Non sono un’amante delle torte in pasta di zucchero decorate con tanti personaggi. A questo mio commento mi è stato sempre ribattuto: non sei capace. Sicuramente. Ma spieghiamoci: non che è non mi piaccia decorare. Ogni tanto mi capita, è divertente, quelle tre quattro volte l’anno capita di fare, dalla a alla z, una torta decorata in pasta di zucchero, per qualcuno cui tengo e che la desidera così . Spesso penso a dei corsi da seguire e quelli cui penso sono: a) la fotografia, b) un corso con un pasticcere tipo Michalak, Fusto, De Carlo. Una cosa così. Un corso sul cake design potrebbe essere solo (molto) dopo aver frequentato tutti quelli di pasticceria possibili e immaginabili.
Una sorella che si specializza in ortopedia non capita tutti i giorni. Specie se è la sorellina più piccola, nonché zia d’America e portatrice sanissima di belle gambe. Oggi è stata una giornata in cui mi sono sentita davvero orgogliosa: ho visto una giovane donna bella, molto bella ma soprattutto brava e preparata.
I souvenir … ne ho di tutti i tipi: le calamite per il frigorifero, le tegole variamente dipinte, i quadretti in plastica, i piattini con la scritta “ciao da…” e i portachiavi! Come non citare i portachiavi? Queste erano le cose che mi portavano fino a qualche anno fa. Da un po’ di tempo le cose sono cambiate: o mi portano roba da mangiare tipica del posto o libri di ricette, sempre tipiche del posti! Che vorrà dire???? Ne sono contenta … mi piace approfondire il cibo di paesi che nella maggior parte dei casi non conosco..anche se ogni tanto ti portano dei libri tipo : “come fare dei dolci con alla base il preparato taldeitali”! La sorellina, dall’America, mi portò 300 pagine di un libro fatto così!!!! Che la possino! Però ultimamente si è fatta perdonare, in merito ai souvenir: è stata a Vienna e mi ha portato un libricino con le ricette preferite da Sissi.