148: le proposte che trovate sulla pagina di MTC di questo mese.
Ovvero 148 torte presentate dalla Community, che all’inizio è partita un po’ a rilento, con dubbi, chiacchierate, consigli e discussioni e poi è arrivata ad un rush finale che farebbe impallidire la formula uno. Un ultimo giorno incredibile, vissuto fra una riunione e l’altra, con tanto di avvisi da parte della Baker.
Il Pan di Spagna.
Buona Pasqua! Mai avrei pensato di avere l’occasione di augurarvela in questo modo. Tutto merito (o colpa) di Flavia e di Alessandra. Vorrei dire loro molto cose, compresa la gioia e l’emozione e anche, soprattutto, l’ansia che circonda i primi momenti dell’mtc. Ma mi scuserete, mi trattengo e non dico oltre perché già so che questo post sarà lungo e intenso.
Una certa signora, che ora sta affrontando una nuova vita, due nuove cucine e svariati animaletti tropicali, oltre che unaefficientissima metro, compie gli anni.
Auguri di cuore, cara la mia Alessandra. Fortunatamente esiste la rete, che mi impedisce di frignare col fazzoletto bianco della nonna, dato che comunque riesco a sempre a vedere cosa scrivi e non mi fa sentire la distanza di quei tanti, ma tanti, chilometri.
Non sono riuscita a ripetere una ricetta del tuo blog, causa cronica mancanza di tempo. Ovvero, la scelta era di rinunciare alla gara sui canederli e mi sono detta (o autoconvinta) che tu avresti preferito che partecipassi.
Quindi, prima che l’emozione prenda il sopravvento, ti auguro di festeggiare alle grande quei 20 anni che ti porti dentro, data l’energia con cui riesci a far tutto. Che son sempre quelli, i tuoi anni. O no?
E la saluto, pensando al suo blog, al fatto che rimandi al libro della Alcott, e a quanto “fuori moda” è bello, con questa signora.
Giusto in corner, questo mese. Siamo praticamente agli sgoccioli e riesco solo ora a pubblicare la ricetta per l’mt challenge, dedicato ai canederli proposti da Monica.
Intanto, fresca di un viaggio in Alto Adige, i canederli sono cose per noi provate di recente. Però, c’è un però, erano almeno un paio di anni che non li cucinavo io. E questo è male! Decisamente male. Quindi grazie a Monica per avermeli fatti ricordare.
Lo so, da un po’ di tempo se non son titoli lunghi non li vogliamo!
Eravamo rimasti alla versione più delicata delle mie raviole del plin.
Ma non di sola delicatezza vive l’uomo, che in alcuni casi ha bisogno di quel gusto piccante in più!
A casa mia la ‘nduja non manca mai. Sarà che siamo durante le ferie siamo sempre in zone calabre o calabro-confinanti, sta di fatto che la scorta annuale non manca mai.
E l’MT challenge è tornato. E con un argomento che ho amato da subito: le raviole del plin Di Elisa.
Pensavo con soddisfazione che l’MT è un gioco e che con tale leggerezza va preso. Dargli altro valore intrinseco sarebbe fuorviante e scorretto. Però che gioco, ragazzi. Sto conoscendo piatti di cui ho sempre solo sentito raccontare o che al massimo ho vissuto da turista.