Eravamo rimasti qui e in particolare ad una iniziativa che è venuta in mente a lei: “perchè non facciamo un post a blogger unificati per ricordare il Santa Lucia?”. Bell’idea, ho pensato! Un post libero, in cui ognuno secondo il suo modo di essere e secondo quello che ha da dire, può raccontare quello che vuole e stringere un filo ideale con la Fondazione. E quale giorno migliore che proprio quello di Santa Lucia, per festeggiare?
Sabato 3 Dicembre, come aveva anticipato Lydia, ci siamo ritrovati alla Chiesa Valdese in Piazza Cavour a Roma, per l’annuale vendita di benifecenza. Era la prima volta che ci andavo e quando sono arrivata ho trovato ad accogliermi il sorriso luminoso di Lydia (che indossava una delle sue fantastiche collane!) e la dolcezza di Giovanna, anche lei in splendida forma! E finalmente, dopo anni di racconti, ho conosciuto Roberto Potipo e i suoi mitici panettoni artigianali (uno è finito direttamente a casa mia, non potevo non comprarlo no???).
Lo vedete quel bimbo che cammina col carrellino? Che corre in bicicletta? Che nuota col suo istruttore? Quel bimbo lì un anno e mezzo fa al massimo gattonava e stava in piedi con dei tutori lunghissimi, che gli imprigionavano le gammbe fino all’anca. Quel bimbo lì è nato con un problema per il quale i migliori dottori non scommettavano sul fatto che sarebbe stato seduto. Quel bimbo lì fa anche 2 o 3 passetti senza carrellino, da solo prima di cadere. Quel Bimbo lì è mio figlio. E va alla fondazione SANTA LUCIA da Gennaio dell’anno scorso. Io non so spiegarvi l’impegno che ci vuole da parte dei medici, della fisioterapista, del bambino e della famiglia, perchè si dovrebbe vivere. Posso però dirvi che in questo preciso momento, tutti i genitori e il personale del Santa Lucia stanno bloccando fisicamente una strada davanti alla Regione perchè non vengono ascoltati e ricevuti. Perchè gli si fa la carità di tenerli buoni mentre si risolvono le soluzioni di altri ospedali, come il San Raffaele (ovvio che è importante anche quello..ma al Santa Lucia dura da anni). Io non so fare che questo..fare pubblicità in rete affinchè qualcuno rispinda. La Presidente Polverini non ha ritenuto opportuno rispondere alla mia precedente lettera, forse non era sufficiente. Credo però che abbia il dovere di ripsondere a mio figlio e di rispondere a chi spende la vita e il lavoro insieme a lui. Stanno togliendo la fiducia nelle Istituzioni a tanta gente e la speranza a tanti malati. Vi prego, se avete idee, mezzi, suggerimenti, di far giungere questo messaggio da parte di mio figlio a chi di dovere. Sono mortificata nell’usare un blog di cucina per fare questo appello, Non dovrebbe essere così, si dovrebbe parlare di cibo, non di sanità e politica…ma ci costringono a farlo e dopo i refrendum, io nella forza della gente ci credo. Scusate se questo post è scritto male e velocemente. Ma ho saputo ora dei problemi ai manifestanti. Vi lascio il mio piccolo che canta fratelli d’Italia. Sentitelo mentre guardate le foto, solo perchè la sua Italia ci può essere e magari, un giorno lontano, potrà visitarla camminando.
Il rosso è un bellissimo colore. Rosso come l’amore, come una rosa, come una mela, come un cuore che batte. Rosso che sa di passione e di vita..e profuma di allegria e intensità. Rosso come una fragola che, con la sua bellezza, ci colpisce ogni volta che arriva la primavera. Rosso, come Qualcosa di rosso, un blog che, mio malgrado, ho scoperto da poco e che ha lanciato un’iniziativa che mi ha fatto molto pensare. Il 12 giugno si vota per esprimere il proprio parere su un tema difficile: il nucleare. Istintivamente mi attrae e mi fa paura. Mi attrae come ingegnere, come amante della scienza e delle scoperte, come capacità dell’uomo di riuscire a capire i meccanismi di una natura così straordinaria ma sconosciuta. Mi fa paura. Perchè io Chernobyl me la ricordo. Perchè ora vedo quello che succede in Giappone. Il nucleare è un tema che, per forza di cose crea un dibattito: anche nella mia famiglia ci dividiamo fra sostenitori e non. Ognuno con le sue ragioni. Come spesso accade, non c’è mai una verità assoluta ma solo dei ragionamenti. Io posso esprimere i miei, fallaci, incompleti ma miei. Voterò sì al referendum perchè non la voglio una centrale nucleare e per diversi motivi.
Una classe politica ha, fra i suoi compiti, quello di cercare di risolvere i problemi di un paese. Per fare questo bisogna partire dall’analisi dei problemi stessi, dalla completa conoscenza del territorio e della struttura sociale e civile di un paese. Bisogna essere consapevoli dei propri limiti, per poi in futuro superarli. La nostra classe politica ne è cosciente? L’Italia è uno dei paesi a più alto rischio sismico del mondo. Anche se non fosse così, siamo in grado di gestire una crisi nucleare? Non siamo riusciti a risolvere i problemi dei rifuti e della differenziazione, che dovrebbe essere, sulla carta, un’emergenza più semplice del nucleare! Non siamo riusciti a gestire i problemi di una città colpita da un terremoto, di grado inferiore a quello di Fukushima: l’Aquila è lì, che giace distrutta. Siamo in grado di smaltire rifiuti nucleari, impedendono che le mafie organizzate si approprino di questo traffico? Francamente non lo so. La parte favorevole dice che abbiamo il nucleare in Francia. Se vogliono convincermi che avere delle radiazioni a 3000 km di distanza è la stessa cosa che averne a 100…no, direi che possono dire altro. Paragonare la struttura francese a quella italiana è un’assurdità. Mi chiedo e vi chiedo, se il disastro giapponese fosse successo a noi, come l’avremmo affrontato?? Saremmo stati pronti nello stesso modo? Ho molte domande e pochissime risposte e spero di fare il meglio il giorno del referendum.
Ho deciso di unire una cosa al no contest:il 12 giugno mi vestirò di rosso e bianco, l’idea mi è venuta guardando il banner del no-contest, tanto per ricordare che tutti insieme le cose possono cambiare. E’ solo un segno ma potrò mostrarlo dovunque sarò! Se vi va, perchè non vi unite a me?
Potete prelevare questo piccolo banner e scrivere “il 12 giugno in bianco e rosso”. Tutto qui.
La ricetta di oggi è semplicissima, spero adatta al no-contest: è rossa e bianca, veloce e gustosa.
RICETTA: INSALATA DI FRAGOLE MOZZARELLE E CETRIOLI
Ingredienti
Procedimento
Tagliare tutto a dadini, condire e mescolare. Si impiega più tempo a togliere i piccioli che a fare l’insalata..ma è buonissima.
mi sembra una bella ricetta da ricordare e, come sempre, la invio ad Ornella
AGGIORNAMENTO: date le molte richieste, se qualcuno volesse ancora mandare il proprio contributo alla causa, c’è una proroga fino a fine settimana! Noi siamo persone di cuore e non ce la sentiamo di non dare la possibilità di incrementare l’archivio!!! Già oggi c’è un’aggiunta! Se il “trend” dovesse continuare, mi riprometto di fare un post aggiuntivo il prossimo Lunedì 4 Aprile!!! Vi aspetto, mentre potete continuare la lettura!!!!
AAA: foto cercasi. Purtroppo l’età avanza (come dimostra il numeretto, incrementato di uno, che parla della mia età nella colonna di destra..) e questo implica che la memoria non mi assiste. Non riesco a ricordare foto di Montersino che serve una crema chantilly sparsa sugli addominali, Vissani che mostra orgoglioso la sua ultima creazione in boxer, Bottura che presenta il suo ultimo premio con un asciugamano striminzito avvolto in modo casuale e Beck, vestito solo dal suo cappello da chef, che guarda soddisfatto il suo risotto. Devo andare a ricercarmele. E’ evidente che, essendo loro chef e quindi avendo una passione “smodata” (?) per la cucina, saranno interessati da tanti articoli (magari proprio di Affari Italiani) in cui per forza di cose compariranno vestiti (o meglio svestiti) così. Non può essere che un giornale che vuol fare un articolo serio sugli chef emergenti dell’Italia non accosti al pezzo foto di questo livello. Sarebbe assurdo pensare che lo faccia solo per parlare di quello che mi rendo conto essere un “fenomeno” mediatico non indifferente, cioè “la carica delle foodblogger”. Eppure non riesco a trovarle, le foto di questi signori chef, che strano…
Dopo il mio struggente e accalorato appello, è giunto il momento di parlare dell’iniziativa “sotto il vestito blogger”!
Eravamo rimasti all’idea, mi sembra condivisa da molte persone, a giudicare dai commenti, di compiere un’opera di bene e rifornire l’archivio fotografico del giornale con immagini riguardante le food blogger. Infatti, nell’articolo originale, oltre alla descrizione di foodies (?) con passione “smodata” per la cucina e voglia di mettersi in competizioni con chef blasonati, erano presenti l’immagine di una modella ricoperta solo da cioccolato, l’immagine di una modella che mangiava gli spaghetti in lingerie, un bocca sensuale che mangiava una fragola o una banana (ora mi sfugge) e altre foto varie che mostravano l’essenza delle donne che hanno un sito dedicato alla cucina (essenza esplicitamente descritta da bikini, gelati sulla pancia, etc. etc….)
Ci è venuto in mente che, innanzitutto, dovremmo rassicurare il giornale su un paio di punti particolarmente importanti:
1) noi foodblogger siamo perfettamente consapevoli di quanto il cioccolato sia un nutriente per la pelle ma, essendo ahimè, un bene di lusso e non godendo di chissà quali fonti di reddito, abbiamo fatto la inusuale e incredibile scelta di utilizzarlo in torte, gelati, ganache e quantaltro piuttosto che spalmarlo sulla pelle.
2) pur non godendo di particolari fonti di reddito, abbiamo altresì le possibilità economiche per servire ai nostri ospiti il cibo su un piatto di ceramica o, nel migliore dei casi, di porcellana e possiamo quindi evitare di servire il gelato di cui sopra sulla nostra pancia (credo anzi che gli ospiti ce ne siano grati).
Detto questo, vi diciamo che ci siamo trovati in grande imbarazzo. Dieci blogger ci hanno inviato le immagini del loro “dietro le quinte”. Difficile scegliere, anzi impossibile, così ci rifacciamo al principio del “decido come mi pare” e invece di sceglierne 3 vi parliamo di tutte quante. In realtà, le care protagoniste di questo post, ci permettono di mettere in evidenza un altro aspetto delle foodies: la passione per la moda. Qui abbiamo a disposizioni indicazioni degne delle migliori sfilate milanesi e quindi, a beneficio del giornale e degli appassionati tutti, mi permetto di presentarvi la “SFILATA DELLE BLOGGER. COLLEZIONE INVERNO-PRIMAVERA 2011“
Notare di seguito come, per la stagione autunno inverno 2010-2011, la tuta di ciniglia è IL capo da possedere, con colori tinta unita che vanno dall’azzurro cielo al giallo acido fino ad arrivare al sempre classico nero, nelle splendide creazioni di “Valentino cuoco sopraffino”:
La novità degli ultimi mesi è quella della fantasia a cuore e delle strisce e fulgidi esempi potete notarne nelle foto prese dalle sfilate di “Dolce & Gubana”, i quali, tra l’altro, sono categorici sull’uso di padelle e attrezzi da cucina, durante l’aperitivo, come alternativa alla troppo scontata pochette:
Il must della stagione? La scarpa bassa ovviamente (la pantofola per la precisione) che, per quest’anno prevede forme morbide, materiali colorati e una copertura morbida e pelosa, oppure il tacco alto, anzi altissimo per donne che non devono scendere mai, come splendidamente mandate da in passerella da ” Chanel e Padel”
I capelli saranno sicuramente o lunghi con le trecce o corti con la frangia di lato, secondo le ultime indicazioni di ” Diego dalla Panna”
Gli accessori per la blogger che si rispetti, sono quelli classici e intramontabili, su tutti: il mattarello! Come dar torto a quell’incredibile maestro di” Luis Fuocon”?
Ultimo ma non ultimo, la sezione hot delle sfilate, con scene che potrebbero turbare i sogni maschili (ma la moda delle blogger, si sa, è anche questa)..e lasciamo voce alle provocatorie immagini di “Montervino”
Applausi a scena aperta alle modelle e ai vestiti sono proseguiti per oltre 10 minuti e con vera soddisfazioni, crediamo che queste foto possano entrare di diritto nei migliori archivi giornalistici.
Permetteteci una precisazione, onde evitare che qualcuno possa dire che il filtro informatico nasconda un popolo di “scorfani”, ci sembra evidente che le gentili signore in questione, oltre ad essere ironiche, simpatiche e intelligenti come mostrano tutti i loro post (vi prego, leggeteli), sono anche belle donne, che mostrano il loro lato pratico ma che, con tacco 12 e tubino attillato, fanno decisamente la loro figura (e diciamolo). Mostrare che una donna è indubbiamente versatile e fantasiosa non ha prezzo…per tutto il resto c’è Mastercard! E se spesso anche noi cuciniamo con tuta nera di ciniglia, può anche capitare di indossare scarpe e vestito “da sera” e servire, ovviamente, un bel cioccolato caldo.
Ebbene sì, faccio outing (tanto la parola è di moda!): quella ricoperta di cioccolato nell’articolo di AFFARI ITALIANI, apparso su Libero, ero io. D’altra parte, a chi di voi non è mai successo di cucinare al volo la cena completamente ricoperte di cioccolato fondente? E non ricordate l’ultima volta che avete preparato dell’ottimo semifreddo o del gelato, e l’avete servito sulla vostra pancia, così tanto ben rappresentato dalla foto comparsa nell’articolo? Non venitemi poi a raccontare che abitualmente non impastate in bikini, perchè non ci credo. Quello che mi dispiace però, è che la giornalista e la redazione , siano così a corto di foto. Credo che dobbiamo sforzarci e compiere un’opera di bene, fornendo più materiale possibile sulla carica sexy di queste (com’era?..ah sì) foodies con la “smodata ” passione per la cucina (hobby divertente, rilassante e appagante forse sembrava un pò troppo provinciale….meglio puntare sulla “smodata passione” che ben si accoppia col livello delle foto).
Quello che volevo proporvi, era una singolare raccolta: SOTTO IL VESTITO….BLOGGER (ovvero, ecco come ti vesto la blogger mentre cucina!). Facciamo internet-verità: voi come siete vestite (o svestite, dipende dai punti di vista) mentre cucinate? Per la gioia della redazione, la mia carica sensuale è assolutamente svelata dalla tuta in ciniglia nera di una taglia in più (retaggio della gravidannza..giuro che mi sta larga e mi ingolfa..), macchiata perennemente di farina, col grembiule da cucina giallo, macchiato perennemente di cioccolato, a cui abbino cerchetto + elastico per capelli. Esattamente quello che vedete nella foto! Lo so, una foto così potrebbe togliere il sonno ai mariti..del resto se una è foodblogger, cosa ci si può aspettare? Stavo quasi meditando di mostrarvi la foto della vestaglia di pile con i gatti azzurri e i cuori blu ma ho desistito: ho pensato che l’immagine fosse troppo esplicita! potrebbero guardare anche dei bambini!
Vi lancio dunque questa proposta: mostrate quale sia il vostro abbigliamento preferito durante i vari pasticciamenti in cucina, cosicchè la prossima volta, possano abbinare al servizio sulle blogger foto degne di play boy! date sfogo alla vostra fantasia e mostrate il vostro lato cuciniero (al via con un tripudio di mollettoni, grembiuli, tute, pigiami, etc.etc..)!
Potete linkare qui il vostro post e verrà anche stillata a mio insindacabile giudizio la mise vincitrice per :
ovviamente, il consiglio è sempre quello di scattare una foto che protegga la vostra privacy..una sorta di vedo non vedo (così i vostri familiari non restaranno stupefatti dal sapere che tipo di vestaglia della nonna indossate mentre preparate la pasta al forno!). Sarà mio piacevolissimo compito segnalare alla giornalista a che tipo di archivio potrà far riferimento per i prossimi articoli! :) Ah..avete tempo fino al 27 Marzo…vorrei poter far uscire i risultati per il 1° Aprile (mi sembra una degna data!)
COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2011
1) Mirka, http://sdauramoderna.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestito-blogger.html
2) lovely cake gatta, http://lovelycake-gatta.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestito-blogger-ovvero-dietro.html
3) la celiaca pasticciona, http://laceliacapasticciona.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitoblogger.html
4) gluten free experience, http://glutenfreeexperience.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitoblogger.html
5) cardamomo & co., http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2011/03/protesto-ecco-come-e-una-blogger-in.html
6) trattoria muvara, http://muvara.blogspot.com/2011/03/sotto-il-vestitotrattora.html
7) mamma in pentola, http://mammainpentola.blogspot.com/2011/03/come-festeggio.html
8) la cassata celiaca, http://lacassataceliaca.blogspot.com/2011/03/io-bloggo-cosi.html
9) dolci gusti, http://www.dolcigusti.com/2011/03/la-vera-carica-delle-foodblogger.html
10) olio sale e cincy, http://oliosaleecincy.blogspot.com/2011/03/perche-tirarsi-in-cucina-che-senso-ha-p.html
Piccola sezione di qualche volenteroso ritardatario!!!!
11) la cuoca felice, http://lacuocafelice.blogspot.com/2011/03/identita-food-blogger.html
12) verde pomodoro, http://verdepomodoro.blogspot.com/2011/01/dunque-dunque.html
13) gialla tra i fornelli, http://giallatraifornelli.blogspot.com/2011/04/sono-blogger-foodblogger.html