E’ il caso di togliere le ragnatele da questo blog. Sto facendo fatica, ne è pieno. Ma vediamo che si può fare.
Posso con certezza dire che la vita senza connessione non ha senso, davvero. Ok, un pochino ce l’ha ma quando vedo un pc collegato in rete ormai mi commuovo: io da un mese non ce l’ho.
Il trasloco di casa Planner ha sforato tutta l’indecenza tipica dei normali traslochi. Per motivi contingenti e incontingenti, costrittivi e imbarazzanti, non si possono svuotare i pacchi e fare i lavori necessari (ancora per poco, spero).
Si cucina quello che è possibile e questo ne è un esempio: facile, saporito e primaverile.
A Roma le puntarelle sono un’istituzione. Onestamente non mi sembra che in altre parti d’Italia siano un piatto così “classico” (poi magari sbaglio)..però difficile trovare una famiglia romana che non abbia la sua ricetta per le puntar elle condite con olio, alici, aceto e aglio, con la variante dell’accompagnamento fatto dalle uova sode.
Be, in questa pasta ho voluto rifare il verso a quel contorno.
Chissà se prima o poi il mio trasloco avrà una fine. Mi faccio questa domanda con una intensità che manco a Elsinore hanno mai visto, e la risposta mi sa che è simile a quella di Amleto.
Ingredienti
Procedimento