Questa volta doveva essere vintage, che più vintage non si può.
Vista la ricetta proposta da Marina per questa mese, mi è venuta improvvisa voglia di quelle decorazioni che faceva mia nonna, che ricordo da lontano e che avevano, su di me, l’effetto di pieno stupore.
Il sartù di riso, ecco la ricetta proposta per questo mese per l’Mtc.
Cari i miei lettori, ho notato un interesse sempre crescente per l’abbinamento segno zodiacale e cibo. Potevo forse farmi sfuggire l’occasione di abbinare una terrina, quale sfida dell’mtc presentata da quella splendida signora che è Giuliana, con le disavventure di ognuno di noi? Sì perché quello che state per leggere non è un oroscopo qualunque ma un Tristoroscopo con sottotitolo “maiunagioia”. A noi, le cose lisce, tranquille e serene ci fanno un baffo! A noi, dato che la sfiga ci corre dietro con la frusta, è dedicato questo oroscopo delle disavventure, per cui solo la terrina consigliata alla fine potrà salvarci!
Il primo panino era col pesce, il secondo con la carne. E l’uovo. E il tartufo. Basta lo giuro, non aggiungo altro.
Va be, c’è la salsa che è la maionese al tartufo. La solita insalatina che se son la metto non mi pare hamburger, ma tutto qui. Come contorno, fagioli cannellini in insalata con qualche pezzetto di cipolla fritta. Rigorosamente freddi a temperatura ambiente. E allora massacriamoci.
E questo mese c’è una delle mie mtchallenger preferite, come giudice (no, il momento captatio benevolentiae è solo all’inizio).
L’ho anche conosciuta e posso dirvi che è simpaticissima, divertente e magrissima. Ha questo difetto, ma per il resto è una forza della natura, la nostra Arianna. Quando ci siamo incontrato mi ha portato le uova fresche del suo papà: quelle di gallina e, udite udite, quelle di papera. Regali da foodblogger o da gente folle, punti di vista. Immaginateci a piazza di Spagna con il prezioso pacchettino… Pazze o no, le devo una delle carbonare più buone della mia vita!
Humm il tempo è tiranno (e cattivo) e credo che questa è l’ultima che riesco a fare. Credo. Intendo l’ultima torta salata per l’MTC di questo mese che Flavia ha eletto a mese della brisée di Michel Roux, un argomento a mio parere bellissimo.
Il problema serio è che la Flavia mi ha fatto venire in mente tante idee su come usare la benedetta brisée di roux, sfida di questo mese dell’mtc. Torta salata o quiche, con le differenze del caso. Ma in mente ho almeno altre tre versioni. Non ho idea se riuscirò a farle tutte (ma la Flavia può tranquillamente cominciare a preoccuparsi per il proliferare di post da sorbirsi). Il progetto però c’è e le intenzioni anche!
Sarà che mi sto facendo prendere dalla lettura di quel capolavoro di gastronomia che è Jerusalem, di Ottolenghi-Tamimi (che, poveraccio, messo dopo Ottolenghi, non viene mai nominato) ma avevo voglia di un piatto ricco di verdure (nell’ordine: peperoni, pomodori e capperi), di mischiare il dolce col salato, di usare il cous cous. Così ci ho pensato un po’ e ho tirato fuori questo!
Dopo uno stop forzato dal trasloco, ritorno in punta di piedi all’MTC, che questo mese mi ha sconcertata e non poco. E conoscendo la Cristiana, che mi sono sconcertata a fare??? Tanto di cappello a una che conosce il quinto quarto come lei.
Topinambur, questo sconosciuto. Confesso: non l’avevo mai mangiato prima, questo tubero che sa di carciofo, mentre tutto il mondo ne decantava le meraviglie. Non è che avessi deciso di utilizzarlo a tutti i costi è solo che, volendo provare lo strudel salato per l’MTC di questo mese (dopo quello dolce) e non avendo grandissime idee, avevo deciso di andare dalla mai fruttivendola (aka spacciatrice) di fiducia e di lasciarmi ispirare da quello che avrei trovato.
Un teatro pieno di gente, in rigoroso silenzio, non tanto o non solo per la capacità e bravura degli attori ma per il profumo ricco e avvolgente che proveniva dal palco. Quel profumo veniva intenzionalmente fatto volgere verso il pubblico, come esigeva Eduardo de Filippo, per far comprendere quell’unione che solo il ragù napoletano riusciva a creare nelle cucine delle famiglie napoletane.