L’avevo detto che ero solo la prima ricetta, quella degli gnocchi di castagne ripieni di zucca, che finiva all’MTC di questo mese. Fatevene una ragione. Esattamente come continuano a ripetere tutti, le castagne sono buonissime e quindi scatenano la fantasia e la voglia di fare. Vi tocca.
Parlavo con Rossana di alcune brioche viste su un sito dell’est. Onestamente non saprei dire che quale paese fossero. So solo che avevo visto la formatura di queste brioche e che mi sembrava carina. Così, non avendo tempo per traduzioni e ricerche, ho chiesto a lei, che quanto a cultura gastronomica ha inquietanti rassomiglianze con un’enciclopedia.
Storie di normale amministrazione per le mamme. Hai sempre qualcosa da fare dentro casa: vai da una camera all’altra, da una camera alla cucina, stiri, (che dalle mie parti è gettonatissimo), e sistema la cameretta che è un caos (anche se dopo è solo un po’ meno caos), e metti su due cose per la cena, e rispondi al telefono che squilla mentre hai tutte e due le mani occupate e scappa la pipì ad entrambi i figli e pure al gatto, etc etc.
Una sorella che si specializza in ortopedia non capita tutti i giorni. Specie se è la sorellina più piccola, nonché zia d’America e portatrice sanissima di belle gambe. Oggi è stata una giornata in cui mi sono sentita davvero orgogliosa: ho visto una giovane donna bella, molto bella ma soprattutto brava e preparata.
Prima che se ne vadano, tocca prenderle al volo. Lo so che sto diventando un po’ noiosa ma le fragole buone, quelle che hanno un sapore tale da dire “oh, una fragola!” e non “toh, una cosa rossa che sa di un gusto indefinito”….be, quelle non durano parecchio.
Puoi cucinare le cose più buone, genuine, salutari ma per tua madre cucinerai sempre cose inadatte ai suoi nipoti (che siano figli tuoi è, in ogni caso, secondario).
Per la mia poi, il mio stile di cucina non va mai bene. La telefonata serale ha un unico argomento finale, argomento che ha un nome del genere: “che hai fatto mangiare a quelle povere creature?”.
…e non dite che non ve l’ho detto. Il binomio panna-fragola è collaudatissimo, si sa. Mi piacciono le fragole..per il loro colore, la loro forma, la dolcezza mista all’acidulo, il fatto (assolutamente straordinario per una che odia sbucciare qualsiasi cosa) che non hanno la buccia. Perché hanno pochissime calorie, diciamolo. Certo, se uno ci aggiunge la panna fresca e lo zucchero le calorie salgono. Ma sono di memoria corta e questo particolare, quando si tratta di fragole e panna, tendo a scordarlo.
…copiata male però! Eppure ero convinta di aver letto tutto per benino.
Uno dei blog storici della mia blog roll, anche quando una vera blog roll non c’era per mancanza di blog, Lost in kitchen è uno dei primi blog che ho scoperto ed apprezzato quando ho cominciato a cercare in rete ricette di cucina. A volte si dice “non è un blog di cucina in senso stretto”…ecco, in questo caso lo è eccome, nel senso che le ricette sono una garanzia, la ricerca di prodotti, produttori e chef è sempre all’avanguardia e soprattutto, consentitemelo, è scritto in un ottimo e godibile italiano.
Mese dopo mese, le MTC girls distribuiscono premi a profusione, scatenando ironia e creatività. Mi sembra giusto ricambiare la loro prodigalità, quindi questo mese permettetemi di assegnare loro dei premi simbolici, i miei PREMI MTC DI SETTEMBRE, con la ovvia premessa che è impossibile avvicinarsi ai LORO premi e che questo vuole solo essere un omaggio.
Sarà pur vero che l’abito non fa il monaco ma certamente lo chef sì. La saggia considerazione nasce dal fatto che, dopo anni e anni di onorato spignattamento, ancora riesco a sporcarmi di farina, impasti & co. che neanche se mi avessero messo all’interno della ciotola della Planetaria a girare insieme all’impasto.
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