Sarà che mi sto facendo prendere dalla lettura di quel capolavoro di gastronomia che è Jerusalem, di Ottolenghi-Tamimi (che, poveraccio, messo dopo Ottolenghi, non viene mai nominato) ma avevo voglia di un piatto ricco di verdure (nell’ordine: peperoni, pomodori e capperi), di mischiare il dolce col salato, di usare il cous cous. Così ci ho pensato un po’ e ho tirato fuori questo!