Essere nati a Roma complica, e non di poco, la capacità di stupirsi quando si va a visitare un’altra città. Con un patrimonio artistico senza eguali, centinaia di Chiese con caratteristiche e bellezze sconvolgenti, i resti delle varie epoche, quella cosa ingombrante e maestosa che si chiama Colosseo, altre migliaia di dimore storiche, la grandezza materiale e sostanziale di quello che si trova in città, onestamente mi è capitato più volte di arrivare nelle città d’arte italiane più belle e di pensare, come prima cosa, ah è piccola. Poi dopo magari apprezzavo tutto ciò che di artistico e natio poteva esserci, ma lasciarmi a bocca aperta, ecco no. C’è riuscita solo Parigi, finora, ma per motivazioni tutte diverse.
Quindi, lo dico sempre, quando vado da altre parti so di partenza che ben poco potrà sconvolgermi. Piacermi tantissimo, affascinarmi, assolutamente sì però c’è sempre una parte di me che dice sì, va bene, ma lavoro a trecento metri da piazza di Spagna. Non me ne voglia nessuna città italiana, ma è un fatto che Roma sia talmente ricca da sviluppare una sorta di bonaria sufficienza rispetto ai tesori artistici altrui.
Detto questo, recentemente sono stata ospite di un’amica che più cara non si può, ovvero la mia fantastica Pasqualina, portandomi dietro La Pasionaria e son tornata da questa gita con una certezza: non vedo l’ora di tornare a Napoli.
Eravamo rimasti al racconto di quello che per me è Sapri.
Ora sono proprio qui nel Cilento, in vacanza, come ogni anno e mi viene spontaneo condividere i miei posti di golosità prediletti, sia mai che qualcuno passi da queste parti e si perda una buona occasione per godere del cibo del luogo.
Di posti buoni ce ne sono tanti, per carità. Non potendo metterli tutti ( evitiamo post pletorici in piena estate, quando la voglia di leggere sul pc è pari a quella di stirare a pressione due o tre lavatrici), vi segnalo un paio di tappe obbligate, per chi volesse passare in attività mangereccia i vari momenti della giornata.
Per una colazione variabile dalle 7 del mattino alle 12, per l’acquisto del pane quotidiano, per il cornetto di mezzanotte… c’è il Forno Zicca.
Sarà che conosco le persone che se ne occupano (con amore, credetemi) fin da bambina, sarà che il loro pane del Pescatore ce l’ho nel cuore, sarà per l’odore caldo del pane sfornato e della pizza che si continua a portare a casa ogni volta che si è in quei paraggi, ma quel forno è quello da cui prima o poi si passa. Il pane ai cinque cereali, quello di semola di grano duro, le friselle, i taralli, il babà salato, i rustici vari… Insomma, ogni scusa è buona per recarsi al Forno Zicca. Il venerdì poi, è particolarmente ricco (il Pane del Pescatore esce quel giorno), quindi potete scrivere sulla vostra agenda personale che, alle 8 del mattino di un qualsiasi venerdì: passare da Clotilde e Palmira ( e tutta la famiglia che lavora fra il forno e il punto vendita)
Non di solo pane vive l’uomo.Vero. Chi siamo noi per scordare i salumi, l’olio, il vino, le verdure, le conserve e i formaggi?
La conseguenza perciò è la capatina giornaliera alla Bottega dei Golosi. Era già una certezza prima, figuratevi ora che hanno deciso di allestire uno spazio nella Villa Comunale, proprio di fronte al negozio, dove poter gustare i loro prodotti, fare un aperitivo gourmet e assistere ad eventi e degustazioni a lume di candela. Quindi se siete stanchi dell’aperitivo solito a base di patatine e arachidi di dubbia provenienza, qui potrete gustare del buon vino e (anche le bibite della Lurisia per esempio) accompagnato da pane e broccoletti sott’olio, provolone podolico stagionato in grotta con gelatina di Aglianico, pane con pomodori, alici di menaica e olio del Cilento, torroncini degli sposi e fichi bianchi del Cilento al rum, etc etc. Non so voi, ma un aperitivo così mi dà soddisfazione!
E la coccola serale dove la mettiamo?
Per il gelato però, vi aspetto al prossimo post!
Difficilmente è possibile trovare, in fatto di cibo, un matrimonio così riuscito come quello fra la pizza e la mozzarella. E l’hanno capito benissimo tutte quelle persone che organizzano quello che , per me, resta il salone del cibo più bello del sud e fra i primi 3 in Italia: Le strade della Mozzarella.