Non ero mai stata in un pastificio. Ero molto curiosa, avevo passato un pò di tempo a pensare a cosa avrei trovato e mi immaginavo fila di pasta che scendevano in qualche rullo, rumori forte, spaghetti volanti e tanti tanti pacchi di pasta. Tutto questo c’era. Ma se qualcuno mi chidesse di dire la cosa più importante che mi ricordo del pastificio Garofalo, direi: l’odore della farina. Era buono..il profumo si spandeva ovunque e mi sembrava di essere in un panificio piccolo, ad assoporare il profumo delle diverse farine. Io la Garofalo la mangio da quando sono piccola e non dovevamo certo convicermi di chissà quale qualità che non conoscessi. Se mi avessero descritto le mille e una caratteristiche dei 66 tipi di trafilatura non mi avrebbero lasciato un ricordo superiore. Ho sentito l’odore della farina migliore che possa ricordare, in una fabbrica enorme, con tanti macchinari, rumore, pacchi di pasta. Sì, l’odore artigianale della pasta. Ora è una certezza.
La gente del Fud porta grandi collane e stoffe vivaci..
La gente del Fud mangia panettone a giugno…
La gente del Fud mangia..e mangia tanto, con gioia..
La gente del Fud degusta la pasta..senza sale e dopo 10 minuti (e verifica che sia ancora bella nel piatto)…
La gente del Fud sta insieme e si diverte..
La gente del Fud è senza cravatta ma con una maglietta (anzi due)…
La gente del Fud viene accolta da ragazzi disponibili e, soprattutto, viene accolta da “Messi”…
La gente del Fud si gode le bellezza della terra e della vita…
La gente del Fud ha un suo progetto e sono felice di farne parte…
Ci sono delle ricette che leggi e ti colpiscono subito! Può essere per l’aspetto, per il sapore che immagini, per i colori che ha il piatto. Quando ho visto questa pasta praticamente ho deciso all’istante che l’avrei fatta (scavalcando tutti i piatti della mia to-do-list). Mi piaceva l’idea di un grande classico, come l’aglio e olio, rivisitato da una chef molto bravo (Raffaele Vitale) e reso accattivamente da quegli straccetti di mozzarella di bufala: non posso farci nulla, per la mozzarella di bufala si possono fare follie! Ricordo un mio collega napoletano a cui raccontai che una persona che conoscevo congelava abitualmente la mozzarella di bufala (confesso che con il fior di latte mi capita…ma con la bufala nooo): lui, da buon napoletano, si fece il segno della croce e mi rispose “Gesù mio, la mozzarella di bufala nel congelatore?? Neanche nel frigo va!” E giù un altro segno della croce come a chiedere perdono del “peccato culinario” commesso da qualcunaltro!
C’è stata una bella manifestazione a Paestum, Le strade della Mozzarella. Purtroppo me la sono persa, ma mi sono ripromessa di andarci il prossimo anno. Incontri così dovrebbero esserci più spesso…dato che poi vengono fuori, per esempio, primi come questo e anche molto di più. Qui si uniscono pochi ingredienti ma buoni, che danno vita ad un primo inaspettato, a maggior ragione perchè pensi di sapere tutto sulla pasta aglio e olio…evidentemente tutto non so! Inoltre mi è piaciuta molto la modalità di cottura della pasta: finire di cuocerla quasi “risottata” in padella, con il condimento del sugo e con l’acqua di cottura (io ho usata l’acqua scolata dai broccoletti). Secondo me dà un aroma molto buono.
Vi lascio la ricetta:
RICETTA: SPAGHETTI AGLIO E OLIO IN ACQUA DI BROCCOLI E STRACCETI DI MOZZARELLA
Ingredienti (per 4 persone..da noi per due!!!!)
Procedimento per acqua di broccoli:
Lessare i gambi e le foglie di broccoli, scolarli e pressarli in un setaccio fino ad eliminare tutta l’acqua di cottura., passarli quindi in un mixer unendo un filo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, fino ad ottenere una salsa fluida e brillante. In un padellino soffriggere aglio, olio e peperoncino ed aggiungerlo alla salsa precedentemente ottenuta.
Per il sugo
Mettere sul fuoco una padella a bordo alto, con olio, aglio a fettine, peperoncino e gambi di prezzemolo, fino a far imbiondire l’aglio. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, a cottura molto al dente, mantecarla nella padella con il sugo aggiungendo acqua di cottura (ho usato metà anche l’acqua scolata dai broccoletti) e continuare a cuocere mescolando continuamente con una pinza da cucina, fino ad ottenere l’emulsione dell’olio con l’amido della pasta .
Comporre il piatto:
Sistemare a specchio l’acqua di broccoli in un piatto fondo e con la pinza arrotolare a nido gli spaghetti, aggiungendo il sugo ottenuto e l’aglio croccante. Decorare con una foglia di prezzemolo e gli straccetti di mozzarella.