Mancano davvero pochissimi giorni, avevo un altro formato di pasta straordinario, una mozzarella di bufala dop appena arrivata a casa e la notizia di essere entrata fra i tre finalisti dell’altro contest: potevo non fare un altro piatto per il concorso de Le strade della Mozzarella sulla pasta?
Dai, no!
Secondo contest de Le Strade della Mozzarella, stavolta sui lievitati: Bufala in fermento.
Dopo il contest sulla pasta, ecco quello che ha un tema particolare: “contaminazioni”. Difficile. Non basta fare un lievitato che abbia come ingrediente la mozzarella ma bisogna giustificare la contaminazione.
Io ho “contaminato” una brioche francese, unendola a degli ingredienti tipicamente campani: la mozzarella di bufala affumicata, i fichi del Cilento e le noci di Sorrento. La brioche l’ho sfogliata, unendo in ogni di giro d sfogliatura del parmigiano grattugiato.
Un mix di dolce e salto per questa mia brioche, che presento per il contest “bufala in fermento”.
La mozzarella di bufala affumicata permette di osare in piatti dove normalmente non la si immagina, non c’è che dire.
Ingredienti
Procedimento
E questo mese c’è una delle mie mtchallenger preferite, come giudice (no, il momento captatio benevolentiae è solo all’inizio).
L’ho anche conosciuta e posso dirvi che è simpaticissima, divertente e magrissima. Ha questo difetto, ma per il resto è una forza della natura, la nostra Arianna. Quando ci siamo incontrato mi ha portato le uova fresche del suo papà: quelle di gallina e, udite udite, quelle di papera. Regali da foodblogger o da gente folle, punti di vista. Immaginateci a piazza di Spagna con il prezioso pacchettino… Pazze o no, le devo una delle carbonare più buone della mia vita!
L’occasione è stata il voler utilizzare l’aceto balsamico tradizionale di Modena che avevo lì, nella sua teca, anzi nel suo sacrario. Intendiamoci: solo alcune alcune gocce sarebbero state utilizzate, non di più. E dato che con il parmigiano è stato abbondantemente provato, con una fragola anche, con la carne e col tonno pure, mancavano i primi.
L’essenziale dunque. Il tema de Le strade della mozzarella di quest’anno.
Questa manifestazione che ogni anno, grazie all’opera di Barbara Guerra e Albert Sapere insieme al Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana, porta in scena i sapori della Campania, conquista ogni volta, grazie ai prodotti, agli chef e all’atmosfera. E, per me, è sempre un piacere partecipare. Quest’anno poi, avevamo a disposizione, oltre all’imprescindibile mozzarella di bufala, dei pomodori di varie tipologie, di cui vorrei farvi sentire il profumo ( mi dispiace che non posso) e la pasta del Pastificio dei Campi.
Era dall’anno scorso, a Le strade della mozzarella 2013, che volevo rifarla. Ho assaggiato questo primo proposto da Piergiorgio Parini e sono rimasta basita: per l’uso degli ingredienti, per il nitore del piatto, per la nettezza del sapore. E poi quei fiori di Sambuco. Bellissimi e particolari. Parini ha presentato un semplice raviolo ripieno di mozzarella di bufala, condito con burro fuso e fiori di sambuco.
Il sedano rapa, questo sconosciuto. La leggenda vuole che sia usatissimo dalla brava foodblogger, che ne conosca usi, costumi e tradizioni, lingua d’origine e regime sanitario.
Io invece nulla. Ne avevo solo sentito parlare e quindi avevo catalogato “sto coso strano” fra le meraviglie esotiche. Ed ecco che mia suocera mi regala un sedano rapa e me lo ritrovo nella mia cucina insieme ad una graziosa zucca.
E l’MT challenge è tornato. E con un argomento che ho amato da subito: le raviole del plin Di Elisa.
Pensavo con soddisfazione che l’MT è un gioco e che con tale leggerezza va preso. Dargli altro valore intrinseco sarebbe fuorviante e scorretto. Però che gioco, ragazzi. Sto conoscendo piatti di cui ho sempre solo sentito raccontare o che al massimo ho vissuto da turista.
Prima che finisca il periodo dei piselli freschi, ho deciso di godermeli il più possibile. Stava diventando un incubo: ho provato per 3 settimane di seguito a comprare i piselli freschi, memore del loro sapore, del loro colore e del divertimento provato lo scorso anno nello sbucciarli (il rumore che si produce è inconfondibile)..ma nulla. O non c’erano o erano appena terminati. Stava diventando una barzelletta ma mentre la fruttivendola rideva mezza divertita e mezza imbarazzata, io passavo da uno stato di delusione a uno di rassegnazione: l’amaro destino mi impediva di trovare i piselli freschi.
Prima notizia: sono fra le finaliste del contest indetto da Le strade della mozzarella!!! Evviva! La ricetta è questa e grazie a lei mi vado a godere il salone, tra l’altro anche con un po’ di amiche!!!!
Seconda notizia: sono stata male, ma proprio male! Ho avuto una congestione! Non che questo debba interessare qualcuno, so che capita e che è frequente ma vi metto in guardia: evatate di uscire dalla palestra, quando fuori fa freddo, con la giacca sbottonata “che tanto fa caldo” e di arrivare a casa e scolarvi un bicchiere di acqua fredda…perchè la notte seguente (e anche il giorno dopo) la pagherete amaramente!
Un incubo!