“Mamma sono molto contrariata.”
Così ha esordito mia figlia di 5 anni, che convenzionalmente chiameremo La Pasionaria, l’altro giorno, all’uscita da scuola.
“Come mai?? Che è successo”
E’ il caso di togliere le ragnatele da questo blog. Sto facendo fatica, ne è pieno. Ma vediamo che si può fare.
Posso con certezza dire che la vita senza connessione non ha senso, davvero. Ok, un pochino ce l’ha ma quando vedo un pc collegato in rete ormai mi commuovo: io da un mese non ce l’ho.
Il trasloco di casa Planner ha sforato tutta l’indecenza tipica dei normali traslochi. Per motivi contingenti e incontingenti, costrittivi e imbarazzanti, non si possono svuotare i pacchi e fare i lavori necessari (ancora per poco, spero).
Si cucina quello che è possibile e questo ne è un esempio: facile, saporito e primaverile.
A Roma le puntarelle sono un’istituzione. Onestamente non mi sembra che in altre parti d’Italia siano un piatto così “classico” (poi magari sbaglio)..però difficile trovare una famiglia romana che non abbia la sua ricetta per le puntar elle condite con olio, alici, aceto e aglio, con la variante dell’accompagnamento fatto dalle uova sode.
Be, in questa pasta ho voluto rifare il verso a quel contorno.
Chissà se prima o poi il mio trasloco avrà una fine. Mi faccio questa domanda con una intensità che manco a Elsinore hanno mai visto, e la risposta mi sa che è simile a quella di Amleto.
Ingredienti
Procedimento
La Pasionaria era un po’ inquieta l’altro pomeriggio. Portava in giro il suo peluche preferito del momento, ovvero Scrat, l’unico e inimitabile scoiattolo de L’era glaciale 1, 2, 3, 4 (andrebbero visti tutti e quattro solo per le sue avventure).
A un certo punto, mi si è piantata davanti e mi ha detto: “lo vedi? E’ sciupato. Non trova ghiande, in questa casa”.
Tutto nasce da questo post di Anna Maria, dove si parlava di strudel certo, ma anche di una storia importante.
E da lì l’idea di festeggiare, proprio l’otto Marzo e forse per questo, quelle donne e il loro coraggio, utilizzando dei lamponi, come quelli che coltivano loro.
#unlamponenelcuore è un’iniziativa comune di molti foodblogger, in cui vedrete ricette con lamponi in tutte le forme e colori.
Per non dimenticare.
Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a “unlamponelcuore” intendono far conoscere il progetto “lamponi di pace” ella Cooperativa Agricola Insieme (http://coop-insieme.com/),nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo oltre vent’anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell’antica coltura dei lamponi e sull’organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull’aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall’inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola “ritorno” nella scelta del “restare”.
P.S.: i loro prodotti si trovano all’Ipercoop e alla coop (specie al nord a dire il vero..io le cercherò anche qui a roma, vi lascio di seguito una foto del barattolo prestatomi da un’amica!)
Ingredienti
Procedimento
Potrete trovare i prodotti della Cooperativa Agricola Insieme nei seguenti punti vendita:
Coop-Adriatica e NordEst – più facilmente reperibili nel Veneto, Friuli Venezia Giulia, parte dell’Emilia e della Lombardia.
I punti vendita che li hanno in assortimento sono quelli superiori ai 1000mq Altromercato e Commercio Equosolidale e dal loro sito (altromercato.it) MioBio – nel milanese (http://www.mio-bio.it/)
Per quanto riguarda Coop Adriatica le confetture dei frutti della pace sono in assortimento solo nel canale iper:
ADRIATICA BOLOGNA IPER BORGO
ADRIATICA BOLOGNA NOVA
ADRIATICA BOLOGNA LAME
ADRIATICA VENETO SAN DONA’
ADRIATICA VENETO SCHIO
ADRIATICA VENETO CONEGLIANO
ADRIATICA VENETO VIGONZA
ADRIATICA ROMAGNA IMOLA
ADRIATICA ROMAGNA RIMINI
ADRIATICA ROMAGNA LUGO
ADRIATICA ROMAGNA FAENZA
ADRIATICA ROMAGNA RAVENNA
ADRIATICA MARCHE PESARO
ADRIATICA MARCHE CESANO
ADRIATICA ABRUZZO SAN BENEDETTO
ADRIATICA ABRUZZO CHIETI
ADRIATICA ABRUZZO ASCOLI
Se volete avere informazioni precise:
http://www.cavoloverde.it/public/articoli/eventi/dettaglio_articolo.asp?id=1936 http://www.lazionauta.it/lamponi-di-pace/
http://www.argacampania.it/articolo4.asp?id=9887 http://www.santalessandro.org/2014/03/lamponi-la-bosnia/
Ne hanno parlato un po’ tutti. Articoli vari su blog, siti di enogastronomia, giornali, etc etc.
Unforketable è il nuovo progetto firmato Garofalo e Niko Romito (fresco fresco della terza stella Michelin): un corso di cucina on line, con cortometraggi che fanno invidia alle migliori produzioni cinematografiche, pulite, eleganti, ben spiegate, con belle mani e belle, bellissime pentole trasparenti, nuovo oggetto del desiderio degli appassionati di cucina.
Solito pomeriggio, almeno in questo periodo, di preparazione scatole, scatoloni e scatolotte per il trasloco, quando d’improvviso faccio attenzione alle parole de La Pasionaria.
“A me mi piace non si dice. O “a me” o “mi piace”. Capito?”
Seconda ricetta per il contest de Le strade della mozzarella, che quest’anno impone l’uso di tecniche di cucina modernista.
Ci eravamo lasciati qui, con un piatto che fa l’occhiolino ad atmosfere un po’ francesi, non fosse altro per il tipo di ingredienti; passiamo allora ad una cosa con radici tipicamente italiane, anzi romane (dato che ci sono): uovo, pancetta affumicata e pecorino vi fanno venire in mente qualcosa?.
Cannoli siciliani. Basta o no, solo il nome, a evocare mugolii di soddisfazione, occhi sognanti, e sguardo perso? Troppo poco? Forse sì.
Che poi le discussioni sono infinite: ma ci va o no la cioccolata? E l’arancia candita? E la zuccata? Vuoi dirmi che non metti il Cedro?
Tornano Le strade della mozzarella. Ancora una volta, ancora a maggio.
Con chef, giornalisti, blogger tutti riuniti per parlare di lei, la Mozzarella di bufala campana DOC in primis ma non solo.
Mai come quest’anno c’è bisogno di parlare dei prodotti campani, per ridare fiducia ad una terra troppo maltrattata e troppo ricca di prodotti che possono solo essere un vanto per l’Italia.
Topinambur, questo sconosciuto. Confesso: non l’avevo mai mangiato prima, questo tubero che sa di carciofo, mentre tutto il mondo ne decantava le meraviglie. Non è che avessi deciso di utilizzarlo a tutti i costi è solo che, volendo provare lo strudel salato per l’MTC di questo mese (dopo quello dolce) e non avendo grandissime idee, avevo deciso di andare dalla mai fruttivendola (aka spacciatrice) di fiducia e di lasciarmi ispirare da quello che avrei trovato.
Plugin by Social Author Bio