Cari i miei lettori, ho notato un interesse sempre crescente per l’abbinamento segno zodiacale e cibo. Potevo forse farmi sfuggire l’occasione di abbinare una terrina, quale sfida dell’mtc presentata da quella splendida signora che è Giuliana, con le disavventure di ognuno di noi? Sì perché quello che state per leggere non è un oroscopo qualunque ma un Tristoroscopo con sottotitolo “maiunagioia”. A noi, le cose lisce, tranquille e serene ci fanno un baffo! A noi, dato che la sfiga ci corre dietro con la frusta, è dedicato questo oroscopo delle disavventure, per cui solo la terrina consigliata alla fine potrà salvarci!
Il bignè di San Giuseppe, ovvero quello che, per un romano, rimane l’indiscusso dolce della festa di San Giuseppe.
Capiamoci: so benissimo che la zeppola napoletana è famosissima (ottima senza dubbio) e ormai diffusa in tutta Italia. Ma a Roma, da fine febbraio e fino al 19 Marzo, i bignè di San Giuseppe la fanno da padroni. Per me, pur figlia di un papà con origine campane, la zeppola era addirittura qualcosa di esotico, mangiato solo se capitavamo giù in quel periodo. Immaginate lo sconforto nel vedere, molti anni dopo, così trascurato questo gioiello della pasticceria.
E allora rivalutiamolo, il bignè per antonomasia.
Tre giorni alla boscolo Etoile Acdemy mi hanno insegnato tante cose, anche se in poco tempo. E allora ho provato a metterle in ordine, sia dentro di me che per iscritto. E questa è una cosa.
La seconda è che è arrivata, subito dopo, la nuova ricetta dell’mtc di questo mese, ovvero i raieu co-u tuccu di Monica e Luca del blog Fotocibiamo e pensare di fare una ricetta che tenesse conto delle indicazioni che si possono assumere in quel poco tempo, è stato un tutt’uno. Sicuramente sono indicazioni semplici, che molti già sapranno. Ma io ho pensato di condividere per dare una mano a chi, come me, è amatoriale nel senso vero del termine!
“Ciao, come va?”
“ Senti, devo lussare un’anca”
“Che cosa??”
“ Devo lussare un’anca”
“ Ma stai scherzando? Che dici?”
“ Di un pollo. Devo lussare un’anca di un pollo. Ho bisogno del tuo aiuto”.
“Tu non stai bene. Sul serio. Io non ci posso credere che mi chieda una cosa così. Ti ricordo che sono un ortopedico”.
“Appunto, ho bisogno del tuo sostegno. Tu sai cosa ho passato”.
“va be, non ti mando a quel paese per decenza. Vado a lavorare”.
Le temperature sono tornate decenti e la voglia di cucinare è tornata alle stelle. Non che fosse particolarmente scemata, durante l’estate, ma i 40° effettivamente non aiutano. Di prove, in questi due giorni di weekend, ne ho fatte parecchie e questa crostata è stata particolarmente apprezzata.
Per decenza, non vi dico a quale torta blasonatissima francese il parentado ha preferito questa crostata, perché non ci credereste. Una torta in cui il cioccolato la fa da padrone, famoso a livello planetario. Mi sembra impossibile, eppure me lo continuano a ripetere.
Che io adori i formaggi, è cosa risaputa. Mi piacciono un po’ tutte le categorie, da quelli stagionati a quelli molli, dagli erborinati alla mozzarella. Certe volte devono togliermeli dalle mane.
Per il parmigiano ho, in tutta sincerità, una passione notevole e spesso, in questo blog, si trovano ricette che lo prevedono. Quando mi hanno chiesto di partecipare a 4cooking, considerando che mandavano tre diverse tipi di stagionature del Parmigiano Reggiano, che non è semplice da reperire, ho accettato con molto piacere!
E questo mese c’è una delle mie mtchallenger preferite, come giudice (no, il momento captatio benevolentiae è solo all’inizio).
L’ho anche conosciuta e posso dirvi che è simpaticissima, divertente e magrissima. Ha questo difetto, ma per il resto è una forza della natura, la nostra Arianna. Quando ci siamo incontrato mi ha portato le uova fresche del suo papà: quelle di gallina e, udite udite, quelle di papera. Regali da foodblogger o da gente folle, punti di vista. Immaginateci a piazza di Spagna con il prezioso pacchettino… Pazze o no, le devo una delle carbonare più buone della mia vita!
Il Pan di Spagna.
Buona Pasqua! Mai avrei pensato di avere l’occasione di augurarvela in questo modo. Tutto merito (o colpa) di Flavia e di Alessandra. Vorrei dire loro molto cose, compresa la gioia e l’emozione e anche, soprattutto, l’ansia che circonda i primi momenti dell’mtc. Ma mi scuserete, mi trattengo e non dico oltre perché già so che questo post sarà lungo e intenso.
Humm il tempo è tiranno (e cattivo) e credo che questa è l’ultima che riesco a fare. Credo. Intendo l’ultima torta salata per l’MTC di questo mese che Flavia ha eletto a mese della brisée di Michel Roux, un argomento a mio parere bellissimo.
Il problema serio è che la Flavia mi ha fatto venire in mente tante idee su come usare la benedetta brisée di roux, sfida di questo mese dell’mtc. Torta salata o quiche, con le differenze del caso. Ma in mente ho almeno altre tre versioni. Non ho idea se riuscirò a farle tutte (ma la Flavia può tranquillamente cominciare a preoccuparsi per il proliferare di post da sorbirsi). Il progetto però c’è e le intenzioni anche!