E siamo arrivati a Natale, ovvero quasi alla fine dell’anno (in effetti manca praticamente un mese ma meglio portarsi avanti!). C’è poco da fare: tempi di bilanci sull’anno quasi terminato e progetti per l’anno futuro sono sempre all’ordine del giorno in questo periodo. Non faccio eccezione e fra le tante cose che mi sono accadute, belle brutte e medie, quella di Compagni di Blogger resta una delle esperienze più importanti, per molti motivi: amicizia, collaborazione, discussioni (anche accese , perché no!), prove, fotografie, studi vari , insuccessi ma anche divertimento .. perché questa è stata la cosa più importante. Siamo noi le prime a divertirci in questo gruppo e mi auguro che continueremo a farlo per lungo tempo (e se il numero delle staffette programmate non mi inganna, direi che dovrete sopportarci per un altro po’!).
Meno di un mese a Natale..e il mio conto alla rovescia, quello che faccio tutti gli anni della mia vita, aspettando con ansia il giorno del 25 Dicembre, quest’anno comincia da qui, dall’annuncio di una una nostra nuova staffetta! Sono stata molto felice di sperimentare, provare, discutere di piatti e ricette con le mie amiche e spero che questa atmosfera appartenga a chiunque leggerà i nostri post, per poter ravvivare insieme i momenti più golosi delle prossime festività! Di sorprese ce ne saranno tante, come al solito..anzi, raddoppieranno, quindi non vi resta che seguirci! vi lascio alle parole della nostra Tinuccia!
Si discute, si chiacchiera e lo si fa come al solito ridendo e tanta acqua bolle in pentola.
Mamma mia, di quanta cucina si è parlato, e quante ricette sono passate sotto le nostre mani… quanti discorsi, quante risate e quanto tempo trascorso insieme… Senza tralasciare neanche il discorso “foto”!!!!
Ma si sa… è Natale e tutto è permesso… certo, ancora ci manca un mese, ma noi ci portiamo avanti col lavoro hahahahaha! :D
E lo facciamo per presentarvi, questa volta, una doppia staffetta.
Vi assicuro… è stato un lavoro massacrante in termini di organizzazione, non è stato facile scegliere le giuste ricette per delle feste così importanti!!!!
Rivolgerci alla tradizione o puntare verso l’innovazione… questo il dilemma…subito risolto!!! Entrambe le scelte…
Il menu di natale sarà logicamente un menu completo, si partirà dagli antipasti, si passerà ai primi, ai secondi e per finire alla frutta… e come già detto, avrete ricette che si ispireranno alla tradizione, ed altre che guarderanno all’innovazione…
E il dolce???? Che fine ha fatto il dolce???
Uh!!! Erano veramente troppe le idee e tanta la nostra voglia di proporveli, quindi…
al dolce sarà dedicata l’intera seconda staffetta!
Come ultima cosa, ma non meno importante, diamo il nostro benvenuto a due nuove “Compagnucce di Blogger” Essì, diventiamo sempre più numerosi!!!! Bello!!!!!!!
Antonia e Maria, che gioia avervi con noi!
La nostra cara Sonia ha dovuto prendersi un momento di pausa… in questo periodo è troppo impegnata per la promozione del suo interessantissimo libro!
Vi abbiamo anche dato una fantastica idea per il regalo di Natale… che volete di più!!!! Hahahahaha!:D
Be’, ma adesso bando alle ciance e si parte!!!!!!!!!!!
Come sempre, gli abbinamenti con il vino saranno curati da Luciano Pignataro, http://www.lucianopignataro.it/ (ed anche lui non mancherà di stupirvi con le sue proposte!)
Ecco i calendari!!!!
MENU’ Tradizione/Innovazione
Martedì 4 dicembre
Tradizione
Innovazione
Mercoledì 5 Dicembre
Tradizione
Innovazione
Giovedì 6 Dicembre
Tradizione:
Innovazione:
Venerdì 7 Dicembre
Tradizione
Innovazione
Settimana dedicata ai dolci
Lunedì 10 Dicembre
Martedì 11 Dicembre
Mercoledì 12 Dicembre
Giovedì 13 Dicembre
Venerdì 14 Dicembre
Vi aspettiamo!!!!
Uno di quei dolci a cui pensi con passione, con piacere, chiudendo gli occhi! Perché si immagina la morbidezza della pasta unita al sapore della bagna che, inevitabilmente, finisce per colare su qualche vestito..ma questo è il bello! Non riesco a immaginare un babà così poco succulento da far rimanere immacolati mani e vestiti!
Ed eccoci alla prima giornata della settimana dedicata, da noi Compagni di blogger, al re dei dolci napoletani, ovvero il babà. La settimana sarà ricca di sorprese e proposte sorprendenti e divertenti ma non mancheranno ricette tradizionali, racconti delle origini del dolce e delle tradizioni. Io sono molto felice ed orgogliosa di poter ospitare, come vi avevo detto nel precedente post (link al post), una nuova compagna di avventure: Rossana Iodice. Sono certa che la sua esperienza, preparazione e generosità nelle spiegazioni saranno di aiuto a tutti noi, così come lo sono sempre sul forum di gennarino. In bocca al lupo Rossana…e che il divertimento inizi!!!”
Salve, sono Rossana e prima di tutto vorrei ringraziare tutte le amiche di Compagni di Blogger che mi hanno permesso di partecipare a questo progetto, pur non avendo un mio blog, ma soprattutto la mia amica Caris, che mi ha gentilmente ceduto lo spazio qui, nel suo blog. A cominciare da oggi, Compagni di blogger presentera’ un’assortimento di ricette per onorare sua Maesta’ il baba’ ed io mi permetto di aggiungere una breve nota biografica sul re indiscusso della pasticceria partenopea.
Le origini del babà – sebbene circondate da leggende e racconti più o meno attendibili – sono indubbiamente legate ad un sovrano vero e proprio, Stanislao Leszczyński, re di Polonia per ben due volte (dal 1704 al 1709 e successivamente dal 1733 al 1736) e ad un pasticciere alsaziano di nome Nicholas Stohrer.
Di re Stanislao si dice che oltre ad essere un buongustaio, fosse anche un cuoco dilettante. Ed è forse questo che ha dato vita all’ipotesi che fosse stato lo stesso sovrano ad inventare il dolce che oggi conosciamo come “babà”. Tra i sostenitori di questa teoria, il famoso giornalista culinario Grimod de la Reyniere. A dissentire, invece, sono proprio i proprietari della pasticceria Stohrer di Parigi, la più antica della capitale francese, fondata dallo stesso Nicolas Stohrer nel 1730.
Secondo il loro racconto, fu Nicholas, allora apprendista, a bagnare con vino Malaga una specie di brioche secca polacca, che il re aveva portato indietro da un viaggio in Polonia. Successivamente, Stohrer l’avrebbe anche profumata con lo zafferano e arricchita d’uva di Corinto. Pare che il re, in quel periodo, fosse intento alla lettura delle “Mille e una Notte”, che erano da poco state tradotte in francese da Antoine Galland e che abbia quindi deciso di battezzare questa nuova creazione culinaria dagli aromi reminiscenti l’Oriente, con il nome di Ali Babà, in onore del famoso personaggio di quella raccolta letteraria.
Leggende e racconti a parte, “baba” (o babka) non è altro che il nome polacco di un dolce lievitato comune a molti paesi europei: gugelhopf or kugelhopf in Austria, Svizzera e Germania meridionale; bundtkuchen nel resto della Germania e koughlof in Alsazia. Un dolce d’origini antiche, la cui presentazione è resa maestosa dagli stampi alti con le pareti spesso decorate in cui si suole cuocerlo. Preparare dolci lievitati per celebrare gli eventi importanti della vita – e soprattutto per celebrare la Pasqua – appartiene alla tradizione europea. Considerando la diffusione di questo dolce, si può facilmente presumere che il vero merito di re Stanislao sia stato quello di rendere famosa in Francia, con il nome polacco, la versione elaborata nelle cucine della sua residenza.
Al pasticciere del re, invece, va riconosciuto il merito di aver introdotto il “Babà” dapprima alla corte di Francia – quando nel 1725 si trasferì a Versailles al seguito di Maria Leszczyńska, diventata moglie di Luigi XV – e successivamente ai benestanti frequentatori della pasticceria che aprì nel 1830 in Rue Montorgueil, a Parigi. Il babà rimane tutt’ora il vanto di questa pasticceria.
Il gusto principale del babà di quei tempi era caratterizzato dalla presenza nell’impasto dello zafferano e dell’uva di Corinto, nonché dalla bagna di vino liquoroso (Malaga o Madeira, come risulta da alcune pubblicazioni). Non si sa con assoluta certezza quando il rum abbia preso il posto dei vini liquorosi.
A Napoli il babà arriverà parecchi anni più tardi, grazie a Maria Carolina d’Austria, moglie di Ferdinando IV di Borbone, la quale chiamò al suo servizio cuochi francesi facendo sì che la cucina francese divenisse simbolo di eleganza e sinonimo di ricchezza, e quindi promuovendo l’ingresso della figura dei Monzù ( interpretazione dialettale di Monsieur) – ovvero i cuochi francesi d’origine o quelli che avevano imparato da questi ultimi – presso tutte le case nobiliari del regno.
Questo dolce, una volta prerogativa esclusiva di reali e nobili, oggi è patrimonio della pasticceria tradizionale napoletana.
Passando al dunque, eccovi la mia ricetta: minuscoli baba’ al rum incastonati come perle in una morbida e ricca ganache di cioccolato. Per l’abbinamento col vino, Luciano Pignataro dice: “A questo dolce così robusto, in fondo dominato dal cioccolato, proviamo il Moscato di Trani 2008 di Franco Di Filippo, un vino dolce di grande spessore, fresco, complesso, per dare una spinta nel palato a questo dolce.”
Mi raccomando, dopo aver letto la mia ricetta non perdetevi il Baba’ tradizionale ed i preziosi consigli di Teresa
Ingredienti
Procedimento
*Per la ricetta del baba’, ho scelto di utilizzare quella pubblicata da Rimmel sul forum di gennarino
Compagni di blogger: ve lo ricordate? Prima di Pasqua, un gruppo di amiche, appassionate di cucina e blogger per divertimento e passione, hanno esplorato le ricette delle pastiera napoletana, volendo creare un gruppo che potesse sperimentare la tradizione e l’innovazione. Insieme abbiamo continuato a studiare e ricercare e pensavamo di proporre un bellissimo argomento, quando il terremoto ha sconvolto la vita dell’Emilia e dell’Italia e, in particolare per noi, di due care amiche. Così abbiamo deciso di sospendere la sperimentazione in corso e di dare un nostro segno per l’Emilia e i suoi abitanti! Vi lascio alle parole di Tinuccia, che vi spiegheranno la nostra idea! Vi aspettiamo più numerosi possibili: aiutateci ad aiutarli!
In questa settimana, insieme alla compagne di blogger, abbiamo esplorato il golosissimo mondo della Pastiera, da quella classica a quella con la crema, da quella consapevole a quella antica passando per il gelato avvolto in un biscotto, direi che avete l’imbarazzo della scelta per la vostra Pastiera di Pasqua. Io sono della corrente con-crema-media-altezza-canditi-in pezzi piccoli e quella sarà la mia pastiera, ma prima o poi le provo tutte queste cose! E come chiudiamo questo bell’excursus che hanno fatto magistralmente Teresa, Assunta, Pasqualina, Tinuccia, Daniela, Sonia e Sara? Ma con una variazione salata! Diamo spazio a chi senza una cosa salata e saporita non ci sa stare!!!
Dove eravamo rimasti? Ah sì…. C’era una volta un gruppetto di blogger che aveva deciso di riunirsi, periodicamente, per approfondire e sperimentare alcuni argomenti a loro molto cari… e queste compagne di blogger cominciano oggi le loro sperimentazioni e le porteranno avanti tutta la settimana, alternandosi in una staffetta golosa e divertente! Si inaugura oggi la “Settimana della pastiera”. Mi raccomando, prendete appunti perché la pastiera potrebbe essere un bellissimo regalo per Pasqua, da donare alle persone che più amate. Quindi, carta e penna (o word e tastiera) e tutti ai nastri di partenza: il premio è buono…. Almeno lo speriamo! Qui di seguito, Tinuccia ci spiega bene come andrà questa settimana…e ora tutti da Teresa e Assunta!
La forza della rete è quella di permettere di unire le persone che sono distanti, che non possono incontrarsi, chiacchierare e fare delle cose insieme. Oggi vi parlo di un progetto nato da una chiacchierata e dalla voglia di fare insieme qualcosa, perché è confrontandosi con altre persone che si impara e si migliora. E condividere successi e insuccessi fa sembrare le cose più leggere e, perché no, anche divertenti. Da oggi nasce COMPAGNI DI BLOGGER…vi lascio di seguito la presentazione che ne fa Sara, perché di meglio da dire non potrei trovare.