Alla faccia della crostata campagnola. Gianluca Fusto ha scelto questo nome per una crostata con tanti sapori del sud e dell’estate: pasta di mandorle, mandorle, pistacchi, albicocche, limoni.
Ok, le albicocche non sono proprio di stagione e non ho potuto eseguirne la composta ma ho optato per una confettura di albicocche metodo Ferber e via. Mi sembra che la sostituzione sia stata degna.
A San Valentino e dintorni si vedono tante frasi, tanti commenti lanciati e lasciati alla persona amata, specie sui social.
Finisce sempre che:
se c’è un amore, è mio, se ci sono due corpi, c’è un’anima sola, se c’è un dopo, è dopo tanti anni, se ci si ama, è follemente, se c’è un amore, è tutti i giorni e non solo a San Valentino, si ci sono due cuori, c’è una capanna, se c’è una passione, è folle, se ci si ama, è come il primo giorno, se è più di ieri, è meno di domani.
La crema pasticcera, quanto è buona? Quella che avanza poi, ha un non so quale appeal che ti fa prendere un cucchiaio e mangiarla. Il “Posso lasciare questo po’ di crema nella ciotola? Neanche a sporcare un contenitore, per una simile quantità.” è più o meno il pensiero costante.
Giusto in corner, questo mese. Siamo praticamente agli sgoccioli e riesco solo ora a pubblicare la ricetta per l’mt challenge, dedicato ai canederli proposti da Monica.
Intanto, fresca di un viaggio in Alto Adige, i canederli sono cose per noi provate di recente. Però, c’è un però, erano almeno un paio di anni che non li cucinavo io. E questo è male! Decisamente male. Quindi grazie a Monica per avermeli fatti ricordare.
E’ di questi giorni una notizia che mi riempie di gioia: il maestro Massari offrirà al suo fan club un giorno di corso gratuito, in quel di Brescia. Se tutto va come deve (e gli scongiuri li faccio da ora), a Marzo parto e insieme a qualche amica e tantissime altre persone, conoscerò il maestro e passerò una bella giornata a Brescia, con annessa visita alla pasticceria Veneto: devo aggiungere altro?
La Pasionaria cresce, questa è la notizia. Cresce più in fretta di quello che riesco ad accorgermi. Succede che ogni tanto mi fermi all’improvviso a guardarla mentre cammina per strada. Di solito balla e saltella, perché il suo camminare coincide con quello: fa giravolte, mi mostra le cose imparate a danza, incurante dei sorrisi della gente o forse curante proprio di questo. E mi dice mamma, guarda come sono brava. Puntualmente mi viene da chiedermi: ma quella ragazzina alta e magra, è lei? Troppo alta e un filo troppo magra, nonostante l’appetito non le manchi. Ma è proprio lei? Mi chiedo mentre la vedo che si specchia nelle vetrine e mi indica tutte le insegne, perché ormai sappiamo leggere.
Prima o poi finirò per provarlo tutto, il Libro di Ottolenghi-Tamini. Ho già postato diverse ricette del loro libro (per esempio qui e qui), Jerusalem; continuo però a sfogliarlo e a trovare cose per le quali il primo pensiero è: accipicchia, devo farla! E il secondo è: nel weekend vado a comprare tutto e provo.
Sono troppo belle, pur con i loro ingredienti non sempre semplici da reperire, pur con la commistione di gusti che per noi non è immediata. Ma poi le mangi e ogni volta ti innamori di più di questo libro splendido.
Mia suocera, il giorno della Befana, è arrivata a casa e mentre agli altri distribuiva calze e dolcetti, a me ha detto: “questo è per te. Quando l’ho visto ti ho pensato”.
Un cavolfiore viola. Nella busta, c’era proprio un cavolfiore viola. Prima che vi lanciate in battute tipo “uh, un regalo del cavolo” sappiate che è stato graditissimo! Io, un cavolfiore viola, non l’avevo mai trovato! Non dubito che il sapore sia simile a quello classico ma il fascino del colore mi colpisce sempre. Il viola in cucina poi, lo trovo particolarmente chic, se non fosse per l’invasione di patate viola e carote viola dell’ultimo anno nei vari blog in rete.
Pepe: Nome comune delle spezie ottenute dai frutti delle piante del pepe, e in partic. della specie Piper nigrum, che fornisce sia il p. nero, una delle spezie più usate e conosciute sin dall’antichità greco-romana, costituito dai frutti immaturi disseccati, in forma di granelli di 3-6 mm di diametro, con superficie rugosa e sapore e odore acri caratteristici, sia il p. bianco, ottenuto dai frutti maturi privati del pericarpo dopo macerazione in acqua (cit. La treccani).
Pepe in grani: sinonimo di Pizza. Quella con la p maiuscola, fatta con passione e dedizione senza risparmiare nulla, ma proprio nulla, sugli ingredienti. Pepe in grani, oltre che di pizza, è anche sinonimo di Franco Pepe, ovvero colui che, recentemente, mi ha fatto emozionare col suo mondo.
Natale è passato velocemente quindi approfitto di questo post per fare un augurio cumulativo: Buon Natale, Buon Capodanno, Buone Feste!
Natale è passato veloce, lasciando un carico di doni fra cui un bel cesto con dentro tante cose. Un pacchetto in particolare mi ha incuriosito: I Biscotti di Sassuolo, della Buratti e Milano. Sassuolo mi scuserà, ma non sapevo che esistessero dei biscotti tipici. Ho rimediato subito facendo onore e finendo la scatola.
In pratica, sono delle margheritine molto simili, ma molto, ai canestrelli.