Ieri sera ho passato (e, insieme a me, il resto della famiglia) 3 ore di vero panico! A dire il vero, l’intero pomeriggio era stato abbastanza mivimentato, per il diffondersi dell’influenza fra i vari membri della famiglia. Solo la Pasionaria-cocò, la prima in ordine di tempo ad averla presa ma anche la prima ad esserne uscita, era allegra e vivace come suo solito. Albertino-mimì invece, presentava un faccino pallido, stanchezza e inappetenza. Anzi, mi aveva già detto più volte che voleva vomitare (scusate il particolare) e quindi, come d’abitudine, aveva vicino la bacinella di plastica blu che in queste circostanze risulta provvidenziale (la bacinella di sostegno)! Ormai, me la chiede lui quando riconosce i sintomi.
Poco prima di cena, ero al pc e tenevo Cocò in braccio. Un’ora prima avevo preso la storica decisione di aggiornare i plug in di Word Press (questo sconosciuto) proprio per avere più mezzi per migliorare il blog. Per me Word Press, il programma con cui si “crea” un sito, è praticamente un mondo inesplorato e con piacere avevo scoperto chei nuovi plug mi potevano far comodo. Avrei dovuto sapere che era troppo bello per durare. Così, di testa mia, guardo la finestra in cui compariva la scritta “aggiornamenti” che mi guardava da tanto tempo e decido di procedere all’aggiornamento di word press, consigliatami automaticamente già da percchi giorni: “in fondo, che può succedere?”
Installa. E via. Aspetto i minuti di rito e intanto cerco di bloccare le mani di quel polipo che diventa mia figlia, ogni volta che si ritrova nelle vicinanze del pc! Aggiornamento terminato. Giusto il tempo di abbozzare un sorriso di soddisfazione che compare immediatamente, al posto del mio sito, una schermata bianca con una lunga scritta che comincia con Iternal Error Server..
Non può essere. Il pc si è sbagliato. Aggiorno ma niente, ridigito www.cookingplanner.it ma la schermata è sempre la stessa. Panico. “corri, guarda che succede!!” chiamo con la voce carica di tensione mio marito, in quel momento alle prese con una riparazione casalinga. “aspetta, che devo finire qui”. Ma scherziamo? Faccio scendere di corsa la Pasionaria, che immediatamente comincia a piangere e a fare capricci. Io nel frattempo, cerco di collegarmi al blog dalle pagine di siti esterni ma nulla. A questo punto chiamo con urgenza mio marito, con la voce lacrimosa, e la Pasionaria capisce che c’è qaulcosa che non va, dato che prende una sedia, si mette in piede vicino allo schermo e comincia a chiedermi di continuo “mamma, che è successo?” Arriva finalmente il responsabile informatico della famiglia e da lui aspetto il responso. “Che hai fatto?”. Lo sguardo è già accusatorio. “Niente”. “Come niente? Qualcosa hai fatto” “Ho solo aggiornato word press”.
Dalla faccia e dalla pausa che fa, capisco che non solo non se l’aspettava ma che non è di certo una bella cosa. “Hai cancellato tutto” “nooooo” mi alzo di scatto perchè quasi mi viene da piangere. “ma chi te lo ha detto vorrei sapere” “Nessuno, è stata una mia idea” ” Tordellona” (testuali parole). Io non rispondo perchè so che ha ragione da vendere! A quel punto, lui si siede davanti allo schermo, la Pasionaria ritiene più interessante sedersi sul divano, vicino al fratello, e canticchiare ripetutamente la stessa canzone, Albertino si lamenta per il mal di pancia e io cammino nervosamente vicino al pc, neanche fossi nella sala d’attesa di un ospedale. “Che fai?” “Cerco il back up” e fortunatamente mio marito lo trova solo che bisognava vedere bene che roba fosse: c’era forse la minima speranza che da qualche parte questo blog fosse ancora in vita? Il momento era cruciale ma, come sempre, i nostri figli hanno delle tempistiche perfette. Mentre eravamo concentrati sul client ftp (che ha aperto mio marito, io neanche sapevo dove guardare) sento alla lontana Albertino lamentarsi che la Pasionaria gli stava dando fastidio con quella canzone. “ecco il back up giornaliero” e poi, all’improvviso “sdonggggg”.
Non avevamo neanche bisogno di chiederci cosa fosse. Mimì aveva preso la sua bacinella blu con tutte e due le mani e l’aveva battuta sulla testa della sorella al grido di “e basta che c’è Ben Ten”. Lei comincia a piangere portandosi una mano sulla fronte e noi due e ci giriamo di scatto. Altrettanto di scatto mi avvio verso il divano, allontano l’arma del delitto e prendo la Pasionaria in braccio. ” Ma si fanno queste cose??? Le hai fatto male”. Non sapevo che fare! Avevo contemporaneamente Albertino che minacciava di vomitare, la Pasionaria che gridava a più non posso, mio marito che cercava un file sconosciuto e il mio blog ormai non più esistente.
Sono andata in ordine di urgenza.” Ti fa male la testa? Come stai?” Con una voce lacrimovole e disperata la piccola risponde “Voio il prosciutto cotto”. Sospiro di sollievo. In fondo era in lei, non poteva essersi fatta tanto male. Albertino riguardava la tv con una certa aria di soddisfazione (non sembrava che il senso di colpa lo stesse affliggendo) e mio marito si alza annunciandomi che ha lanciato il back up. Le due ore successive sono state difficili: il primo back up era quello sbagliato, ne abbiamo lanciato un altro ma il blog non compariva ugualmente. Alla fine abbiamo cercato il tipo di errore e trovato che era accaduta la stessa cosa ad altre persone (tordellone pure loro?). A quel punto abbiamo seguito delle indicazioni e finalmente cooking planner è riapparso. Vi confesso che ho sorriso con aria beata e che all’istante ho inserito delle nuove frasi nelle lista delle cose da non fare:
1) non mettere la bacinella blu nelle mani di Albertino quando vicino c’è la Pasionaria
2) non farsi mancare mai il prosciutto cotto
3) non aggiornare mai, per nessun motivo, word press
Per festeggiare, ho deciso di terminare quelli che ho ribattezzato i Cioccolatini della Vittoria sull’Avverso Destino (o su Word Press), seguendo le indicazioni di Paul.a.young. Il giorno prima avevo provato una ganche al cioccolato e aceto balsamico che mi intrigava tanto e avevo ancora la ganache cioccolato bianco e basilico dei fondant, così ho dato il via alla formazione dei SUOI famosi truffle.
RICETTA: I TRUFFLE DELLA VITTORIA
Ingredienti:
Per la ganache all’aceto balsamico:
Procedimento
Fate cuocere l’aceto balsamico afuoco medio fino a che sarà ridotto della metà. In un altro tegame portare lentamente a ebollizione 400 ml di acqua con lo zucchero e un pizzico di sale marino. Versate il liquido sul cioccolato raccolto in una ciotola e mescolate bene. Infine aggiungere l’aceto. Lasciate raffreddare prima dell’uso. Paul annovera questa ganache fra i condimenti al cioccolato per carne, insalate, pesce e gelato e,credetemi, sono certa che si possa sposare benissimo sia col dolce che con il salato (in più, è semplice da fare).
Per la ganche al cioccolato bianco e basilico, guardate qui
Quando le ganache saranno pronte, noterete che hanno consistenze diverse: quella al balsamico è più liquida mentre quella al basilico, dopo il riposo in frigo, si presenta come una crema lavorabile. Potete creare subito dei truffle veloci passando le palline di ganache al cioccolato bianco nel cacao amaro e potete utilizzare la ganache al balsamico come condimento. Io ho terminato temperando il cioccolato e creando dei cioccolatini ma a questa tecnica vorrei dedicare un post apposito, dato che Paul.a.young è davvero bravo nel spiegare come riuscire a farlo in casa..quindi, alla prossima puntata!
A Natale mi sono regalata un bellissimo libro: Avventure al Cioccolato di paul.a.young. Paul è un estroso cioccolatiere inglese, famoso per le sue creazioni e l’originale gusto negli accostamenti! Nel libro ci sono 80 ricette e io mi sono innamorata di tutte e 80! Prima o poi le proverò tutte e ho deciso di cominciare con questi fondant dal cuore cremoso (amore a prima vista mentre sfogliavo il libro nella libreria)! Avevamo degli ospiti a cena: i poveretti si sono dovuti sorbire continue interruzioni perchè la sottoscritta fotografava ogni santa portata (ottenendo dei risultati a dir poco scandalosi..ma già così hanno praticamente mangiato tutto freddo)! Li ringrazio per la pazienza e la collaborazione!
Ricetta: Fondant cioccolato e basilico
Ingredienti
Per il ripieno:
Per i fondant:
Per gli stampi:
Preparate innanzitutto la ganache (cioè il ripieno del fondant), che dovrà riposare prima dell’utilizzo. Portare lentamente a ebollizione la panna con il basilico. Togliete dal fuoco (fate freddare un minuto), frullate e versate la panna sopra il cioccolato bianco, lavorando con una frusta. Trasferite la ganache in un contenitore con coperchio, fatela raffreddare a temperatura ambiente e riponetela in frigorifero per farla rassodare (io l’ho fatto il giorno prima). Suddividere la ganache in palline che conserverete in frigorifero fino al momento dell’uso.
Per i fondant, fate sciogliere il burro a fuoco basso, quindi aggiungete il cioccolato fondente e mescolate bene. Sbattete leggermente le uova e lo zucchero, uniteli al composto al cioccolato e lavorate con una frusta. Aggiungete la farina e lavorate fino a ottenere un composto liscio.
Imburrate e spolverizzate di farina i 4 stampini troncoconici. Riempiteli per un terzo con l’impasto al cioccolato e poneteli in frigorifero per 30 minuti (anche il resto del composto l’ho messo in frigo).
Toglieteli dal frigorifero, mettete una sfera di ganache al basilico in ogni stampo e riempiteli con il resto dell’impasto al cioccolato. Preriscaldate a 180°. Posizionate gli stampini in una teglia e quindi in forno, impostando il timer a 9 minuti. Non aprite il forno durante la cottura. (Dopo 9 minuti mi sembravano ancora poco cotti e ho deciso di tenerli per qualche minuto in più..ovviamente in quel momento la Pasionaria-cocò si stava buttando giù dal letto e sono corsa a riprenderla….facendo cuocere troppo i fondant…Insomma, regolatevi col vostro forno ma non esagerate: devono rimanere col cuore più liquido dei miei)
Sformate i fondant su piatti da portata e serviteli con gelato alla crema o creme fraiche ben fredda (anche da soli erano buonissimi!)
Il ripieno dei fondant è tanto per essere usato solo per questa preparazione! Questo tipo di ganache è ottima anche per fare dei tartufini: molto semplicemente, basta fare delle palline, farle riposare in frigo per almeno mezz’ora e poi passarle nel cacao amaro! Avrete degli splendidi cioccolatini
COMUNICAZIONI DI SERVIZIO
Paul.a.young spiega, letteralmente, come degustare il cioccolato. Se fino ad oggi avete fatto come me, cioè avete preso un pezzo del cioccolato preferito e lo avete masticato, consumandolo in fretta..beh, vi siete persi la parte più bella! Io ho deciso di seguire i consigli di Paul. Sono 10, sì 10! Ma ne vale la pena!
COME DEGUSTARE IL CIOCCOLATO
Buona degustazione!
“Mamma, che lavoro è il dirigente?”.
Stavo portando Albertino-mimì ad una festa di compleanno di un suo amichetto e mancava poco all’arrivo. All’improvviso il semaforo mi è sembrato molto più lungo del solito! “La spiegazione è nella radice del nome: dirigen…il dirigente organizza, dirige un’organizzazione, un ufficio, un ente…”. Ente, radice del nome… aveva capito? Forse era meglio buttarsi sul concreto: “Nonna è un dirigente”. Mia madre è il dirigente scolastico della scuola materna che frequenta Mimì, da qui il suo essere stata ribatezzata nonna-direttrice.
“ah, allora comanda“. Aveva capito. Mentre sul semaforo scattava il verde, la meta mi sembrava nuovamente vicina. “Io da grande voglio fare il dirigente“. Giustamente. “oppure il maestro di nuoto“. Tutto sommato mi sembrava onesto. Mimì è così. Ha la capacità di farmi domande apparentemente semplici, ma che richiedono uno sforzo tremendo e a cui, soprattutto non si può rispondere in maniera scorretta: lui ricorda tutto, segna tutto ed è pronto a usare tutto contro di me! “Mamma, tu sai fare dei buoni dolcetti“. Era una constatazione, non un complimento! “Grazie amore”. Andavamo bene! La festa ormai sembrava dietro l’angolo! “devi fare una torta alle mie maestre“. Va beh, una richiesta accettabile! .. ” e pure alla maestra di nuoto“. Mimì è avanti. Eravamo alla captatio benevolentiae e per di più su tutte e due i fronti riguardanti il suo futuro! ” Va bene, con piacere”. E il portone del suo amichetto è miracolosamente apparso!
Ecco qui la prima torta, quella per le maestre (l’insegnante di nuoto aspetterà il suo turno!). L’idea nasce dal fatto che volevo provare una torta di Montersino, crostata di pane e mele in crosta croccante, e dal fatto che avevo un panettone ancora incartato e buonissimo, davvero un peccato non utilizzarlo! Quindi ho preso la ricetta del libro Peccati di Gola e l’ho modificata un pò
Ricetta: Crostata di panettone e mele in crosta croccante
Ingredienti
Per la torta:
Per la crosta croccante:
Procedimento:
Tagliare le mele e il panettone a cubetti; versare quest’ultimo in una ciotola e ammorbidirlo col latte. Unire tutti gli ingredienti del ripieno e amalgamere bene il tutto. Stendere la frolla (io lo faccio sempre fra due fogli di carta forno, così è semplice lavorarla, non si attacca al mattarello e, una volta tolto il foglio di carta superiore, è banalissimo rovesciarla sulla teglia) e foderare una teglia, ben imburrata, da 20 cm (la mia era di 24)-Bucherellare il fondo con la forchetta e spennellare con della marmellata di albicocche. Riempire con il ripieno. Grattugiare le noci e unirle ai 100 gr di frolla. Ridurre in grosse briciole e sistemare sulla superficie della torta. Cuocere a 180° per 35-40 minuti.
Ah, dato che ci sono, inserisco anche questa nella raccolta:
COMUNCIAZIONE DI SERVIZIO
Montersino, nel suo libro, spiega molto bene la pasta frolla come ingrdiente di base. Metto un piccolo riassunto, in tema con questa torta, per chi fosse interessato.
A prescindere dal tipo e dalla quantità degli ingredienti ultilizzati, esistono, per la frolla, 3 metodi di impasto, che hanno in comune la caratteristica di lavorare tutto il più velocemente possibile:
Il metodo classico consiste nel lavorare con la foglia dell’impastatrice (o a mano) lo zucchero con il burro. Vanno aggiunte poi le uova, poco per volta, in modo da farla completamente assorbire. Infine vanno aggiunti gli aromi e la farina, necessaria ad assorbire la parte acquosa della preparazione. Col metodo sabbiato, la farina viene miscelata col burro, al fine di ottenere un composto non compatto ma sabbioso, in modo che il burro rivesta le molecole di amido e il glutine, mantenedole separate le une dalle altre e impermeabilizzandole. In questo modo, sono meno vulnerabili all’umidità anche dopo la cottura, legando meno fra di loro e dando un risultato di friabilità maggiore rispetto al metodo tradizionale. Il successivo passaggio consiste nell’aggiungere zucchero e uova, che con la loro alta percentuale di acqua riescono a far legare il tutto restituendo la compatezza necessaria per poter stendere la pasta. Nel metodo montato, usato per frollini o pasticceria secca si lavora il burro con la frusta in planetaria (o con uno sbattitore) fino a ridurlo a pomata. A questo punto si ferma la planetaria e si aggiunge lo zucchero a velo. Si rimette in moto la macchina al minimo fino a che il burro non viene assorbito e poi si aumenta la velocià e si fa montare bene il tutto fino ad ottenere una soffice crema.Infine, si aggiungono le uova sbattute e per ultimo la farina, che verrà aggiunta solo dopo aver sostituito la frusta con la foglia (oppure, si deve spegnere lo sbattitore e continuare con un cucchiaio di legno o spatola). Questo tipo di frolla si usa con il sach a poche: si formano i frollini e solo successivamente alla formatura del biscotto, a differenza degli altri due metodi, si fa riposare in frigo.
La frolla che ho utilizzato in questa ricetta è quella classica, fatta con
In genere ne faccio sempre una dose maggiore e poi divido in parti uguali quella che avanza e la congelo.
Ognuno di noi ha dei piatti, dei cibi o dei dolci che hanno un significato particolare, vuoi perchè sono legati ad un ricordo o ad un periodo vuoi perchè li trovi solo in un luogo e in nessun altro.
Per me, un dolce legato all’infanzia è questo cannolo di frolla al cacao. In realtà, non vale solo per me perchè era la merenda tipica di mio padre e i suoi fratelli, dato che il dolce in questione si trova, tutt’ora, in un bar del Corso Centrale del nostro paese di origie, Sapri. Mi fa tenerezza sentire i ricordi di mio padre e di mio zio che, quando avevano le lire sufficienti, si compravano questo “spuntino” fuori pasto (diciamolo, non del tutto dietetico!) considerando che è una cosa che ho fatto (e faccio) anche io! Quando d’estate eravamo tutti insieme e arrivava a tavola il vassoio incartato con la carta bianca dalle scritte verdi, già sapevo quale sarebbe stata la scena all’apertura: lo sguardo andava ai cannoli di frolla al cacao e i massimi estimatori di questa pasta (mio zio, mia cugina ed io), dopo aver verificato il numero esatto di pezzi presenti, valutavano se poter star tranquilli o se ingaggiare una dura lotta psicologica per ottenere il permesso di scegliere per primi.
Ho quindi deciso di ovviare al problema e di tentare di ripetere a casa gli oggetti del contendere!
Ne sono soddisfatta e ho deciso di condividere il risultato!
Ricetta: Cannolo di frolla al cacao con crema pasticcera al burro
Ingredienti:
Pasta frolla al cacao:
Per la glassatura:
Per la crema:
Procedimento
Nella planetaria, impastare lo strutto con lo zucchero (lo strutto dà una particolare morbidezza alla frolla), aggiungere l’uovo, il sale e l’acqua fredda e infine la farina. Mettere a riposare in frigo per almeno 2-3 ore. Se non avete la planetaria va benissimo anche fatto a mano. Per cuocere i cannoli, sono indispensabili i cannelli per dare la forma. Si trovano facilmente nei casalinghi o nei negozi specializzati per feste. Dopo il riposo in frigo, stendere la frolla a crica 4 mm e tagliarla in quadrati di 10 x 10 cm. Spennellare i cannelli con del burro fuso e avvolgervi un quadrato di frolla sopra. Far cuocere a 180° per 15-20 minuti (dipende dal vostro forno). Per la glassatura al cioccolato fondente, basta semplicemente far fondere a bagno maria il cioccolato, prendere il cannolo ormai freddo alle estremità della base e immergerlo per qualche secondo nel cioccolato. Voltarlo in verticale per far scolare bene il cioccolato ed evitare che si creino delle gocce che crerebbero delle sbavature nella glassatura una volta posato il cannolo su un vassoio a freddare. Con questa dose ho ottenuto 14 cannoli.
Preparare la crema pasticcera: sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina setacciata. versare a filo il latte scaldato e cuocere a fuoco basso fino a cottura. Far raffreddare la crema. Montare con lo sbattitore il burro a pomata, fino a renderlo cremoso e ben amalgamabile e aggiungerlo alla crema. Farcire i cannoli usando una sac-a-poche.
Per dovere di cronaca, ho farcito metà cannoli con la crema pasticcera al burro (quella originale) e metà con crema chantilly (per spirito di innovazione: non erano affatto male!).
Con questi cannoli di frolla al cacao partecipo alla raccolta di Ornella Un anno a modo mio
e a
Questa torta è per salutare una persona speciale: mia sorella affronterà a breve un nuovo capitolo della sua vita che, sono certa, sarà tanto entusiasmante quanto intenso. E’ difficile salutare con parole adatte qualcuno a cui si è così legati e a cui si vuole così bene. Il groppo in gola è automatico. Meglio farlo con una torta, magari ad una festa con tutte le persone che più le vogliono bene :)
Lasciamo, ora, da parte la commozione e parliamo di questa torta decorata che mi ha fatto penare e non poco. Non tanto per la realizzazione (o meglio, anche per quella) ma innanzitutto per la “progettazione”. Mia sorella desiderava una torta in pieno stile USA, giustamente, magari con una bella bandiera. Beh, quale miglior posto che non questo per cercare l’idea giusta? In fondo, cake central è il più grande sito mondiale per la decorazione ed è anche americano: vuoi che non si trovino torte con bandiere statunitensi?
Le torte c’erano, eccome se c’erano! Un tripudio di stelle, strisce, colori sgargianti e bandiere in pasta di zucchero che partivano dal terzo piano e arrivavano all’ultimo con drappeggi da fare invidia ad un tappezziere. Tutto americano. Troppo americano. Devo dire che mi ero un pò depressa perchè non riuscivo a trovare una torta che mi piacesse. Quando poi ho cominciato a vedere aquile tridimensionali che planavano su torte foderate con la bandiera, ho quasi deciso di terminare la ricerca. Stavo abituandomi all’idea di una torta a due piani con il blu e le stelle bianche sopra e il bianco e le strisce rosse sotto. Insomma, decisamente appariscente. Poi, proprio perchè cakecentral resta il più grande sito mondiale di decorazione, ho visto una torta particolare: tanti sigarellos bianchi a strisce rosse sul bordo e un topper blu con le stelle. Era LEI. Quella mi sembrava proprio adatta. Non avrebbe vinto il primo premio come torta più elegante dell’anno ma era abbastanza patriottica senza essere eccessiva.
Mi sono lanciata così nella costruzione in differita della torta: prima le decorazioni, che necessitavano del giusto tempo per seccarsi, poi il pan di spagna e le creme varie e infine la vera e proprio messa in opera.
Passerà lungo tempo prima che rifaccia cigarellos in pasta di zucchero e la prossima volta eviterò accuratamente di avere persone di età inferiori ai 10 anni dentro casa mentre decoro..ma sono riuscita a fare le decorazioni che volevo. L’interno è un pan di spagna al cacao, farcito con mousse al cioccolato, e crema chantilly con lamponi. Vi lascio la ricetta del pan di spagna e delle crema.
Ricetta: pan di spagna al cacao
Ingredienti
Per il pan di spagna
Procedimento
Mettere uova e zucchero in una ciotola e montare con la sbattitore finchè il composto non “scrive” (diciamo una ventina di minuti..io ho usato la planetaria e quindi i tempi si sono abbreviati). Setacciare la farina con il cacao e unirli delicatamente all’impasto girando dal basso verso l’alto, senza far smontare il tutto. Ungere una teglia per 6 uova e mettere in forno a 180° per 30-35 minuti. Vale la prova dello stecchino :)
Per la crema pasticcera
Procedimento
Mettere in una pentola i tuorli e lo zucchero e sbattere bene. Nel frattempo riscaldare il latte e setacciare la farina. Aggiungere la farina alle uova e mescolare bene fino ad assorbimento. Aggiungere il latte a filo e cuocere a fuoco basso finchè non è cotta. Dividere subito la crema a metà ed unire ad una parte il caco amaro (si amalgama meglio quando la crema è calda). Se volete farcire il dolce solo con la crema pasticcera, avete finito. Altrimenti, aspettare che si freddi. Montare la panna fresca (non vegetale) e mettere i fogli di gelatina in acqua, ad ammollare. Sciogliere la gelatina (io l’ho fatto mettendo in bicchiere un cucchiaio di acqua con i fogli ammollati e riscaldando tutto al microonde, altrimenti va benissimo il tradizionale fuoco basso!) e aggiungere una metà alla crema pasticcera e l’altra alla crema al cioccolato. Dividere la panna montata in due parti uguali ed unirle alle creme. Unire le fragoline alla crema chantilly. Farcire il dolce. per facilatare l’operazione del “montaggio” del dolce si può ricorrere all’anello di alluminio, oppure alla stessa teglia usata per cuocere il pan di spagna, ricoperta di pellicola. far riposare in freezer per almeno mezza giornata. Tirare fuori il dolce e farlo scongelare lentamente in frigofero (così mantiene meglio la forma!)
Non mi resta che dire “good luck” sorellina!
Ho sempre amato i baci di dama: li trovo dei biscotti con una consistenza e una fragranza speciali.
Alle volte però capita di amare molto un a ricetta ma di metterla lì, nel dimenticatoio, in attesa di chissà quale risveglio. Risveglio che puntualmente è arrivato quando ho visto quelli di Tuki.
Mi sono ricordata all’improvviso quanto amassi i baci di dama e quindi ho deciso di regalarli insieme ai biscotti dell’etoile. Ho fatto la versione classica e anche una versione all’arancia con il cioccolato bianco (non so perchè..ma l’arancio mi ricorda sempre natale…).
Ricetta: Baci di Dama classici e all’arancia
Ingredienti:
Procedimento:
Montare il burro nella planetaria con la foglia e aggiungere l’estratto di vaniglia. A parte frullare le nocciole con lo zucchero. Aggiungere le nocciole e le farine rimanenti al burro montato e fare andare la foglia finchè non si forma un impasto omogeneo (all’inizio ci saranno molte briciole ma poi si ricompatterà il tutto). Mettere in frigorifero almeno due ore (tutta la notte è meglio). Formare delle palline e farle riposare per 30 minuti in frigo. Cuocere a 180° (su una teglia rivestita di carta da forno) per 15 minuti. Una volta fredde, unire due metà con la crema gianduia.
Per la versione all’arancia, ho fatto disidratare la buccia di due arance (brutalmente nel microonde), ho ridotto in polvere la buccia secca e aggiunto all’impasto. Una volta cotti i biscotti, ho sciolto a bagno maria del cioccolato bianco, unito 3 cucchiai di succo di arancio e uno di latte e ho unito i biscotti.
Natale è alle porte e non potevo non aderire al tormentone “quanti kg di biscotti da regalare devo cuocere?”!
Anzi…voglio esagerare e mi sono divisa il compito in due giornate: oggi ho cucinato la prima parte di biscotti e domani cercherò di finire con l’altra qualità e l’impacchettamento!
Questi biscottini me li ha fatti assaggiare, la prima volta, una signora deliziosa, ottima cuoca e fonte di ricette che sono una garanzia: Zia Crostatina di Coquinaria. Nello stesso pomeriggio mi ha fatto assaggiare la Chiffon cake (sublime…ci sto studiando sopra..) e questi pasticcini: I FROLLINI MONTATI VIENNESI DELL’ETOILE.
Io ancora non conoscevo l’Istituto ETOILE (per intenderci, la scuola di pasticceria dove ha insegnato anche Montersino) ma mi è bastata questa ricetta (e quella della pasta frolla fine) per inserirlo nella mia personale top ten di “posti dove mi piacerebbe andare”, subito dopo Parigi e New York :).
Ringrazio ancora la cara Zia Crostatina per avermi fatto scoprire questi pasticcini, che hanno la fragranza e la morbidezza della pasticceria da the che si trova in pasticceria.
RICETTA: Frollini Montati Viennesi dell’Etoile
Ingredienti:
Procedimento:
Montare il burro con lo zucchero nella planetaria, aggiungere l’albume poco alla volta e l’estratto di vaniglia, setacciare la farina con il sale e aggiungerlo al composto.
Formare i biscotti con la sparabiscotti (con la quale ho ancora un conto in sospeso) o con la sac a poche e metterli a riposare i frigo per 60 minuti. Cuocere a 180° per 15 minuti.
Fatti raffreddare, li ho decorati e farciti in tre modi diversi: intengendoli nel cioccolato fuso, spolverizzando di cannella e intengendo prima nel cioccolato fuso e poi nella farina di cocco. Ovviamente si possono farcire con marmellate, crema al gianduia, zucchero a velo, etc.. o lasciarli semplici perchè sono buoni anche così.
…no.
Alice nel paese di Montersino.
hummm..
Montersino e Alice nel paese delle Meraviglie.
Insomma, come si voglia metterla, Montersino crea delle cose meravigliose! Diciamo che, ogni amante dei dolci che si rispetti, sogna di fuggire con lui (mio marito, ahimè…lo sa! ma dato che ama i suoi dolci, credo che chiuderebbe un occhio!)
Ho visto questa sua ricetta e me ne sono innamorata! Al che, ho deciso di ripeterla anche se l’ho modificata in qualche punto!
Io e le mie amiche (virtuali perchè conosciute in rete ma realissime per quanto riguarda affetto, complicità, collaborazione, appoggio, etc…) abbiamo una tradizione a mio avviso molto carina:
Il BISCOTTO_DI_NATALE_DAY.
Ogni anno scegliamo un giorno e ci mettiamo in cucina, contemporaneamente (per quello che è possibile! A volte qualche differita capita :P) e cuciniamo biscotti natalizi, o comunque quello che il natale ci ispira! Poi raccogliamo il frutto del nostro lavoro e lo condividiamo fotograficamente! E’ come fare un buffet biscottesco virtuale!
Devo dire che questa giornata la aspetto sempre con molto affetto, perchè è un modo per condividere e migliorare l’atmosfera natalizia! E ci raccontiamo dei nostri successi, disastri, piccoli incovenienti e mangiate fenomenali di biscotti da parte dei fortunati parenti!
Quest’anno non sapevo bene cosa fare..quando è venuta in mio aiuto Friggi62, che su Gennarino ha postato una ricetta di una torta a dir poco meravigliosa: “Le 5 frolle” di Gianluca Fusto. Una crostata, certo..ma che crostata! Formata da 5 strati di pasta frolla friabile, profumata e sottilissima, intervallati da marmellata (io l’ho provata sia con frutti di bosco che con lamponi)! A completare il tutto, un delizioso stroisel e granella di pistacchi!
5 strati diversi ma che insieme stanno benissimo, un pò come le mie amiche ed io! Torta perfetta per il BISCOTTO_DI_NATALE_DAY! Grazie di esserci, ragazze…
Vi riporto la ricetta e il procedimento che ha scritto Friggi (che ho seguito in tutto tranne che per la farina…l’ho comprata al mulino che ho la frotuna di avere vicino casa!), e dichiaro la mia spassionata ammirazione per Fusto!!
Ricetta: Le 5 frolle
Ingredienti
Per la frolla:
per lo Stroisel:
Le dosi dello streusel sono abbondanti, la prossima volta le dimezzero’
Per il ripieno
Tabella di marcia seguita
giorno 1 : preparazione frolla e dello streusel
giorno 2: formatura,congelamento e cottura dei dischi di frolla e lo streusel
giorno 3 : montaggio e consumo crostata
Per la preparazione della frolla ho seguito le indicazioni del blog
Portate il burro a 25°, impastate quindi in planetaria il burro, lo zucchero a velo e il tuorlo precedentemente setacciato.
Setacciate insieme la farina, la fecola e la cannella. Aggiungere i restanti ingredienti al burro e lavorare sino a ottenere un impasto omogeneo.
Poi mi sono comportata cosi’
Frolla in frigo per 1 giorno, diviso in 4 parti la palla. Ho disteso un pezzo di frolla sul foglio acetato e aiutandomi con la pellicola, ho disteso con il matterello, poi coppato con forma circolare di diametro 16 cm secondo me si puo’ tirare fino a 20. Ho messo da parte gli esuberi che ho riutilizzato per creare il quinto disco. Ho sovrapposto i 5 dischi intervallati da acetato e posto in freezer fino a completo indurimento.
Questo trattamento di congelamento della frolla lo avevo visto in un video dello stesso Fusto.
Ho cotto a 150° forno preriscaldato e a fessura, due dischi per volta per 20 minuti ca.
Per lo streusel, come il blog
Setacciate tutti gli ingredienti in polvere. Aggiungete il burro a cubetti freddo amalgamando il tutto con con la foglia nella planetaria. Conservate in frigorifero.
Poi ho agito cosi’
Dopo un giorno di frigo , la palla indurita l’ho grattugiata ottenendo uno sbriciolamento che ho poi ‘riappalinato’ con i polpastrelli.Congelatore. Cottura forno a 160 fino all’imbiondire (ca 10 min).
Ho disteso i dischi di frolla sul tavolo e ‘dressato’ ciascuno per 2/3 con la marmellata di lamponi ( appena riscaldata su fuoco) utilizzando il dorso del cucchiaio e partendo dal centro. Nel blog si suggerisce l’uso di sac a poche con bocchetta piatta da 4, ma mi sono trovata meglio a fare cosi’
Ho spolverato con zucchero a velo il terzo restante e sovrapposto.
Sul disco superiore ho distribuito i pistacchi prima abbrustoliti e grossolanamente tritati, e poi lo streusel