Ad aprire giornali e pagine di internet di notizie con effetti devastanti sulla nostra psiche se ne trovano a bizzeffe: dalla crisi finanziaria alle tredicesime che sembrano un miraggio, dalla situazione internazionale a quella, tutt’altro che tranquilla, italiana c’è di che restare impressionati. Leggi di tutto e il contrario di tutto e quando pensi che non ne puoi più ecco arrivare la notizia che cattura la tua attenzione per l’impatto che ha sulla società civile. Quella che ho letto io mi ha veramente lasciata …senza parole è dire poco.
E’ arrivato l’autunno..almeno così dicono. Sì, perchè riescono ad alternarsi giorni in cui sono chiusa in casa e mi muoio dal freddo (tipo adesso) e giorni in cui mettersi una maglietta a maniche corte è anche troppo esagerato, dato il caldo che fa! Però per me è arrivato, per forza…perchè questo significa riesumare, finalmente, i libri con ricette che d’estate non si possono fare, i libri con ricette di castagne, zucca, zuppe varie..e soprattutto i libri sul cioccolato. Oggi quindi era obbligatorio riprendere in mano il libro di paul&young, Avventure al cioccolato e provare una delle sue ricette! Mi è simpatico Paul…saranno i suoi capelli rossi, il foulard al collo e la sua smodata passione per il cioccolato ma finora ho sempre apprezzato le sue invenzioni e prima o poi passerò in almeno uno delle sue cioccolaterie a Londra! Giusto per guardare, un’occhiatina al volo..neanche uno dei suoi truffle, giuro (con le dita incrociate).
Oggi poi, questa ricetta qui, era perfetta: prugne viola, cannella, chiodi di garofano e cioccolato….sì, per inaugurare la stagione autunnale ho pensato che andasse benissimo! Uno di quei dessert della consolazione, una specie di coccola..a volte serve davvero.
ah..una novità proprio autunnale è che un Gatto non meglio identificato, di un mese e mezzo, manto mielato e occhioni azzurri gira indisturbato in casa e passa a fare fusa ogni volta che qualcuno gli capita a tiro (tranne per La Pasionaria..che gli mette una paura assurda :) ). Come sarà entrato non lo so! :) Magari vi aggiorno prossimamente..voglio capire che intenzioni ha!
RICETTA: PRUGNE ARROSTITE ALL’ARANCIA IN CONSOMME’ DI CIOCCOLATO FONDENTE
Ingredienti
Per il consommè
Procedimento
Lavate e asciugate le prugne, dimezzatele ed eliminate i noccioli, Mettetele a bagno per una notte in una ciotola col porto, la cannella, il succo d”arancia, lo zucchero e i chiodi di garofano. Preriscaldate il forno a 190° C. Scolate le prugne, disponetele sul dorso in una teglia con carta da forno e fatele cuocere per 15 minuti ( io per 20-25 minuti). Nel frattempo versate il liquido di macerazione in una casseruola e fatelo ridurre a metà su fuoco dolce. Toglietelo dal fuoco e filtrate per eliminare le spezie. Per preparare il consommè, portate a ebollizione 300 ml di acqua con lo zucchero, frullatela velocemente con il cioccolato e aggiungete lo sciroppo di prugne, amalgamando con cura.
Disponete le prugne in una ciotola poco profonda con il consommè caldo e la scorza d’arancia sopra.
Da quando ho trovato la ricetta dei Naan Nokhodchi, mi sono messa a pensare al perchè risultino così sabbiosi e si sciolgano in bocca. Sì è vero, l’ingrediente ha la sua importanza (in quel caso, la farina di ceci) però secondo me è il metodo che fa la differenza ( Cartesio e il suo benedetto Metodo non mi hanno più mollata..neanche in cucina :) ). Nei Naan, il metodo era quello di chiarificare il burro e lavorarlo a lungo con gli altri ingredienti. Se è così, ho pensato, allora si possono ottenere snack di vari gusti con quella specifica consistenza (o magari simile..). Ho voluto provare a rifarne una versione dolce e una salata: quella dolce è con la farina di castagne e il cacao amaro, quella salata è con farina di riso e basilico.
Ovviamente ho cercato di utilizzare farine particolarmente sottili, che si avvicinassero a quella di ceci e nel caso dello snack salato, ho sostituito lo zucchero a velo con del parmigiano. La lunga lavorazione poi, è rimasta inalterata! Beh…ha funzionato! Sono venuti fuori degli snack scioglievoli sia dolci che salati! Ottimi per un aperitivo, direi, soprattutto quelli al basilico.
E infatti invio questi ultimi alla mia cara Mamma in pentola per il suo contest sul basilico (categoria antipasti)!
RICETTA: BISCOTTI FONDENTI ALLE CASTAGNE E AL BASILICO
Ingredienti (per gli snack alle castagne)
Ingredienti (per gli snack al basilico)
Procedimento
Per chiarificare il burro
Porre il burro in una casseruola, sciogliere a fuoco medio e portare ad ebollizione.Rimuovere la schiuma che si sara’ formata in superfice e lasciar sobbollire per una decina di minuti. Il burro sara’ pronto quando i solidi del latte depositati sul fondo della casseruola, comincieranno ad imbrunirsi.Togliere dal fuoco, e lasciar raffreddare. Decantare e filtrare il liquido cosi’ ottenuto.
Impasto
1. Unire farina di castagne e il cacao (la farina di riso e il basilico ben frullato con l’olio), lo zucchero a velo (il parmigiano) in una ciotola e mescolare bene. Aggiungere il burro chiarificato ed intiepidito e mescolare dapprima con un cucchiaio, poi con le mani per incorporare bene il burro.
2. Versare il composto su un piano di lavoro cosparso di farina di castagne (di riso) e lavorarlo a mano per 10 -15 minuti. All’inizio l’impasto tendera’ a sbriciolarsi, non aggiungere altri liquidi. Continuare a lavorare finche non si sara’ ottenuta una pasta liscia e duttile (io li ho fatti con 15 minuti di planetaria al minimo e con la foglia)
3. Avvolgerla nella pellicola per alimenti e lasciarla riposare per almeno otto ore al fresco.
4. Portare il forno a 180° C e foderare due placche di metallo con carta da forno
5. Stendere la pasta ad uno spessore di 1.5 cm, su un piano di lavoro infarinato con farina di castagne (riso).
6. Tagliare i biscotti e porli sulle placche da forno, infornare per 20-25 minuti. I biscotti saranno appena dorati sul fondo, ma il colore non deve cambiare di molto. Aspettare che si raffreddino completamente prima di rimuoverli dalla placca, sono molto fragili.
Concedetemi un attimo:
Volevo ringraziare la R2M per le loro parole gentili. Oltre a farmi piacere, devo dire che mi hanno siceramente sorpreso per le loro annotazioni. Sarà che spesso anche io paragono un sarto ad una chef… ma vederlo ripreso da loro mi ha fatto un certo effetto. Oltretutto, hanno tanti prodotti ad un buon prezzo, cosa che può sempre far comodo! Date un’occhiata!
Un torta molto buona per augurarvi Buona Pasqua: la Marronier di Felder.
Ho visto la ricetta qui e me ne sono innamorata! Voi direte: una torta di castagne ad Aprile??? Sì, se la mousse è fatta con la crema di castagne, che si trova in qualunque stagione e la torta è di uno come Felder, che è sempre una garanzia! A me è piaciuta tanto! Fresca e con una consistenza della mousse meravigliosa!!! Vi auguro una Pasqua ricca di serenità e gioia, da trascorrere con le persone più care!
RICETTA: LA MARRONIER (DI C. FELDER)
Ingredienti
(Circa 20 persone)
Per lo sciroppo alla vaniglia e rhum
Per il biscotto al cioccolato:
Per la mousse di marroni
Per guarnire
Procedimento
Preparate lo sciroppo al rhum miscelando con la frusta l’acqua calda, lo zucchero, il rhum e la vaniglia.
Preriscaldate il forno a 180°; in un recipiente, lavorate leggermente i tuorli con una forchetta; setacciate insieme la farina ed il cacao; iniziate a montare gli albumi, aggiungendo poco a poco lo zucchero fino ad ottenere una neve ferma; incorporate delicatamente i tuorli, facendo girare la frusta a bassa velocità; mischiate dolcemente e incorporate farina e cacao setacciati assieme; rivestite due placche con fogli di carta forno 40 cm x 30 cm e versatevi l’impasto, livellandolo con una spatola in acciaio; cuocere una buona decina di minuti e lasciar freddare su una griglia.
Mettete a bagno in acqua ben fredda i fogli di gelatina; versate la crema di latte in un recipiente che porrete in frigorifero; mescolate la crema di marroni con l’acqua (5 cl); versate i tuorli d’uovo nella ciotola dello sbattitore e iniziate a mescolare a bassa velocità mentre preparate lo sciroppo; in una casseruola a fondo spesso, mescolate 4 cl d’acqua e lo zucchero semolato; fate cuocere a fuoco medio; pulite i bordi interni della vostra casseruola con un pennello bagnato d’acqua fredda, per eliminare le tracce di zucchero dalle pareti, la temperatura dovrà raggiungere i 115°. Ritirate velocemente la casseruola dal fuoco; versate quindi rapidamente lo sciroppo sui tuorli, avendo cura di farlo colare sui bordi della ciotola per evitare qualsiasi schizzo e avviate lo sbattitore ad alta velocità fino a raffreddamento del composto; estraete la crema di latte dal frigorifero e montatela con le fruste fino a che abbia raddoppiato il suo volume; fate scaldare dolcemente il rhum, incorporatevi la gelatina ammollata e mescolate bene per scioglierla; versate il rhum con la gelatina nella crema di marroni e mescolate energicamente; incorporate anche i tuorli montati; infine aggiungete la panna montata e mescolate il tutto delicatamente.
Ponete un quadrato d’acciaio 40 cm x 30 cm o di cartone spesso che avrete preparato da soli sui fogli di biscotto; con un coltello, eliminate l’eccedenza dei bordi; con l’aiuto di un pennello, imbibite uno dei biscotti con lo sciroppo al rhum e vaniglia; distribuite con una spatola la crema di marroni sul biscotto; poi versate metà della mousse ai marroni e ricoprite con il secondo biscotto; imbevetelo di sciroppo e versate la rimanente mousse che liscerete con una spatola; l’altezza del dolce sarà di circa 4 cm; ponete il dolce nel congelatore per un’ora almeno, per farlo rassodare; con l’aiuto di un coltello seghettato, grattugiate del cioccolato fondente sulla superficie del dolce, fino a ricoprirlo di sfoglie sottili. Tagliate il dolce in quadrotti con un coltello fine e seghettato.
“Fai la torta “paradiso”?, domandò cauto Albertino.
-No- rispose Margherita.
-Magari fa la torta “Purgatorio”,- borbottò la Pasionaria alzandosi da tavolo e avviandosi verso la porta.
-Cerca di stare zitta tu!- esclamò minacciosa Margherita.
-Sempre così!-protestò la Pasionaria-Quando viene il mio compleanno tutti se ne approfittano. Però a lui la torta l’avete comprata per il suo compleanno!
-A te invece la farò io! E vergognati di ricambiare con tanta villania il mio gentile pensiero!
-Me non mangio il gentile pensiero, me mangio la torta! replicò la Pasionaria uscendo. Albertino la seguì senza parlare ma lo sguardo che mi lanciò era pieno di angoscia.”
Ho già raccontato di quanto ami questo libro, tanto che il soprannome con cui chiamo i miei bambini discende dirattamente dall’Albertino e La pasionaria “guareschiani”. Il Corrierino delle Famiglie resta, a mio parere, uno dei più delicati, esilaranti e veritieri ritratti della tipica famiglia italiana del dopoguerra..anche se, infondo, certe cose rimangono uguali a se stesse e quindi si possono ritrovare tranquillamente anche nella famiglia italiana moderna. Questo specifico racconto, però, è veramente irresistibile. Lo leggo e ogni volta comincio a ridere e, se sono fuori (magari in metro…) cerco di trattenermi, inutilmente in verità. La storia è quella di una mamma che vuole fare una torta per il compleanno della figlioletta. Tutto assolutamente nella norma, se non fosse che la figlioletta è La Pasionaria e che , soprattutto, la mamma è Margherita! Giovannino, marito di margherita e padre di Albertino e la Pasionaria, spiega che quando Margherita fa una torta, parte da una rigida logica tutta sua personale e arriva alla conclusione più logicamente illogica dell’universo.Questo perchè accetta la formula iniziale, partendo per esempio con uova e zucchero. Poi però, ritenendo di dover diluire l’impasto, aggiunge Marsala. Ottenuto un impasto troppo fluido, lo condensa aggiungendo i savoiardi. Per amalgamare la poltiglia, usa lo spremiverdura e via dicendo. Quello a cui giunge Margherita prima di infornare la torta per il compleanno, è un impasto delicatamente giallo. Ritenendo inoltre di aver fatto il grosso del lavoro, delega al marito il compito di controllare la cottura e di completare la torta cotta con crema, fantasia …e nove candeline. La descrizione di quello che accade nel forno durante la cottura è uno dei pezzi più divertenti di tutta la letteratura italiana! Quello poi che combinano Giovannino , Albertino e La Pasionaria per cercare di salvare la torta (e l’amor propio di Margherita) è degno di una commedia da Oscar!
” Si trattava di ammorbidire la torta e io, staccatone un pezzetto, provai ad intingerlo nel latte. Non assorbiva per niente. Allora col batticarne tritammo tutta la torta a pezzettini e macinammo i pezzettini nel tritacarne. Raccolsi la polvere così ottenuta e la stemperai col vino Moscato. Ne saltò fuori una pappetta languida che non prometteva nulla di buono. Aggiunsi farina, uova e zucchero e impastai, ottenendo un blocco di roba molto rugosa….tagliato il blocco a pezzetti, li passai uno per uno fra i rulli della macchina per fare la pasta. Laminato il lingotto e ridottolo in fogli, impastai insieme tutti i fogli e ne ottenni un blocco compatto…facemmo asciugare un momentino il lingotto dentro il forno poi lo grattuggiammo….”
Alla fine del pranzo la torta arrivò finalmente in tavola e la Pasionaria si immolò e mandò giù un grosso boccone. Era straordinaria e tutti fecero i complimenti a Margherita.
Quando poco tempo ho visto la torta Paradiso da Lei, ho pensato che mi sarebbe piaciuto poter fare una torta per La Pasionaria, con una bella ganache ai frutti di bosco e cioccolato bianco e una copertura di panna e lamponi. Ho messo un vezzoso bordo di tulle rosa..perchè La Pasionaria ci teneva a “ben figurare con le amiche”. Questa torta è per te piccola Carlotta, e spero che ti piaccia come è piaciuta alla mia Pasionaria personale.
RICETTA: TORTA PARADISO CON GANACHE AI FRUTTI DI BOSCO E CIOCCOLATO BIANCO
Ingredienti
Procedimento
Lasciare il burro fuori dal frigo per almeno tre ore (dev’essere molto morbido ma non sciolto) e montarlo con un cucchiaio di legno fino a farlo diventare una crema spumosa. Incorporarvi lo zucchero a velo in due volte, delicatamente. In un altro recipiente stracciare le uova e i tuorli con l’aiuto di una forchetta, come per fare una frittata. A questo punto bisogna aggiungere le uova al burro montato, un cucchiaio alla volta, mescolando e montando ad ogni aggiunta fino a completo assorbimento dell’uovo e conseguente rigonfiamento della massa. Questo passaggio richiede tempo e pazienza ma è fondamentale per la riuscita del dolce, non bisogna assolutamente aver fretta di aggiungere altro uovo prima che la cucchiaiata precedente non sia stata ben amalgamata, lo scopo è quello di incorporare aria all’interno della massa, molto lentamente, in modo da renderla soffice ma densa, non troppo montata. Aggiungere infine le farine setacciate e la scorza di limone ed incorporarle molto delicatamente con l’aiuto di una spatola, con movimenti dal basso verso l’alto. Versare l’impasto in una teglia da 20 cm di diametro, imburrata ed infarinata, e cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per un’oretta circa o fino a quando la torta non risulterà asciutta all’interno. Lasciar raffreddare e cospargere con abbondante zucchero a velo. Questa torta si conserva tranquillamente per più giorni, anzi, è addirittura più buona a partire dal giorno successivo.
Per la ganache
Ingredienti
Procedimento
Fate cuocere i frutti di bosco in una casseruola con lo zucchero fino a ridurre in purea. Aggiungete la panna e fate boillire per 2 minuti. Versate la salsa sopra il cioccolato bianco spezzettato e lavorate la ganache finchè non sarà liscia e omogenea. conservare in frigo per almeno due ore (io l’ho fatta la sera prima).
Decorazione:
Tagliare la torta Paradiso a metà e farcirla con la ganache. Ricoprire la torta con la panna montata e con il sac a poche fare delle rose. mettere i lamponi al centro della rosa e servire.
Questa torta va alla raccolta di federica, Cook the book,
Capita spesso di avere un cibo, un piatto, un dolce che si è mangiato una volta e che per anni resta lì, nei tuoi ricordi. E tu continui a chiederti “come si chiamava quel coso buonissimo? dove posso recuperare la ricetta?”. In tempi di internet e di foodblogger, capita altrettanto spesso di vedere una foto e dire “ahhh..eccolo qui, è lui. Ora lo rifaccio”. E’ capitato quindi, che una certa food blogger abbia visto da Lui una certa foto e abbia scoperto i Lamington. Sì, erano proprio loro…li aveva mangiati tanti anni prima ma ne aveva perso le tracce e ora, con piacere, riusciva ad averne notizia e, con una certa aria di superiorità tipica del food blogger europeo nei confronti di quello americano, aveva studiato la ricetta e per giunta, l’aveva giudicata semplice! In fondo, era nata nella terra che aveva dato i natali al babà, alle sfogliatelle e al panettone, che difficoltà ci poteva essere nel ripetere una sponge cake (gli americani non hanno neanche il vero corrispondente del pan di spagna), con una copertura al cacao amaro e cocco? Insomma, la ingenua blogger si era stampata la ricetta,e ora la guardava bonariamente, decidendo di farla la sera stessa. Per la precisione, la divise in due giorni: la prima sera la sponge cake e la sera successiva la copertura. Sulla sponge cake, effettivamente non trovò grandi difficoltà (ovvio..sangue italiano pasticcero scorre nelle sue vene). Sulla copertura però, qualche dubbio cominciò a insinuarsi nella sua testa. Dovendo togliere tutti i bordi e la crosta della sponge cake, l’aveva lasciata scoperta sul tavolo: tutto sommato una buona idea, perchè la parte superiore si era seccata ed era più semplice tagliarla. Sì, anche se non sarebbe stato male averla cotta addirittura due giorni prima, così i quadratini sarebbero venuti più precisi e si sarebbe evitato anche qualche spezzettamento di troppo..ma andava bene, essere troppo pignoli non conviene mai. Leggendo il procedimento per la glassatura, venne fuori che Mowie aveva previsto 400 gr di zucchero a velo (più tutto il resto): sicuramente troppo, sentenziò la italica blogger, i soliti spreconi…
E con una decisione che la riempì di orgoglio per il risparmio fatto, decise di farne esattamente la metà (sarebbero bastati 200 gr di zucchero e velo, no?). Poi aggiunse allo zucchero il cacao e il burro. Infine l’acqua..la scaldò un pò al microonde. Hummmm..bella densa questa copertura, molto densa. E pure buona (la prova era d’obbligo per dovere di cronaca). Cominciò a mettere quei quadrati di pan di spagna nella glassa, rendendosi subito conto che c’era grosso conflitto fra la morbidezza dell’impasto e la compattezza della glassa: alcuni pezzi dei cubi, data la loro morbidezza, restarono lì, a galleggiare! Certo, Mowie avrebbe dovuto specificare che era meglio cuocere la base un paio di giorni prima..ma in fondo, sarebbe andato meglio con gli altri. Con la glassa un bel pò densa (forse era meglio prendere alla lettera la dicitura “hot water” e far scaldare l’acqua un pò di più) non era proprio banalissimo passare il quadrotto da una mano all’altra, considerando poi che la cioccolata restava ben avvinghiata al dolce, creando forme che tutto erano tranne che parallelepipedi. Hummm…certo che questo Mowie un pochino bravo doveva pur essere, per farsi venire delle forme così precise, pensò la blogger, le cui dita erano ormai coperte di uno strato di mezzo cm di cioccolato. Cavoli, esclamò, è finito il cocco…quindi con le mani sporche cercò di arraffare la busta del cocco disidratato e di versarlo nel piatto…lasciando sciee di cioccolato per tutta la busta di plastica e riuscendo a versarlo con improponibili torsioni del polso. Ok, il cocco era di nuovo presente, anche se mischiato a pezzi di glassa rimasti là e coperti anch’essi di cocco..(ma tanto che differenza poteva fare, se non quella di sprecare glassa?). Mentre continuava l’opera, la blogger cominciò a guardare con angoscia alla quantità di glassa..era quasi terminata, rispetto alla montagna di pan di spagna ancora da glassare. Mentre borbottava parole incomprensibili, fu costretta a lavarsi le mani per rifare l’altra metà della glassa (e contemporanemanete decise di far salire la stima per Mowie, che aveva correttamente calcolato le dosi). Nel rifare la glassa però, fece attenzione e riscaldò l’acqua molto più di prima: meglio, la glassa era decisamente più trattabile. Continuò l’immersione ( ma a questo punto vari pezzi di sponge cake galleggiavano e parallelepipedi un pò informi ricoperti di cocco spuntavano dal vassoio) e la blogger capì che, forse, avrebbe dovuto tagliare i quadratini un pò più piccoli di quello che aveva fatto…ma non bisognava essere troppo pignoli. Mentre le dita erano non solo ricoperte di glassa al cacao ma anche di un potente strato di cocco, la blogger si rammaricava della diversa grandezza dei vari pezzi e guardava con invida la perfezione dei Lamington di Mowieliscious, continuando a fare sempre più fatica, quando terminò la scatola di cocco ( ne aveva presa una più piccola di quello indicato nella ricetta). Fortunatamente in dispensa ce n’era un’altra e provò a prenderela senza lavarsi le mani…inutile tentativo. Si tolse la scorza dei Lamington per l’ennesima volta, prese il cocco e ne versò in quantità industriale sul piatto, (facendo assurgere Mowie all’olimpo dei grandi pasticceri), meditando sulla correttissima ricetta indicata dal blogger americano (il quale però doveva avere sicuramente sangue italiano nelle vene). Finito di glassare e rotolare nel cocco i dannatissimi Lamington (ma poi..erano davvero così buoni??mah), decise che era giunto il momento di fare le foto..e qui soccombette alla nuda verità: i blogger maericani erano bravi, dato che erano riusciti pure a infiocchettare il benedetto dolce di origine australiana e a fare delle foto bellissime..mentre i suoi se ne stavano lì, infingardi e traditori, con la faccia tosta di non lasciarsi nemmeno fotografare bene, dopo aver causato un cataclisma in cucina che neanche la sette veli!!!!
Se mai li farete, le altre persone diranno “ehi, buono questo dolcetto, semplice come piace a me!” e voi borbotterete frasi irripetibili, inneggiando alla semplicità del panettone e cercando di ricordare perchè vi piacessero quei dannati cosi dall’aspetto così innocuo.
In effetti a mente fredda, il motivo c’è: sono davvero buoni! E facilmente trasportabili e adattissimi a una gita all’aperto, in barca, ad un pic nic…ed avendo una glassa al cioccolato molto buona, se ne vanno dritti dritti da Crysania
Inoltre, seguendo la via tracciata dall ingenua e sprovveduta italica blogger ed evitando i suoi errori, potrete farli anche con relativa velocità :))))
RICETTA: LAMINGTON English version
Ingredienti
per la sponge cake
Per la copertura
Procedimento
Riscaldare il forno a 180°. Montare le uova e lo zucchero fino ad avere un composto spumoso (10 minuti con la planetaria, circa 20 con lo sbattitore). Aggiungere il burro (non caldo) e la farina setacciata (mescolando dolcemente dall’alto verso il basso). Versare il composto in una teglia rettangolare imburrata da 30 cm e cuocere per 30-40 minuti (fare la solita prova con lo stecchino!). far raffreddare bene la torta (io l’ho cotta il giorno primo e secondo me è il minimo indispensabile!). Eliminare il bordo e la crosta e tagliare il dolce in tanti cubbi. (è più semplice effettuare questa operazione se prima si fa raffreddare il dolce un mezz’oretta in frigo). Mescolare zucchero, cacao e acqua calda in una ciotola e aggiungere il burro fuso. tenere il cubotto con due dita e passarlo prima nella glassa (fino a coprire tutta la superficie) e poi nel cocco. Far raffreddare e servire.
Avviso: il Post di oggi è di argomento tecnico informatico. Persone serie astenersi!
Un collega mi mostrato una richiesta di aiuto tecnica (trovata casualmente in rete) e la relativa risposta data dalla software house. Tali problemi sono, secondo lui, talmente comuni nell’uso quotidiano che gli sembrava giusto rendere tutti noi partecipi. Riporto da questo indirizzo :
Fidanzata 7.0 e moglie 1.0 ROTOLOL
C’è qualcuno esperto di software che è in grado di aiutarmi ?
Il mio problema è il seguente : Un anno fa ho cambiato l’applicazione
FIDANZATA 7.0 per l’applicazione MOGLIE 1.0 che ha generato subito
l’applicazione BIMBO 1.0 che occupa tantissimo spazio sul disco.
Le istruzioni non dicono niente di questo fatto. Ma ciò che più mi
preoccupa è che l’applicazione MOGLIE 1.0 si autoinstalla su tutte le altre
mie applicazioni e in più si lancia automaticamente quando apro un’altra applicazione fermandola. Quindi applicazioni come: BIRRA_CON_GLI_AMICI 10.3 e CALCIO_DOMENICA 5.0
non funzionano più.
Qualche volta compare un virus che si fa chiamare SUOCERA 1.0 che blocca il sistema oppure fa si che l’applicazione MOGLIE 1.0 si comporti in modo molto preoccupante.
Ancora più grave è che non riesco più a lanciare l’applicazione
DOMENICA_NOTTE_DI_SESSO 3.0 e sembra che anche dei files come
SESSO_SABATO_MATTINA.EXE abbiano diversi virus perché non rispondono più.
Vorrei disinstallare MOGLIE 1.0 e reinstallare FIDANZATA 7.0 o magari
un’altra versione più avanzata,ma mi sembra troppo complicato e non vorrei rischiare tanto anche perché BIMBO 1.0 mi piace molto. Sono disperato !
Aiutatemi !!!
RISPOSTA SOFTWARE HOUSE:
Gentile Cliente,
il suo problema è frequente tra gli utenti.
Ma il manuale d’istruzioni avvisa ( sull’ultima pagina) che passare da
FIDANZATA X.0 a MOGLIE 1.0 comporta dei rischi:
MOGLIE 1.0 non è più un’applicazione di divertimento come FIDANZATA X.0, ma è un Sistema Operativo Completo fatto per controllare tutte le altre applicazioni. Non è più possibile tornare alla FIDANZATA X.0 perché è stato cancellato definitivamente.
Lo stesso vale per il virus SUOCERA 1.0 che comporta problemi di
compatibilità con tutti i sistemi ( è stato verificato!).
Quindi disinstallarla significa disinstallare MOGLIE 1.0 (che tra l’altro è
nata da SUOCERA 1.0). E’ sempre meglio aspettare che SUOCERA 1.0 si
disinstalli da sola tra qualche anno.
Diversi utenti hanno provato ad installare AMANTE 1.0 ma i rischi sono
enormi: se, per caso, in quel preciso istante si autolancia MOGLIE 1.0 il
sistema andrà in tilt creando i virus: REDDITO_ALIMENTARE_BIMBO e
ROVINA_SICURA.
Se arrivi a questo punto e installi AMANTE 2.0 non provare più a passare a
MOGLIE 2.0 perché i problemi saranno maggiori.
Raccomandiamo CELIBATO 2.0 e tutte le versioni FIDANZATE X.0. Se non
l’avete fatto DOVRETE ESSERE PREPARATI a lanciare in ogni momento SCUSE.EXE combinato con FIORI.EXE.
Le consigliamo di acquistare il pacchetto GIOIELLI con tutte le sue
versioni più costose, il pacchetto VESTITI_NUOVI ma soltanto le ultime
versioni e VACANZE_LUSSUOSE perché aiutano a far funzionare meglio MOGLIE 1.0. Ad ogni intervento di MOGLIE 1.0 lanciare SI_AMORE.EXE e
HAI_RAGIONE_AMORE.EXE.
Fare attenzione ad un eventuale lancio di SEGRETARIA BIONDA_IN_MINIGONNA e NON_RISPONDERE_AL _TELEFONO perché sono incompatibili con MOGLIE 1.0 e possono causare danni irreparabili.
L’applicazione SESSO_SABATO_MATTINA X.0 si lancia soltanto insieme a
DIAMANTI X.0 ogni volta con un’altra versione.
Grazie per aver scelto il nostro prodotto e Le auguriamo buon divertimento.
Dato il periodo, diciamo che la cosa mi ha fatto fare due sane risate e, si sa, ogni tanto ci vuole! ho però avuto la malaugurata idea di inviare il link a mio marito, chiedendogli a che versione fosse! Pensavo, ingenuamente che lo scherzo sarebbe finito lì…invece lui ha pensato bene di aderire all’iniziativa dello sconosciuto scrittore e mi ha risposto con questa mail (per cercare di renderla il più comprensibile possibile, devo prima specificare che:
RISPOSTA DI MIO MARITO:
Io sono passato da quasi tre anni a MOGLIE 2.0 a causa dell’aggiornamento PASIONARIA 1.0…devo dire che problemi con il virus SUOCERA 1.0 non ne ho mai avuti, forse merito dell’applicazione BRAVO GENERO.EXE in esecuzione in background, ormai giunta alla versione 6.8… I problemi si verificano al lancio delle applicazioni del pacchetto SEX 1.1 PROFESSIONAL, che ogni tanto crashano da soli bloccando tutto il sistema. Alcune volte mi è passato in mente di installare il software AMANTE 1.0 unito al firewall ZITTO_QUATTO 9.2, ma ho desistito visto che grazie all’antivirus MUTI 3.0 sono riuscito a far eliminare il virus MORBIDONA.EXE, anche se in background mi rimane comunque attivo il PORTAEREI ROGER 1.1.BAT e il pacchetto SEX di cui sopra ogni tanto si riattiva da solo… mah!!
Oltre a questo ultimamente sto avendo problemi con l’istallazione del programma CASA 2.0 e LAVORO 3.2, che mi portano qualche notte insonne, ma i continui aggiornamenti di ALBERTINO 5.x mi sono di grande aiuto…
Nel prossimo futuro ho intenzione di acquistare e installare:
Casetta di legno 1.0
Fuoristrada 1.0
MACCHINA MODELLANTE PER TE 2.5
Giardino 10.3, unito al backup su mio hard disk dell’applicazione BARCHETTA_SAPRI 2.1
Speriamo bene!!!
Voi capite che , di fronte a tale problematica tecnica, non ho potuto fare altro che cercare dei libretti di istruzioni per la cena di ieri. Purtroppo, il sistema operativo MOGLIE 2:0, presenta un mancato aggiornamento della memoria che ha portato all’erroneo utilizzo del libro “Madeleines” di Guido Tommasi editori (erroneo perchè mio marito odia tutte le madeleines…proprio non gli piacciono) provocando l’attivazione Preparazione Cena.exe con un menu totalmente a base di madeleines: madeleines per antipasto, madeleines per secondo, madeleines per dolce. D’altra parte, se per Albertino c’era stata la vellutata della protesta, per mio marito non si prospettava altro che Menu della Vendetta.bat, che consiste nel lancio di:
Io, che adoro le madeleines, l’ho trovata una cena deliziosa…LUI si accinge a scrivere alla software house per ulteriori problemi di aggiornamento RAM!
Vi lascio le ricette! (tenete presente che non ho a disposizione le vere e proprie forme per le madeleines..ma ingredienti, procedimento e passaggio in frigo per creare lo chock termico e la famosa gobbetta..sono proprio quelli indicati dal libro)
RICETTE:
MADELEINES AI GAMBERETTI ROSA E CURRY
Ingredienti
Procedimento
Sguscuate i gamberetti, tagliateli a pezzetti, poi fateli saltare in una cucchiaiata di oilio con lo spicchio di aglio schiacciato. Aggiungete il curry, mescolato, spegnete e togliete lo spicchio d’aglio. Passate al setaccio la farina e il lievito. Sbattete le uova con il parmigiano, aggiungete la farina e il lievito setacciati, i gamberetti, l’olio rimasto, il sale e il pepe. Mescolate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. LASCIATE RIPOSARE IN FRIGO PER ALMENO UN’ORA (importante per ottenere la gobbetta!). Scaldate il forno a 270°. Riempite gli stampini imburrati e infarinati le madeleines per 4 minuti. abbassate la temperatura a 210° e continuate la cottura per 4/6 minuti finchè risulteranno dorate (i tempi si allungano se usate gli stampi da cupcakes come i miei). Sfornatele e gustatele ancora tiepide.
MADELEINES AI PEPERONI CRUSCHI E MOZZARELLA
Ingredienti
Procedimento
Mettete i peperoni cruschi in acqua tiepida per circa un’ora. Tritateli a pezzettini. tagliate a dadini la mozzarella. Passate al setaccio la farina e il lievito. Sbattete le uova con il parmigiano, aggiungete la farina e il lievito setacciati, i peperoni,,la mozzarella, l’olio, il sale e il pepe. Mescolate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. LASCIATE RIPOSARE IN FRIGO PER ALMENO UN’ORA (importante per ottenere la gobbetta!). Scaldate il forno a 270°. Riempite gli stampini imburrati e infarinati le madeleines per 4 minuti. abbassate la temperatura a 210° e continuate la cottura per 4/6 minuti finchè risulteranno dorate (i tempi si allungano se usate gli stampi da cupcakes come i miei). Sfornatele e gustatele ancora tiepide.
MADELEINES AL CIOCCOLATO CON CUORE PRALINATO
Ingredienti
Procedimento
Passate al setaccio la farina e il lievito insieme. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Sbattete le uova con la vaniglia e lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso. Incorporate la farina e il lievito setacciati, il cioccolato fuso e infine il burro. Mescolate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. LASCIATE RIPOSARE IN FRIGO PER ALMENO UN’ORA (importante per ottenere la gobbetta!). Scaldate il forno a 270°. Riempite gli stampini imburrati e infarinati le madeleines per 4 minuti. abbassate la temperatura a 210° e continuate la cottura per 4/6 minuti finchè risulteranno dorate (i tempi si allungano se usate gli stampi da cupcakes come i miei).
Questo menu delle madeleines partecipa al contest
Lo ammetto: io sono il classico tipo facilmente convincibile dalle brave commesse. E’ meglio che a fare shopping non ci vada e voi capite l’assurdità di questa affermazione considerando che vivo in una città come Roma! Poco tempo fa, in pieni saldi, decido di fare una passeggiata in un posto da me molto distante e, in cui quindi non vado (andavo) mai: la Rinascente. Si dà il caso che la Rinascente sia uno dei posti più pericolosi mai inventato dal mondo fashion e io, purtroppo, non me lo ricordavo. Ingenuamente sono entrata nel reparto profumeria: tutte signore e ragazze splendide, tailleur nero, trucco perfetto, capelli in ordine..bellissime insomma. Sembrava la hall di un grand hotel. Ho commesso l’ingenuità di avvicinarmi ad un espositore con dei profumi bellissimi…..e lì una signora molto carina mi dice: “Buongiorno. Oggi abbiamo una nostra truccatrice a disposizione, vuole una consulenza assolutamente gratuita?” E che potevo dire?? truccata e coccolata da mani esperte, considerando che la mia sezione trucco giornaliera si esaurisce in 5 minuti alle 6 del mattino, fra il lattuscio di Cocò e la ricerca dei vestiti per Mimì..beh, insomma, me lo meritavo un momento mio, no? La gentile signorina si avvicina, mi guarda e sentenzia: “lei ha una bella pelle..però..”.Pendevo dalle sue labbra.” ecco, in questi punti è ispessita”. Panico. Ispessita? Come ispessita? Che vuol dire? E da quando ho questa cosa? Con l’apprensione tipica del malato che cerca conferma ad una diagnosi, chiedo “Si può fare qualcosa?” “certo!”. Sospiro di sollievo: c’era la cura! Poi mi fa la fatidica domanda:” Lei, che prodotti usa? Per esempio, il tonico?” Sentendomi come il malato tipico che cerca di ricordare tutti i sintomi per facilitare il dottore, le rispondo, pentendomi subito per averle appena confessato che l’unico tonico presente a casa fosse il tonico al rosmarino (sì, ho detto proprio rosmarino) e ricevendo in cambio un sopracciglio inarcato e uno sguardo fra il compassionevole e il disgustato. La cura proposta era in un vasetto nero, lucidssimo, design da urlo, che im men che non si dica avrebbe riportato la mia pelle a essere sottile e morbida. Voi capite che questa crema è entrata di diritto nella mia lista della spesa subito dopo il pane e il latte. Peccato che costi la misera cifra di 150 euro. D’altra parte, mi è stato assicurato che con 50 ml ci faccio almeno due mesi..forse anche 3. La crema è, mio malgrado, rimasta lì anche se la gentile truccatrice mi ha regalto alcuni campioni che fanno bella mostra di sè nel mio bagno e che sto usando con parsimonia. Indubbiamente la mia pelle è molto meno ispessita (almeno credo) mentre nella lista della spesa la crema sta recuperando posizioni anche rispetto al pane e al latte…. L’unico consiglio che ho ricevuto, attuabile senza dilapidare il patrimonio, è stato quello di consumare molte arance. Per evitare quindi l’ispessimento della pelle, mi sono sacrificata e ho pensato di provare una ricetta di paul.a.young con cioccolato e arance (sì, va bene, non è una semplice spremuta ma vi assicuro che merita..e il senso di colpa apportato dal numero di calorie per porzione può essere cancellato dalla consapevolezza che il vostro viso risplenderà).
RICETTA: TORTELLINI DI CIOCCOLATO E NOCCIOLE IN SALSA DI ARANCE ROSSE E PINOLI English version
Ingredienti:
Per la pasta:
Per il ripieno
Per la salsa di arance rosse
Per la decorazione
Procedimento
Per la sfoglia, lavorate tutti gli ingredienti con 2 cucchiai di acqua fredda fino ad ottenere una pasta morbida ma consistente. Avvolgetela in un foglio di pellicola per alimenti e fatela riposare in frigorifero per 30 minuti. Stendete la pasta in sfoglie sottili (l’ho fatto con l’imperia) e con un taglia pasta di 10 cm di diamtero ricavatene dei cerchi (conservateli in frigo fino al momento di riempirli (io ho steso la pasta e ricavato i cerchi subito prima di riempirla).
Per il ripieno, lavorate il burro con lo zucchero, aggiungete il resto degli ingredienti e mescolate bene. Per la farcitura dei dischi, bagnate i bordi con il tuorlo, ponete un cuchiaino di ripieno al centro, quindi ripiegateli a mezzaluna e pizzicatene i bordi. Congiungete le estremità per formare dei tortellini e conservateli in frigo fino al momento dell’uso
Per la salsa, grattugiate la scorza delle arance, poi sbucciatele, dividetele a spicchi e spellateli al vivo raccogliendo il succo. Preparate uno sciroppo portando a eboliizione 50 ml di acqua e lo zucchero. Unite il succo e la scorza e fate bollire per 2 minuti. versate amche la panna e lasciate cuocere per un altro minuto. Togliete dal fuoco e aggiungete gli spicchi.
fate cuocere i tortellini per 3 minuti in abbondante acqua bollente, scolandoli quando galleggiano in superficie. Suddividete i tortellini nei piatti, conditeli con la salsa di arance e cospargeteli con i pinoli tostati e le foglie di basilico sminuzzate (io non li avevo..)
Con questa ricetta partecipo al contest delle “broccole”:
e anche
A volte capita di trovare la voglia di fare un dolce nella maniera più impensata. Un paio di giorni fa, verso le 7:30 di mattina, ero come al solito sulla metro che mi stava portando in ufficio mentre pensavo, tanto per cambiare, a dei dolci da portare a delle amiche (lo so, è un pensiero fisso ma che ci posso fare??? prima o poi mi passerà..credo). I dolci in questione erano i cannoli di frolla al cacao e mi stavo appunto chiedendo se potessi farne una versione aggiornata..la 2.0 insomma!
La metro era strapiena di gente, tanto per cambiare, quando arriva la fermata di Termini. Si aprono le porte e entra un’onda anomala di persone tanto che un signore, evidentemente irritato, esclama ad alta voce: “E che è?? Lo sbarco in Lombardia?” un altro risponde:” Qui non c’entra neanche un pistacchio di Cronte!“. I due personaggi hanno continuato a parlare fra loro (e Dio solo sa cosa possono essersi detti!) e, mentre mi immaginavo per un attimo Tom Hanks, nel famosissimo film, che sbarcava in Piazza Duomo di fronte all’attonita popolazione milanese, ho capito che variazione volevo fare: a casa avevo una fantastica crema di pistacchio di Bronte (quella di Cronte ancora devo provarla!) e quindi era obbligatorio provare la versione in oro verde dei cannoli.
Vi riporto la ricetta con le modifiche fatte.
RICETTA: CANNOLI DI FROLLA AL PISTACCHIO CON CREMA PASTICCERA AL BURRO AROMATIZZATA AL PISTACCHIO
Ingredienti:
Pasta frolla al pistacchio:
Per la glassatura:
Per la crema:
Procedimento
Nella planetaria, impastare lo strutto con lo zucchero (lo strutto dà una particolare morbidezza alla frolla), aggiungere l’uovo, il sale e l’acqua fredda e infine la farina mescolata alla farina di pistacchio. Mettere a riposare in frigo per almeno 2-3 ore. Se non avete la planetaria va benissimo anche fatto a mano. Per cuocere i cannoli, sono indispensabili i cannelli per dare la forma. Si trovano facilmente nei casalinghi o nei negozi specializzati per feste. Dopo il riposo in frigo, stendere la frolla a crica 4 mm e tagliarla in quadrati di 10 x 10 cm. Spennellare i cannelli con del burro fuso e avvolgervi un quadrato di frolla sopra. Far cuocere a 180° per 15-20 minuti (dipende dal vostro forno). Per la glassatura al cioccolato, basta semplicemente far fondere a bagno maria il cioccolato con i due cucchiai di pasta di pistacchio, prendere il cannolo ormai freddo alle estremità della base e immergerlo per qualche secondo nel cioccolato. Voltarlo in verticale per far scolare bene il cioccolato ed evitare che si creino delle gocce che crerebbero delle sbavature nella glassatura una volta posato il cannolo su un vassoio a freddare. Con questa dose ho ottenuto 14 cannoli.
Preparare la crema pasticcera: sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata. versare a filo il latte scaldato e cuocere a fuoco basso fino a cottura. Aggiungere la crema di pistacchio. Far raffreddare la crema. Montare con lo sbattitore il burro a pomata, fino a renderlo cremoso e ben amalgamabile e aggiungerlo alla crema. Farcire i cannoli usando una sac-a-poche.
Con questa ricetta partecipo al contest Oro Verde di Sicilia.
“Io scio bella“.
La Pasionaria-cocò, 2 anni e 5 mesi di pura energia e determinazione, ieri esordisce con questa affermazione, mentre la tenevo in braccio. Eravamo a pranzo dai nonni paterni per festeggiare il compleanno di mio suocero e stavamo aspettando il dolce, quando mi guarda con un sorrisetto e mi dice questa frase. Giusto il tempo di sorridere con indulgenza e pensare che, in fondo, questo piccolo essere vanitoso ha tutte le motivazioni per poter dire ad alta voce una frase così, che lei continua, guardandomi dritta negli occhi: “Io scio bella e paracula“. Mentre sgrano gli occhi, assicurandomi che il resto della famiglia sia distratto da altro, le sibilo sottovoce “non si diceee!”. “PA-RA-CU-LA“. Se proprio non avessi compreso il concetto. Frued sarebbe fiero di lei: mai vista tanta consapevolezza del se, espressa senza giri di parole e con sicurezza. E che potevo dire?? “Tanti auguri a te, tanti auguri…ecco la torta, guarda, batti le mani!”
E parliamo allora di questa torta, che merita un bel pò di attenzione! :) Qualche giorno fa su gennarino, Dony, una ragazza che posta sempre ricette davvero molto buone, ha segnalato la ricetta di questa “torta al cioccolato croccante”, da lei portata all’ultimo raduno. Anche se non sapessi che Dony è una garanzia, i commenti dei partecipanti erano così entusiastici, che mi è venuta voglia di provarla al più presto! Dony ha imparato questa ricetta ad un corso di Massari e ha apportato qualche modifica (che io ho seguito!). Diciamo che la mousse ha corso grandi rischi di non finire sulla torta…ne ho mangiata una certa quantità!!
Ingredienti
Procedimento
vi riporto anche il pan di spagna usato da Dony
Ingredienti
Procedimento
Ingredienti
Procedimento
Ingredienti
Procedimento
Notes
Per i liquori, regolatevi in base al vostro gusto e alla presenza o meno di bambini fra gli ospiti!!!
*Mi rendo conto che il montaggio del dolce può sembrare complicato (in realtà usare l’anello facilita sempre tutto!). Però potete sempre usare la vostra abituale tecnica di montaggio :)