Alla faccia della crostata campagnola. Gianluca Fusto ha scelto questo nome per una crostata con tanti sapori del sud e dell’estate: pasta di mandorle, mandorle, pistacchi, albicocche, limoni.
Ok, le albicocche non sono proprio di stagione e non ho potuto eseguirne la composta ma ho optato per una confettura di albicocche metodo Ferber e via. Mi sembra che la sostituzione sia stata degna.
E dire che lo strudel lo aspettavo.
Mi piaceva proprio l’idea. Sarà che mi ricorda una passeggiata fatta ai tempi dell’adolescenza (più o meno nel giurassico) con tutta la famiglia a Brunico, o anche una discesa sulle piste con neve fresca e fermata al rifugio verso i 20 anni (siamo verso la fondazione di Roma) o semplicemente il dessert preso anni fa nell’ennesimo viaggio di lavoro in Germania (alle idi di Marzo, insomma) ma lo strudel proprio lo amo.