Voi come vi svegliate? Sveglia? Radio? Uccellini che cinguettano?? Di norma, alle 5:30 suona il mio cellulare e so che comincia la giornata. Tranne il sabato e la domenica che vorrei tanto dormire un pò di più. Vorrei. Ma al massimo mi è concesso arrivare alle 6:30 perchè poi La Pasionaria, che è l’unico essere al mondo on-off (cioè appena apre gli occhi comincia a rompere parlare velocemente) inizia una serie infinita di richieste. A tutto questo, aggiungete che negli ultimi tempi ci si è messo anche Albertino, contribuendo alla modalità sveglia in modo del tutto personale, per cui ho collezionato diversi tipi di RISVEGLI (tutti rigorosamente fra le 5:30 e le 6 e possibilmente di Sabato e Domenica):
Risveglio patriottico: Albertino, dal suo letto, canta a squarcia gola: ” E’ la bandie-e-ra, del tricolo-o-re, èèèè la più bellaaaaa! Noi vogliamo sempre quella noi vogliam la libertà, noi vogliamo sempre quella noi vogliam la libertà!” (a scuola hanno fatto un buon lavoro per i 150 dell’unità. Ottimo lavoro. Pure esagerato….)
Risveglio naturalistico: Albertino, dal suo letto, ” CHICCHIRICHIIIIIII’, CHICCHIRICHIIIIIIIIII’, CHICCHIRICHIIIIIIIIII, dai Pasionaria ripeti con me: CHICCHIRICHIIIII'”
Risveglio con contrattazione: La Pasionaria, viene vicino al mio letto e dice: “mammaaaa, vojo la pastaaaa. No? vojo il succo! No? Vojo il lattuccio! no? l’acquaaaaa!”
Risveglio “relax”: La Pasionaria, sempre vicino al mio letto:” Mamma, ti faccio il massaggio con la crema” (e intanto infila più volte le dita nei miei occhi)
Risveglio natalizio (questo poco dopo Pasqua): La pasionaria: “jingle bell, jingle bell, jingle wash away!!! O wasssh wash jingle bell, jingle jingle belllll”
Risveglio con terrore: Albertino alla sorella:” Oh, lo stai a prende il trapano di papà????”
Poi dice che uno è nervoso! Riescono a buggerare anche la sveglia del cellulare! E voi? Fatemi consolare con sveglie classiche!!!! Dopo una rassegna di questi momenti mattutini idilliaci, è normale che ci si voglia tirare su con un dolcino buono, no? Altrimenti sempre le solite fette biscottate integrali rischiano di intristirmi! Così, ho preso da lei questa ricetta e l’ho fatta in due versioni, con e senza zenzero, a seconda del gusto di chi la mangia!
RICETTA: LEMON BARS WITH GINGER SHORTBREAD English_version
Ingredienti:
Per la base:
Per la crema:
Procedimento
Scaldare il forno a 180 °. Imburrare e infarinare una teglia 30×20 cm. In un contenitore mischiare la farina, lo zucchero e il sale. Aggiungere il burro e lo zenzero fresco grattugiato e lavorare con le dita formando delle grosse briciole. Riversare le briciole nella teglia, senza premere troppo (aggiungere lo zenzero candito in modo sparso). Mettere in forno a 180° per 20 minuti. Nel frattempo preprare il ripieno. In un contenitore mischiare la farina, lo zucchero, il succo di limone e le zeste grattate. In un differente contenitore mischiare bene le uova, il tuorlo e il pizzico di sale. Aggiungere questo composto al primo. Passati i 20 minuti, togliere dal forno la teglia con lo shortbread e versare tutto il composto. Far cuocere per 25-30 minuti e poi far raffreddare.
Con l’occasione, non posso non mandare la ricetta (con tutto lo zenzero possibile, naturalmente) alla cara Federica e al suo contest con lo zenzero:
Inoltre, una comunicazione di servizio: la Malvarosa Edizioni, dopo aver visto il post su Metti uno stilista a cena, mi ha affidato una rubrica che ha per argomento proprio il connubio moda-cibo, così potrò lasciare andare a briglie sciolte la fantasia! Ringrazio molto Malvarosa e vi aspetto lì, con un nuovo post il prossimo mercoledì!
P.S.: ringrazio tantissimo ANGELA per essere fra i premi speciali del suo bellissimo contest sui sapori del SUD!!! GRAZIEEEEEE!!!!