Non ero mai stata in un pastificio. Ero molto curiosa, avevo passato un pò di tempo a pensare a cosa avrei trovato e mi immaginavo fila di pasta che scendevano in qualche rullo, rumori forte, spaghetti volanti e tanti tanti pacchi di pasta. Tutto questo c’era. Ma se qualcuno mi chidesse di dire la cosa più importante che mi ricordo del pastificio Garofalo, direi: l’odore della farina. Era buono..il profumo si spandeva ovunque e mi sembrava di essere in un panificio piccolo, ad assoporare il profumo delle diverse farine. Io la Garofalo la mangio da quando sono piccola e non dovevamo certo convicermi di chissà quale qualità che non conoscessi. Se mi avessero descritto le mille e una caratteristiche dei 66 tipi di trafilatura non mi avrebbero lasciato un ricordo superiore. Ho sentito l’odore della farina migliore che possa ricordare, in una fabbrica enorme, con tanti macchinari, rumore, pacchi di pasta. Sì, l’odore artigianale della pasta. Ora è una certezza.
La gente del Fud porta grandi collane e stoffe vivaci..
La gente del Fud mangia panettone a giugno…
La gente del Fud mangia..e mangia tanto, con gioia..
La gente del Fud degusta la pasta..senza sale e dopo 10 minuti (e verifica che sia ancora bella nel piatto)…
La gente del Fud sta insieme e si diverte..
La gente del Fud è senza cravatta ma con una maglietta (anzi due)…
La gente del Fud viene accolta da ragazzi disponibili e, soprattutto, viene accolta da “Messi”…
La gente del Fud si gode le bellezza della terra e della vita…
La gente del Fud ha un suo progetto e sono felice di farne parte…