Mese dopo mese, le MTC girls distribuiscono premi a profusione, scatenando ironia e creatività. Mi sembra giusto ricambiare la loro prodigalità, quindi questo mese permettetemi di assegnare loro dei premi simbolici, i miei PREMI MTC DI SETTEMBRE, con la ovvia premessa che è impossibile avvicinarsi ai LORO premi e che questo vuole solo essere un omaggio.
Quando, durante le ferie, mi sono dedicata allo shopping gastronomico alla Bottega dei Golosi (come vi avevo raccontato qui), ho avuto il piacere di imbattermi in un prodotto per me sconosciuto. Che poi, imbattermi non è esatto: il proprietario del negozio non è solo una persona che vende qualcosa ma il primo appassionato dei prodotti che offre, quindi mentre guardavo di qua e di là mi ha detto “devi provare questo, è una cosa buonissima: te lo regalo”.
Matrimonio all’italiana è il film che mi ha fatto amare la coppia Loren-Mastroianni. L’intensità di Filumena e Dummì fa entrare nella loro vita come se fossimo lì, spettatori di eccezione delle loro vite, quasi senza schermo davanti. Uno di quei casi in cui il film non delude rispetto alla versione teatrale. Anzi, rispetto alla storia sul palco, il film mostra dei flash back e dei retroscena utili a comprendere i personaggi.
Ogni estate la stessa storia. Vi capita mai che qualcuno vi inviti dicendo “facciamo una bella insalata di riso fresca e leggera, che fa troppo caldo!” e vi ritrovate con un piatto di riso condito con sottaceti e condimenti pronti e farcito con svariati cucchiai di maionese, che tutto fanno tranne rendere leggero il piatto? Quella che doveva essere una cena all’insegna della freschezza diventa un piccolo macigno nello stomaco che vi farà rimpiangere un bel piatto di lasagne o peperonata per tutta la notte!
Tempo fa avevo raccontato che non mangiavo il panettone ma che dopo aver assaggiato quello di Dario Loison, produttore conosciuto in quel di Gente del Fud in pieno Giugno, mi ero ricreduta. Infatti ora metto il Panettone fra i miei dolci preferiti. E’ un po’ di tempo che non riesco a partecipare ai vari contest, vuoi per motivi di tempo, vuoi per motivi di stanchezza fine anno ma quando ho visto sul sito Loison che si poteva partecipare al contest “Insolito Gelato” non ci ho pensato un attimo e mi sono iscritta! Semplicemente perché non volevo perdermi l’occasione di mangiare un buon panettone, stavolta in pieno Luglio…e poi il contest richiedeva di creare un gelato con il panettone..e considerando che adoro il gelato unire le due cose mi è sembrato golosissimo!
..invece si sono trasformate in tagliatelle e alla fine sono state trofiette. Avevo programmato un bel piatto di lagane, complice un bel libro sui ceci di Cicerale che ho a casa e l’acquisto dei famosi Ceci l’ultima volta che sono andata in Campania. Avevo preparato tutto: i ceci, piccoli, di un bellissimo colore fra l’arancio e il beige, immersi nell’acqua tutta la notte, la farina di semola rimacinata, l’olio pugliese, qualche peperoncino (per chi lo volesse).
Questa pasta o la si ama o la si odia. Non ci sono vie di mezzo. Come per tutte le paste con la frutta (vedi quelle con i fichi, etc etc) il gusto a metà fra il dolce e il salato deve piacere! Detto ciò, questo condimento non me lo sono inventato io! E per di più non era neanche messo su piatto di pasta ma su della pizza fritta. Fatto sta che me ne sono innamorata, e in attesa di una buona ricetta per la pizza fritta (sono fiduciosa!) ho pensato di rifarlo per condirci degli spaghetti.
Vi prometto che prima o poi smetterò di citare le cose buone che ho assaggiato qui…ma non posso trattenermi dal citare questo dolce. Ne ho mangiato più e più volte, andando a svaligiare loro (messaggio in codice: chiunque passi da Pietro Macellaro non può non fare una piacevole sosta!!!). Sto parlando delle monoporzioni di Torta Malaga.
Heinz Beck che parla, sorridente e generoso, della sua passione, del suo mondo e della sua cucina, mentre dei bambini in lontananza e alle sue spalle giocavano a rincorrersi su di una collinetta verde e guardavano estasiati una piccola cascata formata dal fiume Le Trabe. Una delle più belle immagini che mi resterà impressa della manifestazione “le strade della mozzarella”.
Ode al pane di Pablo Neruda
Del mare e della terra faremo pane,
coltiveremo a grano la terra e i pianeti,
il pane di ogni bocca,
di ogni uomo,
ogni giorno
arriverà perché andammo a seminarlo
e a produrlo non per un uomo
ma per tutti,
il pane, il pane
per tutti i popoli
e con esso ciò che ha
forma e sapore di pane
divideremo:
la terra,
la bellezza,
l’amore,
tutto questo ha sapore di pane.