E io non posso che chiamarlo così, questo piatto.
Tutto ha inizio tanto tempo fa, ma proprio tanto. Ero una pischelletta, diremmo a Roma, che si guardava un documentario su Sky. E come sempre accade con i documentari americani, quelli parlano dell’Italia e lo fanno bene. Potrei parlare per ore di quanto mi piacciano i vari programmi /documentari/film sulla cucina esteri e di quanti snobbi quelli italiani ma lasciamo perdere che finirei per creare una luuunga polemica.
Dopo uno stop forzato dal trasloco, ritorno in punta di piedi all’MTC, che questo mese mi ha sconcertata e non poco. E conoscendo la Cristiana, che mi sono sconcertata a fare??? Tanto di cappello a una che conosce il quinto quarto come lei.
Ci riprovo.
Della serie “c’ero rimasta male”, lo ammetto. Continuavo a ripetermi “si può essere così scema?”.
Fuori concorso all’MTC di questo mese per una dimenticanza per cui ci sarebbe da insultarmi. E mi ri-leggevo il giusto commento di Chiara, una delle sorelle de La cucina spontanea, che mi diceva “Maremma, ma due patate potevano finire per sbaglio insieme ai durelli?”
Aveva proprio una ragione tremenda. E va be’… nonostante trasloco, pacchi e roba varia lo dovevo rifare!
E ritorna l’mtc, dopo la consueta pausa di fine anno e dopo un mese di Dicembre passato a far la rassegna, con soddisfazione, emozione e orgoglio, dei successi della vendita del libro E’ L’ORA DEL paTE (vi ricordo qui tutte le notizie in attesa della prossima ristampa!)
Da queste parti siamo totalmente immersi nella non piacevole atmosfera di un trasloco. Quando vedo un pacco aperto e ancora da riempire comincio ad avere strane reazioni, e siamo solo all’inizio. Avevo timore di non riuscire a fare un bel niente per questo mtc ma mi son presa un pochino di tempo per pensare e preparare gli ingredienti e poi, inconsiderazione del fatto che si trattava dello spezzatino delle due sorelle sprint, lasciar fare tutto alla lunga cottura.
Contest importante e difficile che mira a far conoscere meglio una regione altrettanto importante e difficile: la Lucania.
Ho amato Matera fino all’ultimo dei suo Sassi, delle sue strade, dei suoi colori e delle sue atmosfere dure. E il pensiero è sempre quello di ritornarci, magari d’Inverno.
Prima notizia: sono fra le finaliste del contest indetto da Le strade della mozzarella!!! Evviva! La ricetta è questa e grazie a lei mi vado a godere il salone, tra l’altro anche con un po’ di amiche!!!!
Seconda notizia: sono stata male, ma proprio male! Ho avuto una congestione! Non che questo debba interessare qualcuno, so che capita e che è frequente ma vi metto in guardia: evatate di uscire dalla palestra, quando fuori fa freddo, con la giacca sbottonata “che tanto fa caldo” e di arrivare a casa e scolarvi un bicchiere di acqua fredda…perchè la notte seguente (e anche il giorno dopo) la pagherete amaramente!
Un incubo!
Immaginate la scena: in macchina, verso Verona, alla volta del Vinitaly con un gruppo di amici sommelier da incontrare, e che faccio io? “Friggo” sperando che l’i-pad prenda (e io non lo uso mai) per scoprire quale sarà la ricetta di Aprile. Con mio marito sorpresissimo dal mio novello interesse per il tablet che continua a chiedermi “ma che devi vedere?” fin quando io non esclamo “IL CHILI”! “ah, questo è ciò che mangeremo per il prossimo mese?” “Esattamente”. Al che ho chiuso il tablet e mi son messa a pensare. Per l‘MTC di Aprile c’era il chili di Ann.
Girovagare in rete nei blog e nei siti di altri paesi può essere cosa davvero interessante, specialmente se si tratta di culture lontane con cui più difficilmente si viene in contatto. Per carità, in epoca di globalizzazione, si va a Londra in poco tempo, a Parigi a fare la scampagnata del weekend e anche Madrid tutto sommato è accessibilissimo (sempre per gli altri … io l’ultima volta che mi sono mossa da Roma sono andata …. Hummm quand’è che mi sono mossa da Roma?????). In generale però, mi dicono che la gente normale viaggia.
Che si sappia: io, all’educazione musicale dell’Ale e della Dani ci tengo. Si è visto: ho ritenuto doveroso fargli conoscere capolavori come “ai se eu te pego”, che tanto hanno sconvolto ehmm sorpreso le famiglie delle MT girls, quando le hanno “beccate” ad ascoltare (basite) tale capolavoro!Evidentemente il mio destino MTchallenngiano è inevitabilmente legato alla scoperta di geni musicali e quindi non posso esimermi da renderle partecipi di nuove scoperte! E’ una questione di principio!
Certe manifestazioni vanno pubblicizzate prima, non dopo che sono avvenute. Si sente spesso parlare del Salone del Gusto, Taste, Vinitaly, si vedono altrettanto spesso articoli e reportage su queste gradi feste del buon cibo e della buona cultura enogastronomica ed è giusto che sia così. De Le strade della Mozzarella si parla troppo poco però e quindi preferisco segnalarla ora, che manca un mese e mezzo.