Prima notizia: sono fra le finaliste del contest indetto da Le strade della mozzarella!!! Evviva! La ricetta è questa e grazie a lei mi vado a godere il salone, tra l’altro anche con un po’ di amiche!!!!
Seconda notizia: sono stata male, ma proprio male! Ho avuto una congestione! Non che questo debba interessare qualcuno, so che capita e che è frequente ma vi metto in guardia: evatate di uscire dalla palestra, quando fuori fa freddo, con la giacca sbottonata “che tanto fa caldo” e di arrivare a casa e scolarvi un bicchiere di acqua fredda…perchè la notte seguente (e anche il giorno dopo) la pagherete amaramente!
Un incubo!
In genere guardiamo alla cucina straniera (o etnica che fa più chic!) sempre con l’aspettativa di trovare ingredienti nuovi, piatti diversi, sconvolgenti, che possano portarci sapori e profumi mai sentiti. Non necessariamente migliore dei nostri, anche perché, lasciatemelo dire, è davvero difficile superare la cucina italiana, ma proprio per il gusto del non conosciuto.. specialmente poi quando si va allo sbaraglio, solo perché è di moda: quante volte tornando a casa ci siamo ripresi con una piatto di spaghetti al pomodoro, che saremo-anche-i-soliti-italiani ma tanto il piatto in questione spettacolare (e pure chic) resta!
Vorrei essere a Venezia. Con la sua pioggia, la sua umidità, i suoi canali, la difficoltà negli spostamenti, la gente, i turisti e il suo meraviglioso, unico carnevale.
“C’est Venice pour l’eternite’
Venice qui meurt jamais
Comme l’amour dans tout le monde entier “