Sweety è appena passato e ancora devo riprendermi dalle emozioni. Ci metterò un po’ ma poi vi racconto come è andata: per me, per le finaliste, per il pubblico, per i giudici. Per tutto insomma. Sono felice, nonostante il meccanismo sia tutto da oliare … ma le premesse sono talmente buone che dire “ne vale la pena” è poco.
A parte queste due cosette da nulla :), volevo prima di tutto dare spazio alla gara di una che è responsabile di avermi fatto fare tre tipi di gnocchi in una giornata: quelli rustici, quelli un po’ più snob e quelli pieni di sé ma con un’anima.
La metropolitana di Roma, come ho già avuto modo di raccontare, è ricca di personaggi particolari! Chi prende tutti i giorni, come la sottoscritta, il tratto della metro A Anagnina-Battistini, alle 7 del mattino, non può non conoscerne un paio, che hanno la capacità di rendere il viaggio un’esperienza ehmmm interessante!
Uno su tutti: un signore, sui 55 anni, vestito con un impermeabile griogio, durante l’estate, e un cappotto nero, durante l’inverno, con gli occhiali spessi un dito e le lenti grigie, (sembra uscito direttamente da un film degli anni ’70), che si aggira fra i vagoni con una radiolina appoggiata all’orecchio. Per essere precisi, lui quella radiolina la usa come se fosse una ricetrasmittente, cui è collegato Qualcuno che necessita di particolareggiati resoconti politici.