’acqua, lo zucchero e il pepe rosa. Portare a ebollizione e far bollire per un paio di minuti. Spegnere il fuoco, aggiungere l’acqua di rosa e far freddare.
- Comporre il dolce: per i cestini, prendere un cestino, con la sac a poche creare uno spuntone di crema, aggiungere un lampone intero, ricoprire di crema e mettere sulla base un savoiardo di reims prima passtao nello scrippo. Voltare il cestino sul piatto di portata e decorare.
- Per il bicchierino, mettere un biscotto di Reims (o il savoiardo) imbevuto di sciroppo sul fondo, aggiungere uno strato di crema, uno di lamponi freschi, ancora uno di crema e terminare con la meringa al lampone.
27 Comments
Elisa Dondi
18 Nov 2016 12:11 am
Vabbè! Spettacolo puro. Tecnicamente inarrivabile. Io guardo e mi commuovo! Ciaooooo
Caris
ma grazie!!!
Giuliana
18 Nov 2016 12:11 am
non ho paole, solo aggettivi! Bravissima poi è pure riduttivo… chapeau, ragazza, chapeau.
Caris
parla la maestra, però.<3
dani
18 Nov 2016 09:11 am
Da telefono non riesco a vedere il video ma lo farò presto perché mi hai messo una gran curiosità, è un pezzo di cinema che mi manca totalmente. Il dolce è uno spettacolo, potrebbe scapparci un’altra vittoria secondo me :P
Caris
il film devi vederlo!
la seconda che hai detto..nuuuuu
Patty
18 Nov 2016 09:11 am
Io ti adoro. Hai scatenato dei ricordi che non puoi capire. Con Rita la Zanzara ho risentito i miei primi palpiti per quello gnocco spaziale di Giannini, imberbe e che occhi mioddio…e la Valori, che per tutta la sua carriera comica in tv, non ha mai rappresentato la femme fatale anzi, totalmente asessuata moglie pazzerella di quel meraviglioso Paolo Panelli, con Donna Rosa fu il massimo. Leggere la tua ricetta e rivedere lei, gioia e ammiccamenti, intelligenza e grazia, è stato un attimo.
Davvero un capolavoro senza tempo, la Bice, il tuo tiramisù e tu!
#nonhoparole
Caris
grazie grazie grazie...
ilaria lotti
18 Nov 2016 10:11 am
Quanta bravura in questa tua creazione! La versione in barattolino se la vedesse Michalak te la ruberebbe sicuramente x i suoi Kosmik :)))
Caris
oddio..così mi commuove eh!
lisa fregosi
18 Nov 2016 11:11 am
Un capolavoro.
Sei una grande maestra di dolci, fantastico sia nel piatto che nel vasetto!
Caris
grazie, così almeno uno lo porta a spasso:D
Ilaria Talimani
18 Nov 2016 11:11 am
Tu si ‘na cosa grande!
Con le tue manine sante produci dolci meravigliosi, nella tecnica, nella presentazione ma soprattutto nel gusto.
E poi senti siamo cresciute insieme, stesse commedie (io pure quelle americanissime, e anche io cantavo perdonoperdonoperdono a squarciagola sognando situazioni affini ahahahahah povere noi
P.S. andavo pure dalle suore
Caris
lo vedi che c'è un motivo per cui siamo così telepatiche?
cristina galliti
18 Nov 2016 04:11 pm
ogni volta che passo di qui, mi rendo conto di quanto sono imbranata in pasticceria, sigh! che delizia hai fatto, mi piacciono entrambe le versioni, non saprei proprio quale scegliere!!
Caris
ma io ti offro tutte e due!!!:*
Alice
18 Nov 2016 10:11 pm
Confesso di non avere idea di chi sia Donna Rosa e ora mi hai messo una gran curiosità che soddisferò presto. Ma la canzone devo averla sentita da qualche parte perché è da quando ho letto il titolo che non mi esce più dalla testa!! :-D
Tiramisù celestiale e quel pizzico di pepe rosa lo rende ancora più interessante. Ma mica te lo devo di’ io, no?
Caris
e chi me lo deve dire?? tu, certo!
Giulietta | Alterkitchen
19 Nov 2016 08:11 am
Che classe! E non parlo di Bice Valori (per quanto..), ma di questo tiramisù, che trasuda eleganza da tutti i pori!
Trovo più sensuale quello sformato (sarà la sua forma evocativa), ma quello prete-à-porter è ciò che vorrei avere in borsetta quando esco di casa, per la merenda consigliata dal dietologo ;)
Ogni volta che pubblichi un post di pasticceria è un piccolo master in miniatura, e qui c’è da imparare a pacchi!
Bellissimo tiramisù, elegante, delizioso (vivaddio) che sta in piedi da solo: anche io non amo quelli colanti, ma quelli che si auto-sostengono!!
Caris
insomma amiamo gli autoreggenti (per dire:D)
Andrea
20 Nov 2016 10:11 pm
Dici bene: la classe non è acqua, ma la TUA classe!!!
E mettiamo anche in conto che con il tiramisù la dieta va a farsi benedire. Però ne vale la pena! Un abbraccio
Caris
dieta? what's dieta?:)
alessandra
23 Nov 2016 02:11 pm
mia sorellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! tutti quei film li si sparava, TUTTI!!! lei e mia nonna, non se ne perdevano uno!!! Mamma mia che ricordi! E comunque, sto guardandomi il video e sono fra la risata e la lacrima… e quanto mi piaceva, lei! Non l’avevo mai pensata come icona sexy, ma credo che sarebbe stata in grado di interpretare qualsiasi ruolo.E che avrebbe gradito oltremodo questo tuo omaggio, un tributo a un’eleganza un po’ retro’, che sapeva essere di classe anche se le forme erano quelle morbide che i decenni successivi hanno poi bannato in modo definitivo. Sulla meringa al lampone, mi inchino.
Francesca
25 Nov 2016 12:11 am
È difficile commentare la perfezione,sei di una bravura impressionante!
Caris
ma grazie <3
Susy May
25 Nov 2016 09:11 pm
Classe da vendere la sig.ra Bice Valori, icona sexy fatta di umorismo e ironia, una sublime attrice, un’icona del cinema italiano.
Tu però sei stata una vera bomba con questo tiramisù, delicato, “chiccoso”, una vera squisitezza.
Tecnicamente niente da eccepire, c’è la ricerca degli abbinamenti giusti, la padronanza degli ingredienti, l’eleganza nella foto, posso solo aggiungere che sono difronte alla perfezione.
BRAVISSIMA.
Caris
grazie Susy!
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